Love This - Baekson

12. Thoughts

"Se non ti va puoi anche non dirmelo, ma non ti lascio da solo in queste condizioni, ricordiamoci che i tuoi non sono a casa"
Il maggiore sorride leggermente e l'altro fa lo stesso automaticamente.

Quasi come se la sua felicità dipendesse unicamente da lui.
Oddio che frase squallida, però è la verità.

"Jonghyun"
Dopo aver discusso sul fatto che Jackson voleva dormire nel divano e Baekhyun voleva che dormissero nel letto insieme, si mettono entrambi a letto e si posizionano uno di fronte all'altro, quella è la prima parola che esce al piccolo.

"Il motivo per cui ti sei messo a piangere prima?"
"Più o meno, diciamo che sei tu il motivo, più che mio fratello"

"Perché?"
"Perché riesci a non farmi pensare a mio fratello, o meglio, anche quando capita che ci penso non ho mai i pensieri negativi che affiorano quando non ci sei"

"Baekhyun..."
"Non so perché mi succede, ma è una cosa che mi fa sentire tremendamente in colpa, probabilmente non puoi capirmi, e ti auguro di non doverlo mai capire, non voglio che muoia qualcuno a te caro"

"Fidati, ti capisco meglio di quanto dovrei, io-"
"Perché?"
"Perché cosa?" Chiede Jackson non capendo bene, o pensando di non capire.
"Perché mi capisci meglio di quanto dovresti?"

"Perché mia sorella maggiore è morta qualche settimana fa, si è suicidata, per questo mi sono trasferito Baekhyun, perché volevo ricominciare, e il caso ha voluto che mi ritrovassi nella stessa città dove abita mio migliore amico, e il caso ha voluto che il fratello del suo fidanzato si fosse suicidato, come mia sorella Jessica"

"Io... condoglianze anche a te allora, hyung"
"Baekhyun, non devi sentirti in colpa, c'è sempre qualcuno al mondo che può togliere i pensieri negativi dalla tua testa, e penso che tuo fratello sia felice del fatto che non pensi sempre alle cose brutte, no?"

"Io penso di si?"
Entrambi ridono senza un motivo, semplicemente per liberare un po' di emozioni.

"E poi, ragazzino"
Jackson prende il viso del minore tra le mani, per guardarlo meglio, e sorride mentre l'altro diventa rosso in viso, nonostante si noti poco per la luce molto soffusa e debole che viene dal corridoio.

"Tu fai lo stesso effetto alla mia testa"