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Mamma raccontava spesso di come lei e papà si fossero incontrati. Solita storia d'amore. 
Loro nello stesso college, lui lo sfigato della scuola e lei la popolare che tutti si filano, lui che viene purtroppo preso di mira e lei che lo nota. Non si sa ne come ne quando (si sa, ma a noi ciò non interessa), un giorno escono insieme, scoppia l'amore, lei rimane incinta, lui le propone di sposarla, lei dice di sì e così eccomi qui.

La mia storia d'amore però è completamente diversa.

Harry, il mio cognome non è poi così importante in questa storia. Quasi vent'anni, apertamente gay per felicità di mia sorella, un gatto che dorme costantemente sopra la mia pancia, capelli ricci, occhi verdi e il resto lo scoprirete solo vivendo.
Ciò che vi deve importare è che all'improvviso mi sono innamorato del ragazzo più carino del paese che, per botta di culo, mi parla, esce con me, mi coccola costantemente, si ubriaca con me ad ogni festa che i nostri amici in comune propongo e che poi resta anche a dormire da me perché troppo mal messo per poi tornarsene a casa da solo (non che a me dispiaccia, diciamocela tutta). 

Si chiama Louis il mio migliore amico, ovvero colui che ho appena descritto, ovvero colui di cui ho una cotta, ovvero colui che vorrei fosse il mio unico per sempre. Ovvero colui con cui non succederà mai niente. 
Ci conosciamo da tre anni. Louis si trasferì qui a Londra dopo aver fatto coming out con la famiglia, che, diciamocela tutta, non la prese così bene.
Il patrigno, più che altro - un povero testa di cazzo che meglio perderlo che trovarlo. 

Ma ritorniamo al dunque, sì. Ne sono innamorato da tre anni a questa parte. Ci siamo conosciuti una giorno alla stazione di King Cross. Louis è una di quelle persone che se anche non vogliono attirano la tua attenzione, quel giorno infatti, la mia attenzione l'attirò.
Era seduto in un angolino, la sua valigia da più di venti chili di fianco a lui, e piangeva. 

Piangeva per la casa che non avrebbe voluto lasciare, come non avrebbe voluto lasciare le sue sorelle, i suoi amici, le sue abitudini e tutto ciò che di più caro gli apparteneva. 
E quindi mi avvicinai a lui perché se anche triste brillava da luce propria.
E come si fa a non inseguire la luce quando ti senti costantemente chiuso dentro un buco nero?

Ciò che ricordo è di essere stato investito da blu. Un blu magnetico. Un blu che ti salva la vita. Un blu di cui non vorresti più fare a meno. Un blu che non ti fa affogare ma che ti tiene a galla. Un blu da cui ora non posso più fare a meno. 
Proprio quel blu che mi sta guardando ora, appena sveglio, con il volto appoggiato sulla mia spalla e un braccio ancorato al mio petto.

'Buongiorno H, già sveglio?' - e come facevo io a non innamorarmi di una voce simile?

'Lo sai che sono mattiniero, torna a dormire che sono solo le sei, ti sveglio io più tardi, tu  non ti preoccupare'.  Mi stringe un po' più forte a sé, come io se io volessi scappare da tutto ciò, quando invece in tutto ciò ci morirei bruciando e impazzendo d'amore. Solo per lui. 

Si riaddormenta pacificamente e io torno ritorno ai pensieri da povero sfigato che sono, stringendomelo forte. 

Finisce con il riaddormentarsi anche Harry visti i troppi pensieri, e, a differenza del novanta percento delle volte, è Louis questa volta a svegliare lui, e non poteva desiderare di più.

Si ritrova ricoperto dal corpo di castano che gli accarezza dolcemente i capelli e gli bacia costantemente la guancia, lui arrossisce un po' e l'altro sembra accorgersene.

'Che ti prende? Fai il timido ora piccolo Harold?,' gli sussurra all'orecchio.
Harry sprofonda dentro il cuscino il più possibile così da nascondere il viso che man mano diventa sempre più arrossato.

'E' che non sono abituato a risvegli di questo tipo, lo sai Lou, solitamente mia sorella entra in camera e mi urla dentro l'orecchio che è ora di colazione', dice sorridendo tra sé e sé.

'Vuol dire che ti ci abituer- cazzo, mi sono dimenticato che dovevo uscire con Jake, sono un coglione. Ti dispiace se uso la doccia velocemente e scappo? Mi dispiace così tanto, piccolo. Ma ci vediamo più tardi, sì?'  Harry annuisce soltanto, morendo dentro.

Quel tardi non arriva mai. 


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Ciao belli de mamma, sono tornata.
Questo è solo l'inizio di questa storia che, stranamente, mi piace già molto.
Ancora non so come continuerà, si vedrà. 
Per ora vi va di leggerla e lasciarmi qualche opinione.
Mi siete mancati tanto.


Un bacione per ora,
S.


P.S: cercherò di aggiornare una volta alla settimana se mi riesce.

All'improvviso.Where stories live. Discover now