3. Famiglia

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La porta d'ingresso che viene aperta mi fa sobbalzare in piedi, rovinando i miei sogni che in tre ore ero riuscita ad immaginare.
Ho sentito la voce strillante di mia madre: "Martina, muoviti a preparare la tavola che tra non molto arriva tuo padre!!"
'Beh sai, un "ciao" sarebbe anche ben accetto, e se magari abbassi anche il tono mi faresti felice dato che svegliarsi con la tua voce non è la cosa migliore del mondo!' Pensai tra me e me. Mia madre ed io non abbiamo per niente un bel rapporto, litighiamo sempre ed è incazzata quando mi parla, non mi saluta mai quando entra o esce di casa e non mi fa mai i complimenti ne è mai orgogliosa di me, lei sa solo arrabbiarsi e prendersela per ogni cosa che dico, non le va mai bene niente. Per farvi capire, io non ho ricordi di un solo abbraccio con lei. In famiglia c'è ovviamente anche mio padre, per mia sfortuna, che è per la cronaca appena arrivato ed è andato in cucina a salutare mia madre e io come al solito sono un fantasma. Lui è abituato ad aver tutto pronto e in ordine per quando torna a casa dal lavoro, quindi come ogni sera io ho apparecchiato la tavola e mia madre ha cucinato. Ci mettiamo tutti quanti a tavola e iniziamo a mangiare, io non apro bocca, come al solito, mentre loro continuano a parlare della loro giornata, come se io non esistessi. E a questo punto mi viene da pensare 'perché avete deciso di mettermi al mondo se poi non mi cagate manco di striscio? In fondo sono vostra figlia, se proprio non mi volevate potevate mettermi in adozione e credo che forse ora sarei più felice di avere una famiglia.' Tornando a mio padre, lui per me non ha mai avuto un ruolo, non lo considero un padre, lo considero un conoscente, ci siamo sempre rivolti la parola pochissimo, o quasi mai. Da piccola mi hanno cresciuta i nonni materni, e con loro stavo bene, però poi quando entrambi sono morti, quattro anni fa, mi sono ritrovata a dover passare la vita con questi squallidi genitori con cui mi ritrovo adesso.
Quando finisco di mangiare sparecchio la mia parte e vado di sopra in camera mia. I miei genitori hanno deciso di isolarmi da loro, ovviamente, perciò ho il mio attico nella parte sopra della casa, e scendo di sotto solo per mangiare ed uscire di casa. Non mi lamento dell'attico, anzi mi piace tanto, l'ho arredato tutto ed è molto moderno, poi ho anche una parte esterna dove mi piace stare giusto per rilassarmi e farmi i cazzi miei in compagnia della musica di Capo Plaza e della mia cannetta.

Questa sera decido di andare a letto presto, quindi verso mezzanotte rientro in camera, mi metto il pigiama, lavo i denti, preparo lo zaino per domani che contiene solo un astuccio e un quaderno a righe e mi metto a letto a guardarmi un po' i soci...

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Questa sera decido di andare a letto presto, quindi verso mezzanotte rientro in camera, mi metto il pigiama, lavo i denti, preparo lo zaino per domani che contiene solo un astuccio e un quaderno a righe e mi metto a letto a guardarmi un po' i social su internet, così decido di scaricarmi Instagram. Scelgo il mio nome utente, inserisco il mio indirizzo mail, il mio numero di cellulare e aggiungo una foto profilo. Prima di addormentarmi decido di iniziare a seguire il profilo del mio amato idolo e spammargli le foto di like e commenti. Infine aggiungo una biografia al mio nuovo profilo con ovviamente la frase di Capo Plaza: "in sto gioco nessuno ti da una mano onesta." Dopo poco, verso l'una di notte crollo col telefono in mano.

In sto gioco nessuno ti da una mano onesta. |Capo Plaza|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora