Il giorno dopo, mi sveglio prima di mamma per poter andare nella casa del vicino, prima di partire ho preso un binocolo per poter individuare meglio lo strano vicino. Anche se ho promesso a mia madre di non andarci ma scommetto che nasconde qualcosa nel suo scantinato.
Entro nella foresta e cammino verso il cancello poi uso il binocolo e noto l'uomo girare nella casa e sembra nervoso e triste. Non mi interessa.
-BIP BOP BIP BOP
Cos'è questo rumore ? Alzo la testa e noto due telecamere con degli allarmi, accidenti così saprà dove sono e il vicino esce di casa di corsa e appena mi vede, mi sorride.
Vicino: « sapevo che saresti tornato, beh la tua curiosità ti ha portato a ritornare. Avanti, piccoletto fammi vedere se riesci ad entrare nel mio scantinato » che cos'è una sfida ? Si, accetto la sua sfida. Ritorna dentro e chiude la porta, se le telecamere lo aiutano a scoprire dove sono, le devo romperle magari con un sasso. Ne prendo uno più tosto grande e lo tira addosso ad una telecamera che si abbassa facendo qualche scintilla, credo che l'ho rotta. Ne prendo un'altra e la lancio addosso alla seconda telecamera e la rompo, bene così non potrà sapere dove sono.
Entro nel cancello e mi avvicino pian piano alla porta e apro piano, poi la chiudo dietro di me. Mi trovo in un ampia sala a destra c'è la cucina, ha sinistra c'è un salotto, e davanti a me una grande scala di legno come il pavimento. Poi noto che sotto la scala che una porta di legno, è la porta per lo scantinato. Devo trovare la chiave.
Voce maschile: « sei entrato in casa mia, questo volta che sei riuscito a rompere le miei telecamere, sei molto tenace » mi giro verso il salotto e vedo il vicino con indosso un paio di guanti neri, scappo da lui salendo le scale e sento che mi segue poi giro verso sinistra e apro due porte ed entro poi vedo un armadio forse mi ci posso nascondere, entro dentro nell'armadio e vedo il vicino arrivare proprio vicino all'armadio.
Vicino: « ohhh piccoletto, giochiamo a nascondino ? Tanto è inutile che ti nascondi, so già dove sei » inizio ad avere paura poi il vicino si avvicino ad una cassa e la apre...ma sei serio ? Ne approfitto per uscire di corsa e uscire dalla porta.
- *una trappola per orsi si attiva*
Io: « AHHHHH ! » urlo per dolore e cado a terra, mi guardo la caviglia sinistra e c'è una trappola per orsi poi sto sanguinando. Voglio la mamma ! Il vicino è avanti a me e mi guarda arrabbiato.
Vicino: « dovresti fare attenzione dove metti i piedi, altrimenti potresti farti e di certo non voglio un bambino ferito in casa mia » dice avvicinandosi ma indietreggio...mi fa malissimo la caviglia.
Io: « n-non farmi del male, t-ti prego » inizio a piangere e lui apre la trappola e mi prende in braccio poi mi porta in salone e mi poggia sul divano...è così soffice. Però non capisco perché è così gentile con me.
Vicino: « resta qui vado a prendere il necessario per medicarti la ferita » dice poi va dietro di me e lo vedo entrare in un porta. Forse non dovevo entrare qui, voglio solo tornare a casa anche se mia madre mi metterà in punizione per mesi.
- tap tap tap
Senti dei passi e vedo il vicino con in mano una scatola con dentro: disinfettante, bende, cotone poi una pinza. Mamma mi ha insegnato qualcosa sulla medicazione.
Vicino: « prima non ci siamo potuti conoscere meglio. Il mio nome è Emiliano Voorhees ma qui mi chiama “ Il Vicino ” » dice, questo soprannome glie l'hanno affibbiato perché vive in mezzo alla foresta tutto solo. Mi fa un po' pena.
Io: « io mi chiamo Frank Horrigan ma tu puoi chiamarmi solo “ Frank ” » gli sorrido e lui mi accarezza i capelli, mio padre non mi accarezza mai i capelli. Era molto violento e faceva del male a mia madre ma un giorno presi una chiave inglese e lo colpì alla testa poi lo abbiamo abbandonato all'ospedale...è un'altra storia.
Emiliano: « tra poco è l'ora di pranzo dovresti tornare a casa » giusto devo andare a casa, però non posso entrare nel suo scantinato ma sono determinato a scoprire. So che mia madre mi metterà in punizione per tutta l'estate, mi alzo...mi fa ancora male la gamba...
Emiliano: « ti fa ancora male la gamba ? lascia fare a me » si avvicina alla mia gamba e appoggia entrambe le mani e magicamente si illuminano di rosso fuoco e non sento più dolore, mi ha fatto una magia ! L'ho guardo meravigliato è davvero incredibile.
Io: « g-grazie... » balbetto e esco da casa sua e corro verso casa mia. Appena arrivo a casa mia, mia madre non mi ha sgritato anzi sembra che non sia successo nulla, credi che sia stato quell'uomo. Ma sono determinato a scoprire il suo segreto.
Ciao io sono Emigame e Frank è entrato nella casa del vicino ma è stato già catturata e ha visto che non era così strano. Che succederà al piccolo Frank ? Riuscirà mai ad entrare nello scantinato del vicino.
STAI LEGGENDO
GET OUT !!
HorreurIl piccolo Frank stava giocando con la sua palla vicino alla Foresta di Crystal Lake dove era proibito entrare. Purtroppo la palla finì proprio in quella foresta proibita, così Frank decise di andare a recuperare finché non vide una grande casa e un...