È un segreto fra noi

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«Invece di teoria oggi faremo pratica» poi riprese a baciarmi, stavolta usando anche la lingua.
Non sapevo esattamente cosa fare, ma non potevo starmene fermo, per questo, quando lui si staccò per riprendere fiato, l'ho ripreso e l'ho buttato di nuovo sulla mia faccia, stavolta io ho trasportato le nostre lingue dandomi il ruolo di dominante. Finì subito il mio ruolo quando Cody afferrò la mia maglietta e la tolse buttandola letteralmente fuori la finestra della mia camera.
«Mi piaceva quella maglietta» mormorai «A me no, almeno non addosso a te» riprese a far danzare le nostre lingue mentre mi sfilava i pantaloni. Quando si staccò iniziò a baciarmi il petto per poi scendere sempre più giù, mi sfilò i boxer usando la bocca, incredibile... Ha così tanta forza perfino nelle labbra. Afferra la mia erezione pulsante con la mano destra, mentre con la sinistra mi accarezza dolcemente il fianco sinistro. Mi guardò negli occhi e mi fece un occhiolino prima di piombarsi con la bocca sul mio pene. All'inizio andava su e giù, poi più duramente iniziò a succhiare, e la mano sinistra si spostò sulla mia chiappa, che palpava come se fosse uno slime, amo tantissimo questo momento... Ma voglio fare qualcosa anch'io, così lo stacco con forza tirandolo per i capelli e lo butto sotto di me, gli tolgo i pantaloni e il boxer, che per vendicarmi buttai quest'ultimo dalla finestra. Per farlo girare al contrario, lo spingo con forza al lato destro ritrovandomi il suo bel culetto fresco pronto per far "invitare il mio amichetto". Appoggio le mani sulle sue spalle e inizio a penetrarlo. Ad ogni gemito che fuoriesce dalla sua bocca gli do uno schiaffetto sotto la nuca, per farlo urlare un po' di più. Accelero improvvisamente e sembra che al mio piccoletto piaccia la mia scelta. Dopo un po' vengo e mi fermo. Questa esperienza mi ha insegnato la scienza, so esattamente cosa dirò alla mia professoressa domani. Poco dopo Cody mi fece una richiesta «Posso inzuppare anch'io il biscottino?» io con un ghigno in volto dissi «Certamente». Poi lui si alzò dal letto e uscì dalla stanza... Cosa vorrà fare? Mi eccita l'idea che gli è venuta. Sta tornando, ha un vassoio con sopra due tazze piene di latte e una scatola di biscotti «stai scherzando vero?» gli chiedo profondamente deluso «Hai detto che potevo inzuppare il biscottino» dice prendendo un Pan di Stelle che ha immerso nel latte per poi mangiarlo. Non so cosa fare, ma anche a me è venuta una certa fame che non posso ignorare, così bevo un po' di latte... Ha un sapore strano ed è caldo, prima ho toccato la tazza di Cody ed era fredda. Dopo lo guardo che stava trattenendo una risata. Passati un paio di minuti mi accorsi che nella mia tazza non c'era il latte, ma una sostanza bianca che fuoriesce dal "cardoncello" (chiamiamolo così) di un uomo, chiamata sperma.
Era di Cody, voleva farmi uno scherzo, che divertente, però è buono, continuo a berlo indisturbatamente, e al mio amichetto sembra non andare bene. «Te ne sei accorto eppure hai continuato a bere» mi disse Cody con un espressione facciale troppo fantastica e divertente per descriverla «Beh, sai com'è! Eppur sempre latte!» risposi divertito. Stavamo facendo merenda senza boxer e io ero senza maglia. Stavo iniziando ad avere freddo, dopotutto siamo a metà settembre è normale. Così mi alzo e prendo i miei indumenti. Prendo una nuova maglia dall'armadio giustamente. Indosso tutto. Anche Cody, finito il latte, si alzò e prese i suoi pantaloni e la sua T-shirt. Li infilò senza importarsene del fatto che non avesse l'intimo. «È stato magico» commentai stendendomi sul letto affianco a Cody «Per me non è stato magico, non credo nella magia. Diciamo spettacolare.» rispose abbracciandomi da dietro e mantenendo quella posizione da stesi. «Quindi noi due stiamo insieme?» la vera domanda è: perché dalla mia bocca escono queste domande insensate? «Abbiamo fatto sesso fai un po' te» quanto adoro la sua voce rauca, ma dolce allo stesso tempo «Ti adoro» dissi «Io no, io ti amo» è la persona più dolce che ho dalla morte di mia madre «Grazie» dissi «Di cosa?» mi chiede «Per essere arrivato al momento giusto. Per essere entrato nella mia vita. Per essere stato dolce e gentile con me. Grazie per esistere» risposi «Per quello devi ringraziare mia madre e mio padre» mi disse ridacchiando «Grazie genitori di Cody, lui è perfetto» sussurrai tra me e me prima di addormentarmi tra le braccia del mio e solo mio ragazzo. «Anche tu sei perfetto, quasi quanto me, purtroppo è un segreto tra noi, non oso immaginare la reazione di mia madre se glielo dicessi, magari più avanti, ma ora no, buon pisolino piccolo cucciolo» mi disse Cody lasciandomi un bacino sulla fronte e addormentandosi appresso a me.

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