Algolognia

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_ALGOLAGNIA [ 5329 parole]

«Hoodie?»

Nessuna risposta.

«Hoodie?» un sussurro urlato

«Masky?» la sua voce era impastata, l'aveva svegliato. Non voleva svegliarlo.

Beh, in realtà sì, era proprio quello il suo intento. Solo, ora non sapeva cosa dirgli. Ed infatti non disse nulla, limitandosi a guardare un punto imprecisato del buio

«Masky, tutto bene? Qualcosa non va?» si alzò a sedere, cercando di scorgere la figura dell'amico nel letto di fronte al suo, ma non riusciva a distinguere nemmeno la sua stessa, tanto era buio

Masky, di nuovo, non rispose. Cosa aveva? Perché non riusciva a prendere sonno? E soprattutto perché svegliare anche Hoodie? Nessuno dei due lo sapeva

A quel punto l'altro si alzò, leggermente assonato e deciso a capire se il compagno stesse bene, quindi cercandolo a tastoni si sedette sul bordo del letto -facendo attenzione a non toccare il letto di Toby.

Masky si mise a sedere, ma non disse comunque nulla

«Allora, che succede, Masky?»

«Quanto durerà questa notte?»

La domanda arrivò del tutto inaspettata «Forse un po' più del solito. Ma l'alba arriverà come ogni volta.»

Non era la risposta che voleva sentirsi dire e sospirò, ora irrequieto

«Vuoi una sigaretta? Ho bisogno di uscire.» chiese Masky. Senza aspettare risposte prese un pacchetto e l'accendino dalla tasca della giacca, abbandonata per terra accanto al letto. Era come se una mandria di cavalli gli stesse calpestando lo stomaco, sentiva il cuore pompare veloce, eppure il battito era regolare...

La giacca la lasciò lì, accanto al letto, e si avviò in maniche corte verso la porta nonostante fosse inverno: il freddo al momento era l'ultimo dei suoi problemi.

Hoodie lo seguì, faticando a stargli al passo tanto camminava forzatamente sul pavimento freddo, come se un'improvvisa smania di lasciare quella stanza l'avesse preso

Fuori era meno buio di dentro.

Masky venne pervaso da un intimo senso di sollievo che annullò del tutto ogni brivido di freddo; se ne stava appoggiato con la schiena alla ringhiera di legno, girato verso il ragazzo

«Tieni» gli porse una sigaretta, mentre s'accendeva la sua.

Aspirato il primo tiro fece per accendere anche quella di Hoodie, ma con scarsi risultati: di accendersi, l'accendino non ne aveva la minima voglia. Solo qualche pigra scintilla.

«Accendino del cazzo!» Dopo aver provato ancora, come un forsennato, di farlo funzionare lo lanciò tra l'oscurità degli alberi in un improvviso scatto d'ira

«Masky...» era abituato a certe ondate di rabbia, ma non poteva fare a meno di trasalire ogni volta «Evidentemente era scarico. Domani quando andrò a comprare le tue pillole te ne prenderò uno nuovo, okay?»

L'altro annuì, gli occhi fissi sulla sua sigaretta per evitare lo sguardo di Hoodie, tutto il senso di calma di prima disperso nel bosco insieme all'accendino.

Gli fece cenno con la mano «Avvicinati, te l'accendo»

Con due dita teneva la sigaretta tra le labbra, avvicinandosi verso quella dell'altro ragazzo, anch'essa stretta tra le sue, e forse indugiò un po' troppo, perché sentì Hoodie trattenere il respiro per un attimo dopo aver inspirato per farla accendere, e per poco non tossì

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