Il ritorno...

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Saul:
La mia prima giornata di lavoro, da quando Beatrice sta bene, è giunta al termine, sono esausto. Giro la chiave e apro la porta di casa. Bea e la mia Aurora sono sul divano a giocare.
"Ti sei tutta sporcata!" urla Bea ridendo. Mi avvicino a loro posando la giacca.
"Ciao amore" la saluto con un bacio.
"Principessa, vieni da papà!" esclamo prendendo Aurora. La faccio volare a mo' di Superman, facendola ridere.
"Sei stanco com'è andata?" mi chiede Bea poggiando la giacca sulla sedia.
"Bene dai, un po' stancante. Quando siete venute però mi avete dato la carica" ammetto sorridendo.
"Ho preparato i cheeseburger, vanno bene?" mi chiede posando Aurora nella carrozzina.
"Certo amore" rispondo sedendomi.
"Saul... ho ricevuto questa..." mi dice in tono preoccupato mostrandomi una lettera. Sbianco in volto, o cazzo, di nuovo.
"Può essere Ludovica" ipotizzo addentando il panino.
"Già... ho paura Saul" ammette con uno sguardo perso.
"Ma no amore, ci sono io con te. Proteggerò la mia famiglia ad ogni costo" esclamo quasi convinto.
"Quello di oggi era il tuo capo?" mi domanda iniziando a sparecchiare.
"Sì... perché?" chiedo con un tono di preoccupazione nella voce.
"Non lo so Saul, ho una brutta sensazione. Sembrava uno di quegli amici di mio padre. E se fosse qui? Saul... ricordi cosa ha tentato di farmi... mi ha violentata. Se fosse lui ad avermi spinta?!" esclama Bea tutto d'un fiato.  Ora che ci penso non ha tutti i torti, e l'ho già visto con il padre di Bea.
"Anche a me ricorda un amico di tuo padre. Scopriremo chi ti ha fatto del male, te lo prometto" sussurro dandole un bacio in fronte.
Mi alzo per vedere Aurora, che dorme beatamente nella carrozzina.
"Amore la metto nella culla?" sussurro a Bea. Salgo di sopra, e adagio Aurora nella culla, muovendola un po'.
"Amore di papà" sussurro cullandola.
"Non ti facevo così paterno..." sento dire a una voce che conosco, una voce femminile. Ludovica.
"Che cazzo vuoi? Cosa ci fai in casa mia?!" urlo facendo svegliare Aurora, che scoppia in un isterico pianto .
"Non ti pare ovvio... sono qui per te amore!" esclama sorridendo. Prendo la bambina in braccio, cercando di calmarla.
"Che orrida creatura!" esclama quasi disgustata. Bea, attirata dal pianto  di Aurora, entra in camera, notando subito Ludovica, si imbestialisce.
"Tu puttana, esci da casa mia" urla.
"Amore calmati. Porta giù Aurora ci penso io" esclamo porgendole Aurora che piange ancora. Bea all'inizio mi guarda come per dire "mi fido di te"e poi scende di sotto.
"Ludovica non mi devi rompere più i coglioni okay? Ho una vita, una figlia, devi capire che non ti amo e andare avanti!" urlai.
"Non posso accettare una cosa simile. Mi hai lasciato per una gatta morta. Te ne pentirai Saul è questione di tempo. Non sono sola..." risponde uscendo dalla finestra.
Scendo giù da Bea, che tenta di far riaddormentare Aurora sul divano.
"Amore è tutto okay?" mi domanda Bea, preoccupata.
"Sì amore mio, tranquilla. Ci ha  minacciati, dobbiamo stare attenti" rispondo con tono leggermente preoccupato.
"Dobbiamo far vivere nostra figlia al sicuro Saul, non voglio abbia l'infanzia che ho avuto io!" aggiunge Bea. La bacio a stampo, per tranquillizzarla.
"Mi mancavano le tue labbra" ammetto sorridendo.
"Ormai non abbiamo più tanto tempo per noi come prima, ma sono tanto felice così, ti amo..." mi risponde sorridendo. Scattiamo un selfie a noi tre sul divano. Bea ha  finito di allattare Aurora,  saliamo di sopra e ci accoccoliamo sul letto. Mi fa ancora uno strano effetto. Bea, la signora Nanni, mi sento speciale.
"Domani sera usciamo un po'. Portiamo anche Auri?" le propongo sussurrando per non svegliare Aurora.
"Sì buona idea" mi sussurra. Si stringe di più al mio petto, è molto freddolosa, e si accoccola lì.
"Il mio cuore appartiene a te!" le sussurro, anche se non credo mi abbia sentito perché si è già addormentata. Mi sposto leggermente cercando di non svegliare Bea, e copro di più Aurora. Mi arriva poi un messaggio da Leo. Sblocco il telefono velocemente.
Da Bro:
Ehi Saul. Ele è incinta, di tre settimane. Domattina venite da noi per fare colazione?

A Bro:
Wela. Congratulazioni, finalmente ti sei dato da fare! Domani non lavoro quindi passiamo, però rimaniamo poco perché dobbiamo portare Auri al controllo. Notte
Spengo il telefono, dò un'ultima occhiata alla piccola, quando notò che nella culla, c'è un coltello.

eiii sono tornata. Scusate se non sono stata attiva ma la scuola mi porta via tantissimo tempo. Ditemi cosa ne pensate nei commenti e lasciate una stellina.
Grazie mille, siete tutto.

~Saultrice 2~Until The EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora