Capitolo 1

1 0 0
                                    

Sono le 7.30, suona la sveglia e contro voglia mi alzo, vado a fare la doccia e mi vesto indossando dei jeans chiari, la mia adorata maglia della Levi's e le all star bianche basse.

Scendo a fare colazione e finisco in tempo per l'arrivo di Cathy e Rachel le mie due migliori amiche. Le saluto velocemente e iniziamo ad incamminarci verso la scuola.

Arrivate nel cortile della scuola Rachel ci porta a conoscere sua sorella e le sue amiche. «Ehi sister!» la salutò Rachel «Ehi, allora? Primo giorno di scuola eh» disse ridacchiando sua sorella «Già, siamo super in ansia!» disse Rachel «Oddio scusate! Che smemorata! Non mi sono presentata, io sono Courtney, mentre loro sono le miei migliori amiche Jennifer e Gwen» disse porgendomi la mano«Piacere di conoscervi! Io sono Abigail e lei è Cathy» dissi stringendogliela.

Restammo a parlare nel cortile fino al suono della campanella. Decidemmo di entrare, lasciamo i nostri libri negli armadietti e ci dirigemmo nelle nostre rispettive classi, fortunatamente alla prima ora ero con Rachel e Cathy! Mentre Courtney, Jennifer e Gwen erano un'anno più grandi.

Appena entrammo in classe la prof ci presentò alla classe e ci assegno i nostri posti. Rachel e Cathy erano vicine mentre io ero a sedere da sola. Verso la metà della lezione entrarono tre ragazzi «Vi sembra per caso l'ora di arrivare? Almeno il primo giorno di scuola!» disse la prof quasi esasperata, ma i ragazzi non ci fecero minimamente caso e si diressero vero gli unici banchi vuoti, ovvero quello accanto al mio e altri due. Mi si sedette affianco il ragazzo più basso del gruppo, aveva degli occhi neri in cui mi ci sarei potuta perdere ed i capelli dell'ennesimo colore. Era vestito con dei jeans neri e una t-shirt bianca e belle Nike nere. Era davvero bello, con quel ciuffo tirato all'insù.
Non mi resi conto che lo stavo fissando già da troppo tempo e che lui se n'era accorto «cos'hai da fissare ragazzina?» mi disse rivolgendomi uno sguardo truce, distolsi subito lo sguardo senza degnarlo di una risposta e semplicemente mi misi a fissare la lavagna.

La lezione prosegui tranquilla e passò in fretta, come le altre. Io e quel misterioso ragazzo ci siamo limitati ad ignorarci per tutto il tempo.
Finalmente era l'ora di pranzo! Io, Rachel e Cathy ci dirigemmo in mensa dove incontrammo le altre e ci sedemmo a mangiare e chiacchiere. A metà pranzo decisi di andare fuori per fumarmi una sigaretta, ma le altre non ebbero voglia di accompagnarmi, quindi dovetti andare da sola. Una volta fuori presi la sigaretta, la sistemai fra le labbra e non feci in tempo ad accenderla che mi ritrovai stesa a terra. Appena riapri gli occhi notai che sia la sigaretta che l'accendino erano volati a qualche metro di distanza e sopra di me c'era il ragazzo misterioso di oggi. «Di nuovo tu! Ma non guardi dove cazzo vai?!» mi urlò in faccia alzandosi «Ah certo! Adesso sarebbe colpa mia? Non ero io che giravo con lo skate! E non sono stata io a finirti contro!» risposi alzandomi e posizionandomi davanti a lui «Senti ragazzina, oggi non è giornata, se non vuoi ritrovarti un bel occhio nero sul tuo bel visino angelico, ti conviene sparire!» disse con tono minaccioso «Ahahah davvero credi io abbia paura di te? Perché tranquillo non mi spaventi affatto, sei solo uno stron..» non feci in tempo a finire la frase che mi prese e mi fece sbattere contro il muro alle mie spalle, sentii un forte dolore alla testa «Osa finire la frase e ti pentirai all'istante di aver messo piede in questa città!» urlò, attirando così l'attenzione di alcuni studenti che si trovavano nel cortile, non emisi parola cercando di regolarizzare il mio respiro e di non tremare per la paura. Lui scoppio in una sonora risata «Com'è che adesso non fai più tanto la grande? Perché stai tremando? Non avrai per caso paura?!» sputo aspro, proprio in quel momento apparvero due ragazzi alle sue spalle che lo staccarono da me, grazie a dio! «William! Che ti prende? Sei impazzito? Lasciala stare!» disse il ragazzo dagli occhi azzurri «Eddai James! Non fare il drammatico! Si stava solo un po' divertendo» controbatte il ragazzo biondo «Zac sai che se lo ribeccano viene sospeso e perde l'anno!» si difese James «Cazzo è vero! Sei stata fortunata ragazzina, ma non ti potrà andare sempre bene, quindi gira a largo!» disse William guadagnandosi uno sguardo truce da James e una risata da Zac. Appena se ne andarono suonò la campanella e mi diressi subito in classe, ancora un po' sotto shock.

Le ore passarono in fretta e una volta finita la scuola salutai le mie amiche e mi diressi a casa.
Non parlai con nessuna di loro dell'accaduto di oggi. Non appena misi piede in casa mi ricordai di aver lasciato il pacchetto di sigarette e l'accendino nel cortile, cazzo! Dovrò ricomprarle....

La giornata finì in fretta e dopo aver cenato mi recai a letto provando a prendere sonno, ma un pensiero fisso mi attanagliava il cervello... William.

Love is a dengerause game Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora