Harry non si aspettava di ricevere quel tipo di chiamata, ma quando arrivò, lo sconvolse totalmente.
Louis in fin di vita. Ospedale. Incidente.
Queste erano le uniche cose che il riccio riusciva a ricordare, da allora c'erano state solo lacrime insieme alla corsa spericolata verso l'ospedale.Appena in accettazione gli dissero che Louis era ancora in sala operatoria e che le sue situazioni non erano delle migliori, cadde a terra. Non ci poteva credere. Il suo Louis, il suo migliore amico, il ragazzo di cui era pazzamente innamorato stava combattendo tra la vita e la morte, mentre lui non poteva fare nulla a riguardo, solo rimanere li ed aspettare.
Passarono ore prima che qualcuno arrivasse da lui e gli dicessero come Louis stesse.
Era fuori pericolo. Harry riprese a respirare.
Poteva entrare a vederlo, anche se il maggiore ancora non era cosciente, ma a lui bastava così.Quando lo vide stretto tra mille tubicini, così pallido in quel grande letto d'ospedale, non ci volle credere. Ma 'è vivo', si diceva e questo gli bastava, questo era ciò che più importava.
Si sedette sulla poltrona di fianco al letto, prese la piccola e morbida mano di Louis tra le sue e iniziò ad accarezzargliela, sperando così di potergli trasmettere almeno un po' del suo calore.
'Ciao stupido insensato, mi hai fatto prendere un brutto spavento, mh?' - il riccio iniziò a parlargli - 'quello stupido camion ti ha preso in pieno, meno male avevi la cintura allacciata. Ogni tanto allora mi ascolti eh? Quando ti rimprovero del tuo essere sempre di corsa e dimenticartela la maggior parte delle volte, questa volta invece per fortuna un po' del mio buon senso è venuto con te. Mi manchi. Puoi aprire gli occhi? Puoi mandarmi a fanculo? Fare qualcosa. Anche cacciarmi da qui dentro e dirmi che ormai puzzo d'ospedale, ma fai qualcosa. Voglio solo rivedere quegli occhi.' - disse tra le lacrime tutto d'un fiato il più piccolo, addormentandosi poi ma non lasciando mai la mano di Louis.
Passarono un paio di giorni prima che il miracolo succedesse. Nel mentre Harry aveva provato a rintracciare la famiglia di Louis, ma loro non volevano saperne nulla del figlio.
Harry non aveva mai lasciato quella poltrona se non per fare pipì o per prendersi qualcosa da bere dalla macchinetta automatica nel corridoio adiacente alla camera di Louis.
Aveva chiesto alle infermiere come il tutto stesse procedendo, si era tenuto impegnato il più possibile. Sua sorella Gemma gli aveva portato qualche cambio di vestiti e qualche libro, così dal giorno prima aveva iniziato a leggere qualcosa a Louis, sperando di vedere in lui qualche ulteriore miglioramento.'Mi rilassa così tanto la tua voce' e un qualcosa gli accarezzava i capelli, non si era nemmeno accorto di essersi addormentato. Quando..
'Oh merda! Sei sveglio? Sei sveglio piccolo? Come stai? Mi senti?', chiese il riccio, centrando di trattenere l'emozione e le lacrime.
'Starei meglio se non mi stessi urlando nelle orecchie in questo momento e mi spiegassi chi sei', gli rispose Louis, con un'espressione strana sul viso.
'Cos-cosa vuol dire spiegarti chi sono? Sono Harry, il tuo migliore amico, non ricordi? Ci conosciamo da anni, Lou. Siamo sempre insieme, facciamo quasi tutto insieme, viviamo praticamente in simbiosi. Mi stavi accarezzando i capelli un paio di attimi fa, come puoi non ricordarti di me?' chiese Harry, terrorizzato.
'Mi sembrava la cosa più naturale e corretta da fare' gli rispose prontamente Louis, chiedendo poi cosa ci facesse li.
Il riccio, troppo scosso da tutto ciò che era appena accaduto, decise solo di chiamare gli infermieri e uscire da quella stanza, con il cuore infranto. Non poteva crederci. Cosa avrebbe dovuto fare ora?
________________________________________________________________________________
Dopo ben due anni, la quarantena mi ha fatto aggiornare.
Enjoy.
Proverò a scrivere un capitolo al giorno, visto che non ho nulla di meglio da fare.Un bacio.
S

YOU ARE READING
All'improvviso.
ChickLitA volte la tua anima gemella si trova soltanto a pochi passi da te, ma tu non ancora non lo sai.