E' partita questa mattina alle 08:15. Dalla piazza della chiesa. Con tutti i suoi compagni. La sera prima eravamo stati in chiamata 3 ore. Dalle 22 all'una di notte. Lei doveva andare a dormire presto. Non lo ha fatto. Cazzo quanto la amo. Ma ho sempre paura che se ne possa andare da un momento all'altro. Mi fido di lei, ma al contempo non mi fido. Non mi capisco. Mi odio. Sarò pazzo. Ormai ne sono sicuro.
Stamattina come mio solito mi sono svegliato alle 06:30. Per essere sicuro di svegliarmi ed alzarmi ho messo altre 4 sveglie ogni 5 minuti. Stavo per rompere tutto. Dovrei mettere una sveglia più calma. Sono troppo suscettibile la mattina. Comunque tutta la mia famiglia dormiva ancora. Poco dopo di me si è svegliata mia madre. E come al solito incazzata nera perché appena sveglia. Prendemmo un po' di biscotti e ci mettemmo sopra della marmellata. Che buoni. Avete presente quei biscotti semplici? Gli Oro Saiva. Non so neanche se si scriva così. Vabbè. Comunque uscii di casa con mia mamma che andava al lavoro. Lei in motorino ed io in bici. Io con la mia fantastica bici da corsa d'epoca. Vado velocissimo con quella. Lei, la mia ragazza, abita dall'altra parte della città praticamente. Infatti ogni volta ci metto 15 minuti andando di corsa. Mia nonna abita sulla strada per andar da lei. Così ci fermammo due minuti lì. Bevvi un bicchier d'acqua e ripartii. Quasi arrivato alla chiesa mi resi conto del fatto che io non sapevo dove si trovasse esattamente il luogo dal quale Lei sarebbe partita. Iniziai a tremare. La chiamai. Sapeva già che sarei andato a salutarla. Il giorno prima non ero riuscito a dirle ti amo perché c'era suo padre. Mi chiese dove fossi. Sapeva già che stavo arrivando. Nonostante non glielo avessi detto. Mi conosce troppo bene. Mi diede delle indicazioni e la raggiunsi. Era lì in mezzo alla strada. Lì che mi aspettava. Tutti erano già saliti sul pullman. Tutti i genitori la guardavano. E dopo poco CI guardarono. La strinsi fortissimo. Il giorno prima mi aveva dato il cuscino che le regalai a San. Valentino. Così potevo avere il suo odore con me. Io amo il suo odore. Non è profumo e non sarà il più buono, ma è suo e io lo amo. Non c'è cosa più buona del suo odore.
La strinsi davvero forte. Non riuscivo e non riesco tutt'ora a pensare che non la potrò stringere per 12 giorni. Ogni giorno scriverò tutto ciò che provo e che mi passa per la testa. Glielo farò leggere. Comunque, Lei si mise a piangere. Non sopporto quando piange, anche se mi fa piacere che sia per me. Là lei non avrà il cellulare praticamente mai. però mi ha detto che ogni volta che potrà mi chiamerà. Io non so con certezza cosa farà là. Posso solo fidarmi. E lo faccio già. Ogni volta però mi incazzo. Mi danno fastidio un sacco di cose anche se cavolate. Lei sa che di lei mi fido. Io non mi fido degli altri. Non conosci mai le persone. Potrebbero fare ciò che meno ti aspetti da un momento all'altro. Anche conoscendole da una vita. Comunque ora sono le 15.11. Sono passate solo 7 ore da quando è partita. Dovranno passare 12 giorni prima che ritorni. Non ci sarà neanche per il suo compleanno. Odio questa cosa. Ora devo andare. Ho il compleanno di uno dei miei migliori amici. Io e i nostri compagni di calcio gli abbiamo fatto dei regali fantastici.
Ora vado. Ti amo amore mio, non dimenticarlo.
"Come aria pura tu sei per me
Però senz'aria questa vita non è
Odio il tempo che non si ferma mai
Guardo il mondo andare via
Perché lontana sei tuTu ovunque sei
Anche se il vento si avvicina su di noi
E quel che sarà non importa
Ed io scrivo di noi di tutti quei giorni resi eterni
Insieme a te in orbita
Ma ridi nell'aria e te ne vai" Le Vibrazioni