two - goodbye Tess.

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Cassandra's pov

"Mamma non ho intenzione di mettermi la gonna verde!" sbraito.
"Che c'è di male in una gonna?"
"C'è di male che siamo in inverno e fa freddo!" replico.
"Ora finisco di preparare la valigia e riempio gli scatoloni"
"Okay Cassie, fai attenzione, ciao"
"Ciao mamma" faccio per mettere giù ma vengo interrotta.
"Oh aspetta Cassie! Ricordati di mettere la macchina da cucire nello scatolone in cucina, e mi raccomando ricoprila di pluriball!"
"Non ti preoccupare mamma"
"E stai attenta e metterla bene e a sigillare la scatola con cura"
"Mh-mh"
"E dí al signore del corriere di stare atten-"attacco.
Ho 19 anni, non due. E poi mia mamma si preoccupa davvero troppo.
Finisco di preparare la valigia e metto tutte le mie foto e i miei souvenir negli scatoloni.
Mia mamma ha già messo tutto negli scatoloni, le resta solo da svuotare il suo studio.
Lo farò io, in modo che stasera quando tornerà a casa non avrà nulla da fare.

Metto la mia playlist e iniziò a svuotare lo studio.
"Baila conmigo mujeeeeeeer, que la noche solamente comienza, en tu mirada puedo ver lo que piensa, bailando, una belleza! Síguelo bailando, que la música no pare, eh eh eh, cómo a mí me gusta que la noche no se acabe, eh eh eh ! Síguelo bailando, que la música no pareeeeee, cómo a ti te gusta que la noche no se acabe, eh eh eh"
Sei ridicola, se fossi una persona ti farei un video e lo manderei a tutto il mondo.
Che simpatica!
***
"Questo è l'ultimo scatolone, stia attento è molto fragile."
"Certamente, mi lasci una firma qui per confermare l'indirizzo"
Leggo attentamente e poi faccio scivolare la mia mano alla fine della pagina per poi scarabocchiare il mio nome.
"Arrivederci"
"Arrivederci signorina"

Ora posso dire definitivamente che mi sto trasferendo. Fino a 24 ore fa potevo dire che era tutto un sogno, che in realtà non stava accadendo nulla, ma ora posso dire per certo che è tutto vero.
Abbandonare Chicago è un duro colpo per me. La mia città natale, piena di ricordi e di posti speciali.
Manhattan non mi è mai piaciuta. Troppo altezzosa. Quei posti da riccone vanitose che ho sempre odiato a morte.
E poi mio padre vive a Manhattan. Ci ha abbandonate per Stare con Deanne Meyer e la sua famigliola perfetta.
E al solo pensiero di rivedere mio padre e quelle arpie mi si rivolta lo stomaco.
***
Domani è il grande giorno.
Non sono per nulla felice, non riuscirò nemmeno a salutare Tess.
Mi dirigo in bagno, una doccia calda mi serve proprio.
Lascio scorrere l'acqua lungo il mio corpo. Chiudo gli occhi ed inizio a sciacquare via il sapone dalla mia testa.
Forse mamma ha davvero ragione, magari starò bene e Manhattan sarà una città meravigliosa e piena di sorprese. Magari troverò una come Tess. O magari troverò l'amore.
O forse no.
Sempre ottimista eh.
"Cassie esci dal bagno! Sei lì almeno da un'ora e mezza!" mia mamma continua a battere rumorosamente i pugni sulla porta.
"Si mamma un attimo!" sbuffo fingendomi infastidita e sapendo di starle dando fastidio.
"Non sei l'unica a doversi lavare sai! Puzzo di marcio e necessito di acqua e sapone sul mio corpo, sbrigati!"
Sento i passi, si è allontanata.
Mentre mi dirigo in camera la sento brontolare dal salotto.
"Come se fosse l'unica a doversi lavare! AH!"
"Come fa poi a stare 1 ora, no dico, UN'ORA sotto l'acqua!"
Ma con chi parla? Me lo sono sempre chiesta.
Prendo il pigiama che consiste in una maglia a maniche lunghe larga e dei pantaloni di tuta.
Osservo la mia stanza vuota e noto che c'è un mucchio di vestiti sulla sedia.
"Porca merda!"
Quei vestiti erano a lavare e sbadata quale sono li ho dimenticati dentro la lavatrice e mia madre li ha tirati fuori. Ora. Ma la valigia è sul corriere e i vestiti sono lì.
Splendido.
Tenendo conto che un outfit lo indosserai domani, ti avanzano solo 3 magliette e un jeans.
Allora non sei stupido cervello!
"Mammaa!"
Silenzio totale.
"MAAAAAAMMAAAA!" grido.
Apro la porta.
"MAAAAAAAAAAMMAAAAAAAAA!"
"Non ho 160 anni eh, ci sento ancora per fortuna!"
"Siamo messi bene allora"sussurro.
"Abbiamo uno zaino per viaggiare? Sì vero?"
"Certamente. Ma perch-"
"Grazie mamma, Ti amo!"

Mi lancio sul letto.
Diamo un'occhiata a questi vestiti dai.
Che mi metto?
Maglietta della hard rock e jeans?
Nah.
Maglioncino grigio, jeans a vita alta neri e Dr. Marteens?
Già mi piace.
Guardò il display del telefono, 00:00. Tra sei ore devo svegliarmi.
Forse dovrei avvisare Tess.
Ma che le dico?
'Ei tess, no sai, domani parto per Manhattan e mi trasferisco per sempre. Non te l'ho detto prima perché non avevo le palle per farlo ma lunedì non ci sarò a scuola e sarai da sola, ti voglio bene amica'
No. Non è il caso.
Sì è il caso. Te ne vai a cazzo di cane e sparisci di punto in bianco senza nemmeno degnare di una spiegazione la tua migliore amica? Chiamala.

Tuuuu.
Uno squillo.
Tuuuu.
Due.
Tuuuu.
Tre.
"Ehi ciao sono Tess! Se non ti rispondo è perché sono a fare shopping o sono con la mia migliore amica a strafogarni di gelato mentre guardo Netflix. Lascia un messaggio dopo il segnale acustico! Bacio!"
Beeeep.
"E-ehm, ehi Tess, sono Cassie. È la prima volta che non so cosa dirti. È solo che domani parto per Manhattan. E no, non sarà una visita di due giorni da mio padre ma è definitivo. È la quattordicesima volta che registro questo messaggio però volevo dirti che mi dispiace di non averti avvisato. Non ho avuto il coraggio. Ma tornerò, lo prometto. Ti voglio bene, bacio"

Spazio autrice
Ciao bellezze! 954 parole solo per voiii!
Pian piano prenderò la mano e scriverò di più ma per ora devo ancora abituarmi. Ditemi cosa pensate della storia qua sotto nei commenti e mi raccomando condividetela!💗💗
— instagram: @lookupbooksofficial
P.S La ragazza in foto è Júlia Muniz che interpreterà Tess.

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