Settembre è senza ombra di dubbio uno dei mesi che odio di più. Porta con se tristezza, la fine delle vacanze e come se non bastasse anche il rientro a scuola. L'unica nota positiva è che ci si inizia ad inoltrare nell'autunno, segno che a breve tornerà l'inverno.
Mi ritrovo a correre con Jason per le fredde strade di Toms River cercando di arrivare in tempo a scuola. Sarebbe molto più semplice se i nostri genitori ci lasciassero prendere la macchina, ma purtroppo "siamo degli abomini della famiglia, non meritiamo in alcun modo di portare questo cognome e potremo tornare ad avere i privilegi di essere dei Morgan solo quando metteremo la testa a posto" e cito testualmente mio padre. Siamo in punizione a vita perché abbiamo preferito andare alla Toms River South, scuola pubblica ma comunque importante e con ottimi insegnanti, invece che alla Donovan Catholic, scuola privata, frequentata solo da viziati figli di papà con la puzza sotto il naso, inclusi i nostri genitori quando avevano la nostra età. Si sono conosciuti al primo anno e stanno insieme da allora, entrambi di buona famiglia e hanno frequentato insieme Harvard. Pretendono che noi seguiamo le loro orme, che per carità è più che giusto che un genitore punti al meglio per i propri figli, ma non è quello che noi vogliamo fare e quando abbiamo provato a spiegarglielo hanno dato di matto e a quel punto ci hanno obbligati a fare i test di ammissione alla Donovan. Ovviamente ci siamo presentati alla scuola e li abbiamo fatti, ma accidentalmente nessuno dei due si era ricordato di studiare nei giorni precedenti e con nostro grande, grandissimo dispiacere non siamo stati ammessi. A quel punto era toppo tardi per fare richiesta in alte scuole e quindi sono stati costretti ad iscriverci a quella più vicina a casa che guarda caso è la South. Hanno riprovato molteplici volte a farci entrare in quella scuola e dopo tutti i nostri studiati fallimenti ci hanno rinunciato, erano sul punto di cacciarci di casa ma poi che figura ci avrebbe fatto la famiglia? Quindi viviamo tutti sotto lo stesso tetto ma neanche ci rivolgiamo parola. Per me la mia famiglia è mio fratello. Io e lui siamo molto simili dal momento che siamo gemelli: capelli neri come la pece, carnagione pallida con qualche lentiggine, labbra piene e carnose, gli stessi lineamenti, una grande differenza è che lui ha gli occhi di un marrone scuro molto intenso, mentre i miei sono azzurri, chiarissimi, ricordano molto il ghiaccio. Per il resto caratterialmente siamo opposti, lui è sempre solare, divertente e scherzoso, io sono grigia, come la tempesta. E' così che mi piace definirmi e non lo ritengo un mio difetto, mi piace i mio carattere, mi piace quella che sono.
Siamo all'ultimo anno e qui alla South si respira un'aria completamente diversa. Io e Jason riusciamo ad entrare giusto in tempo per il suo della campanella, ci salutiamo velocemente ed entriamo ognuno nella propri classe. Vado a sedermi al terzo banco vicino a Maya, la mia migliore amica.
"Allora, pronta ad iniziare quello che sarà il nostro anno scolastico migliore?" dice non appena mi vede.
"Ti vedo particolarmente euforica questa mattina, che succede?" ridacchio.
"Niente, è solo che stavo pensando che questo è il nostro ultimo anno qui tutti insieme e dobbiamo assolutamente sfruttarlo al meglio" non faccio in tempo a risponderle che il professor Flynn entra in classe salutandoci e iniziando a spiegare, non prima di aver fatto il tipico discorso da "siete all'ultimo anno, dovete impegnarvi per prendere il diploma se volete un futuro".
Al suono della campanella tutti ci alziamo e ci dirigiamo in corridoio.
"Che lezione hai ora?" mi chiede Maya.
"Biologia, tu?" le chiedo prendendo i libri dall'armadietto.
"Matematica, ci vediamo dopo" dice mandandomi un bacio volante.
***
"Sono certo che li stracceremo anche quest'anno, le loro strategie sono sempre le stesse." sento dire da Chris mentre ci avviciniamo al gruppetto.
"Possibile che voi riusciate a parlare sempre e solo di Lacrosse?" intervengo io.
"Oh ciao piccola Morgan, si sentiva la tua mancanza" dice Chris cingendomi le spalle con un braccio. Lui è il migliore amico di mio fratello ed è come un secondo Jason per me.
"Smettetela di chiamarmi piccola Morgan, Jason ha solo qualche minuto più di me!" sbuffo.
"Va bene, piccola"
"Sentite, quando Chris avrà finito di flirtare con mia sorella, magari potremmo pensare a qualcosa da fare sta sera" propone Jason.
"Che ne dite di fare una piccola festa di addio all'estate nel bosco, possiamo tenere la musica per tutto il tempo che vogliamo e possiamo far tutto senza paura di disturbare i vicini per evitare piccoli inconvenienti come quello dello scorso anno, che ne dite?" chiede Maya.
Sembrano tutti molto entusiasti della sua proposta, così decidiamo di vederci nel asco alle nove, Maya penserà al cibo, Chris alla musica, noi alle bevande e gli altri ad invitare gente.
"Aspettate, c'è un problema, io e Daisy siamo senza macchina, e se devo prendere da bere ho bisogno di un passaggio" dice mio fratello.
"Posso accompagnarti io, tanto devo andare comunque a prender il cibo" si offre gentilmente Maya.
"Il che vuol dire che rimango io senza passaggio" penso io ad alta voce.
"Passo a prenderti io, fatti trovare pronta alle nove meno venti" mi dice Chris.
Annuisco nel momento in cui Jason si avvicina a lui e dandogli un buffetto sulla spalla gli dice "Guai a te se la tocchi, ci siamo intesi?" in modo scherzoso ma con una punta di serietà.
STAI LEGGENDO
Thunderstorm
Chick-LitLa classica rivalità tra le due scuole,i soliti cliché sull'amicizia e sull'amore.. almeno cosi potreste pensare. Leggendo scoprirete molte cose e penso che molti di voi si rifletteranno in alcuni personaggi. Lei è la tempesta, lui sarà il suo raggi...