one - everything's ruined

40 4 3
                                    

Cassandra's POV

"Cassie vieni qui ed aiutami a togliere la stella dall'albero!" urla mia madre dal salotto.
"Arrivo mami" dico urlando a mia volta.
Scendo le scale e noto che la casa senza addobbi è davvero fredda. Ho sempre adorato l'atmosfera che crea il Natale. La befana è la cosa peggiore di tutti. Mi terrorizza sin da quando sono bambina. Mi ha sempre trasmesso noia e cattiveria, lei porta via il natale, e per me è una cosa estremamente triste.

Tra sei giorni incomincia nuovamente la scuola e solo il pensiero di dovermi svegliare presto mi mette sonno.
"Senti Cassie — mi guarda — due giorni fa mi ha contattato Theresa Clinton. Si è offerta di promuovere la mia collezione di abiti da sposa."
"Ma è fantastico mamma! Non vedo l'ora di dirlo a Tess, sono sicura che salterà di gioia!" la abbraccio.
Tesa è la mia migliore amica. Siamo cresciute insieme, le nostre mamme sono amiche per la pelle proprio come noi.
In queste vacanze di Natale l'ho sentita sì e no 2 volte.
È in montagna da suo zio e il cellulare lì non prende...che strazio, ho così tanto da raccontarle! Tornerei a scuola solo per parlare con lei.

"Cassie, bambina mia, lunedì non saremo qui a Chicago. Purtroppo non frequenterai più il Rush Medical College"
"Mamma spero che tu stia scherzando!" urlo.
"Cassandra Marisa Fields, non alzare la voce con me! Theresa Clinton lavora a Manhattan , non voglio assolutamente perdere questa opportunità. Potrebbe andare bene e magari smetteremo di abitare in minuscoli appartamenti con un solo bagno!"
"E come farò a continuare i miei studi in medicina?" chiedo con un nodo in gola più grande di un'ananas.
"Frequenterai il Weill Cornell Medical College, Theresa ci ha aiutate a trovarlo. È ottimo per studiare medicina e ce lo pagherà lei per il primo anno. Se poi le vendite dei miei abiti andranno bene, magari potremmo permetterci di pagarla io e tuo padre."
"Avete già pianificato tutto! Avete anche deciso con chi mi sposerò,quanti figli avrò e la data della mia morte?"
"Oh tesoro, non sai quanto mi dispiace, ma sono sicura che ti troverai bene..." mi mette una mano sulla spalla.
"Non mi toccare!" grido con le lacrime agli occhi.

Mi alzo e torno in camera sbattendo la porta.
Dovrò abbandonare Chicago, Tess, il Rush Medical, i miei amici, la mia casa e il mio bar preferito.
Dovrò abbandonare tutto, proprio come ha fatto mio padre.
Stupido lavoro di mamma, stupidi abiti da sposa, stupida Theresa Clinton!
Ci pensi vivere a Manhattan? Che meraviglia! E poi c'è il Bronx, pieno di bad boy fighissimi!
Sta zitto subconscio!

Sento bussare alla porta.
"Cassandra, posso entrare?"
"No" rispondo soffocando la faccia nel cuscino.
Sono sicura che non abbia sentito perché sento la porta aprirsi.
"Manhattan ti piacerà. So che è difficile abbandonare Chicago, anche io ero titubante appena Theresa mi ha comunicato il trasferimento, ma finalmente ho l'opportunità di far conoscere i miei abiti."
Sospiro, e alzo la testa dal cuscino per poi mettermi a sedere.
"Ti prometto che torneremo qui qualche week-end e per le feste, okay?"
"Okay" rispondo secca.
"Non essere arrabbiata con me, ho accettato questo lavoro anche per darti una vita migliore. Non sei stanca di vivere in minuscole case e di non avere un tuo bagno, un giardino o un balcone?"
"A me piace abitare qui! È semplice proprio come noi due!"
"Lo so, ma non pensare che appena arriveremo a Manhattan avremo una villona enorme, sai che non rientra nei miei gusti" ride.
"Hai ragione" sorrido.
"Dai vieni in cucina che prepariamo la cena."
***
"Scrittore, poeta, drammaturgo e politico francese. Viene considerato il padre del Romanticismo in Francia." legge dalla tv mia madre.
"Mmh, Victor Hugo!" urlo.
Stiamo guardando uno dei nostri programmi preferiti,Rich Words. Lo guardiamo tutti i giorni dopo cena, ormai è di tradizione.
"Brava Cassie! Avresti vinto!" mi batte il cinque.
Per tutta la serata non facciamo altro che guardare la tv sgranocchiando patatine.
"Bene Cassie, è l'una di notte, direi che è ora di andare a letto. Vado in cucina a bere, tu vuoi qualcosa?"
"Un bicchiere d'acqua, grazie. — sospiro mentre mi alzo dal divano — Senti mamma, scusa per oggi, ti voglio bene e sono contenta che tu abbia ottenuto questo lavoro."
Mi da un bacio in fronte e sul suo viso si allarga il sorriso più dolce che potessi mai ricevere.
Sono una persona molto orgogliosa e tendo a non scusarmi mai.
Quelle poche volte che lo faccio è perché mi rendo conto che facendo così allontano le persone e le offendo.
Non voglio perdere anche mia madre, lei è la mia mamma-amica. E senza di lei sarei persa. Quando io e Tess litighiamo lei c'è sempre.
E quando mio padre ci ha lasciate e io mi sono chiusa in me stessa, mia madre ha fatto in modo che questo guscio che mi stavo creando si distruggesse. È una donna fantastica. E lo sarà sempre. Lei è la mia Wonder Woman.

Spazio Autrice
Primo capitolo! Sono 836 parole, ma sono sicura che più avanti scriverò di più.
Sto cercando di fare qualcosa di diverso rispetto ai soliti libri, spero di riuscire nel mio intento. Mi raccomando se vi piace fate conoscere questa storia a più persone possibili, ci tengo molto💗
— Instagram: @lookupbooksofficial
P.S. Nella foto c'è Charly Jordan che sarà Cassandra.

Love's RecoveryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora