Divento un liceale

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*Pem pem pem pem pem pem*
Uffa... Sempre così. Dopo tre mesi di puro relax arriva lei! La dannata sveglia! Pensavo che Elettra Lamborghini,come sveglia, fosse meglio di quel fastidioso suono che fa "DRIIIN" che non vuol dire altro se non "SVEGLIATI O TUO PADRE TI PRENDE A CINGHIATE" , ma niente... Una sveglia è sempre una sveglia in veglia che aspetta il mattino per svegliarti... Si... Okay. Forse è meglio che mi presento. Io mi chiamo Bruno Denaro, ho i capelli castani come gli occhi, in famiglia ho il papà, un fratello maggiore e una sorellina minore. Vi state chiedendo "Che fine ha fatto la mamma?" beh... Ha fatto una bruttissima fine... Ma non è il momento di rattristirsi! Ah no scusate... È proprio il momento giusto... È il primo giorno del liceo... Che ansia... E se non dovessi piacere a nessuno? Vabbe a questo sono abituato, la vera domanda è: riuscirò ad ottenere il massimo dei voti per una vita migliore? Ma la risposta me l'aveva data la mia ex professoressa di matematica, è cioè un netto e triste: no. Bando alle ciance. Esco con molto dispiacere dalla mia stanza dirigendomi verso il bagno, che ovviamente è occupato, ma è meglio così! Ho tutto il tempo per fare colazione e prendere vestiti abbinati. Che bello avere una sorella che ti trova la scusa per il ritardo. Vado in cucina e prendo il latte dal frigo, non sono un gran cuoco, e ogni volta che provo a fare qualcosa di buono mando a fuoco la cucina, quindi, per stamattina, il latte lo bevo freddo, ovviamente prendo i biscotti al cioccolato e inizio a inzupparli e mangiare con gusto. All'improvviso sento un rumore provenire dalla finestra, così mi giro verso di essa e vedo un tipo che prova ad attirare la mia attenzione, vorrei così tanto ignorarlo e mandarlo a fan-volevo dire a Disneyland sulle montagne russe... Ehm, meglio se vado ad aprire la finestra «Chi sei?» chiedo al quel tipo che come primo effetto poteva essere invasivo e fastidioso, ma ora che lo guardo, vedo che è molto bello: ha i capelli neri, un occhio verde smeraldo e l'altro azzurro, i lineamenti del viso sono perfetti, e si veste in un modo che mi piace, questa è una caratteristica che non trovo in nessuno a parte me. «Coglioncello, io mi chiamo Cody, tuo padre è un amico di mia madre, quindi ci hanno messi nella stessa classe, la prima A, una classe per perdenti conosciuta da tutta la scuola... Io mi farò riconoscere da tutta la scuola, se accade nel meglio bene! Ma se dovesse accadere nel peggio... Tu mi aiuterai! E non puoi dire di no» sono in una situazione strana... In poche parole dovrei fare il suo schiavetto? Ma neanche per sogno! Chi crede di essere? È ovvio che la mia risposta è «Ci sto!» cosa? Perché ho risposto così? Ho accettato? O cavolo adesso in che guai mi metterò con sto tipo? «Perfetto! Ti consiglio di non fare ritardo il primo giorno... Aspetto qui fuori per dieci minuti, se sei pronto andiamo insieme, se non lo sei peggio per te a dimostrarti da solo e smarrito» così andò davanti la porta. Io corsi come se non ci fosse un domani in camera mia prendendo dei vestiti, e buttando mia sorella fuori dal bagno, mi lavo, mi pettino, mi vesto, prendo lo zaino che avevo preparato la sera precedente, evito le lamentele di mia sorella e corro verso la porta di uscita, dove c'era appoggiato mio fratello... Che odio quando blocca il passaggio, specialmente se è senza maglia... Ha così tanti muscoli... «Hey! Devo passare per andare a scuola, spostati» gli dissi cercando di fare una voce da duro, anche se mi uscì un tono disperato «Cosa vuoi nanerottolo? Se hai tutta questa fretta esci dalla finestra» so che sembra una cosa da "Aiuto non so cosa fare" ma mi gettai dalla finestra. «Sono passati solo tre minuti, te ne avevo dati dieci se non te lo ricordassi, e poi cosa hai fatto? Temevi così tanto che me ne andassi che ti sei gettato dalla finestra?» iniziò a ridere di me, ho già fatto una figuraccia contro il ragazzo più bello che io abbia mai visto alquanto pare. «Ognuno ha i suoi problemi...» dissi semplicemente affiancandolo per poi andare verso la scuola. «Non ci credo... Si è davvero buttato dalla finestra» sentì queste parole da mio fratello che uscì di casa ridendo, e andò verso la macchina per accompagnare la mia sorellina a scuola e poi chissà dove, sinceramente non mi interessa, l'unica della famiglia che mi ha sempre voluto bene è stata la mia mamma, mio padre era uno psicopatico, e lo è diventato ancora di più da quando non c'è più la mamma, ah quanto mi manca... Oh no mi è scesa una lacrima... Seconda figuraccia oppure test per vedere se questo tipo mostra sentimenti verso le altre persone? «Coglioncello... Che ti prende?» ho un fottuttissimo nome. Lasciamo perdere «Non ti preoccupare, piuttosto io mi chiamo Bruno.» Cody fece un gesto che non mi sarei mai aspettato da lui, mi abbracciò stringendomi così forte che sembrava volermi difendere dalla bestia più cattiva e pericolosa che esistesse «Tranquillo, so cosa vuol dire venire da una famiglia senza un legame né d'amore e né d'amicizia, e so anche cosa significa non avere nessuno a cui aggrapparsi» disse lui sul punto di piangere, non sapevo per certo cosa fare, l'unica cosa che mi venne a mente era ricambiare il suo abbraccio. Quando ci staccammo abbiamo continuato a camminare senza fiatare, arrivati davanti l'edificio entriamo in classe, oh no... La prima ora faranno un discorso sulla disciplina con la preside presente! Cazzo, corro all'ultimo banco nell'angolo trascinandomi Cody, non avevo voglia di ascoltare, per questo feci finta, mentre il mio compagno di banco fingeva di prendere appunti, in realtà disegnava personaggi di anime, in particolare i giganti di "Attack on Titan" dove raffigura un classe dieci metri con le sue sembianze. Il resto della classe usava telefoni sotto il banco oppure chiedeva ogni tre/due "Posso andare al bagno?" . La giornata proseguì con due ore di italiano, una di arte, una di educazione fisica, e infine scienze. Scienze è una delle mie materie preferite, per questo ho ascoltato con piacere tutta la lezione «Bene ragazzi, dato che abbiamo studiato l'apparato riproduttore, che è un argomento intrigante per la maggior parte dei ragazzi, farò delle coppie di maschi e di femmine per farli studiare insieme oggi pomeriggio» disse la professoressa entusiasmando la classe, tutti a parte me, avevo l'ansia, e se mi capitava una troi-brava ragazza. «mh... Dato che ci sono sette ragazze e nove ragazzi, due maschietti studieranno insieme» disse la prof. «Allora... Le coppie sono: Ben e Alessia, Maurizio e Giovanna, Joseph e Lesley, Valentino e Federica, Luigi e Maria, Angela e Pietro, Pino e Pina, e la coppia di maschietti Cody e Bruno» disse la prof. Accendendo speranza ed energia in me. E così suonò la campanella, prendiamo gli zaini e usciamo dalla struttura. Cody venne a casa mia per il progetto. «È tornato!» disse mia sorella con fare per abbracciarmi, quando invece mi tirò un calcio nello stomaco. «Questo è per stamattina, stronzo!» mi piegai in due dal dolore, ma mi raddrizzai subito perché non avevo alcuna voglia di fare brutta figura davanti a Cody, che entrò educatamente dicendo «Buongiorno» arrivò mio padre all'ingresso «Oh no... I maialini da sfamare sono due! Dovrò squartare vivo qualcuno prima che un asteroide finisca sulla nostra casa per farvi mangiare!» già... Avete appena conosciuto Mr. Positività! «Nani il pranzo è pronto, venute prima che quest'altra nana finisca tutto» che odio... Solo perché ha preso l'altezza di mio padre mi chiama nanerottolo, mi piacerebbe essere chiamato così se non fosse per offendermi. Andiamo a tavola e ci facciamo i piatti, io come al solito mangio pochissimo, odio stare del tempo con la mia famiglia «Allora tu devi essere Cody, mh?» chiese mio padre al nuovo ospite «Sissignore» rispose lui come se stesse parlando a un generale dell'esercito «Lo sai che la tua mamma e io un giorno siamo stati a letto insieme, è molto brava fa dei pompini che te li sogni! Secondo me ha molti clienti, dico bene?» Cody non si arrabbiò, ha solo guardato in faccia alla realtà e ha accennato un si con la testa «Tu cosa farai nella vita? Di sicuro non puoi fare pompini, il modello? Nah... Troppo importante... Puoi fare lo spacciatore! Quello sarebbe perfetto!» Cody non diceva nulla, chissà quante mazzate gli hanno dato per farlo essere così educato, ma io non potevo permettere che un mio ospite sia preso in giro dallo psicopatico della casa «Signor Denaro! Lui potrebbe avere successo molto più di lei che sta sempre seduto sul cesso a non fare niente dalla mattina alla sera» ovviamente mi beccai uno schiaffo, ma non me ne importava, l'importante è aver saputo parlare col demonio. Dopodiché io e Cody andammo nella mia stanza, mentre papà andò da qualche parte ad ubriacarsi probabilmente, mio fratello Luca andò a puttane, e mia sorella oramai esce con le amiche alle tre del pomeriggio ogni giorno. Prendo il libro di scienze e lo metto alla pagina da studiare
«Okay, il soggetto maschio ha-» venni interrotto da Cody «ha il cazzo, la donna ha la figa, e se scopano esce il latte e la donna si ritrova con uno stupido piccolo bambino» detto questo mi buttò sul mio letto e si stese su di me, e mi baciò, poi mi sussurrò «Invece di teoria oggi faremo pratica»

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