[Capitolo 65]: Sono sicura

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"Signorina (T/n), aspetti un momento".

Ti fermasti e ti girasti verso la fonte della voce. Dopo averla riconosciuta, sorridesti gentilmente.

"Giudice Saito, la ringrazio molto per oggi" inchinasti leggermente la testa in gratitudine.

Il resto del gruppo ti copiò. Saito grugnì, agitando un poco la mano.

"Per favore, non ce n'è bisogno, sto solo facendo il mio lavoro".

Dopo aver sollevato la testa, lui ti allungò un pezzo di carta.

"Tenga. Questo è un mandato per andare a ritirare le sue cose dalla casa di Takashi".

Takashi.

Il nome ti fece venire l'amaro in bocca. Allungasti la mano per afferrare il documento.

"La ringrazio, Signore..."

Cadde un momento di silenzio.

"Se è curiosa di saperlo, è stato condannato a tre anni di carcere per aver contribuito all'estorsione e per possesso illegale di armi da fuoco" parlò Saito lentamente, prima di spostare il suo sguardo verso Katsuki.

"Questo ragazzo ed altri vostri compagni di classe sono riusciti ad ottenere una registrazione di lui mentre confessava di averla incastrata. È grazie a loro che è stato consegnato alla giustizia".

La registrazione...

Eri stata ben informata di quello che era successo quella sera con Katsuki, Shouto, Ochaco ed Izuku. Ma ancora non riuscivi ad ascoltare ciò che Takashi aveva detto di te. In quel momento, il peso di tutto era troppo difficile da gestire.

Mi mancano... voglio ritornare a scuola il più presto possibile.

Dopodiché, Saito ti lasciò con Aizawa e i Bakugou. Ti girasti verso di loro e vi incamminaste verso la porta. Katsuki si era fermato un momento per guardare male il Signor Furukawa, che se ne stava andando anche lui.

Sentì un bisogno impellente di far esplodere l'uomo ma si rassegnò a muovere la bocca per dire "ti ammazzo".

- - -

"FAI COME SE FOSSI A CASA TUA, (T/N)!" disse Mitsuki, stringendoti fortissimo non appena entrasti dentro la casa dei Bakugou.

"STAI CERCANDO DI UCCIDERLA, DANNATA VECCHIA STREGA?!" ringhiò Katsuki stringendo il braccio di sua madre per cercare di liberarti.

"Oka- Mitsuki. N-non riesco a respirare..." mormorasti contro il suo petto.

Ridacchiò e ti rilasciò.

"Scusa, scusa! Posso offrirti qualcosa da bere, cara?" domandò dolcemente.

Onestamente, non ti eri più presa cura di te dopo tutto ciò che era successo.

"Solo un po' d'acqua, per favore. Grazie"

"Non essere così formale, (T/n)" posò una mano sulla tua spalla "non ci stai imponendo niente, okay?"

Era come se avesse letto la tua mente. Corrugasti le sopracciglia cercando di trattenere le lacrime.

"Okay!" rispondesti fermamente.

Mitsuki ridacchiò, prima di dirigersi verso la cucina. Masaru stava già preparando la cena.

Ti lasciasti cadere sul divano accanto a Katsuki, affondando la testa nel cuscino.

Vow [Bakugou Katsuki x Reader] TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora