POV's eddiealle 7:35 sia io che Stan eravamo pronti per scendere in mensa, dove Michael ci aspettava, per fare colazione. Dopo aver riempito il vassoio di pancake ed essermi versato una quantità industriale di latte nella tazza, sedetti al tavolo con il mio compagno di stanza, il suo ragazzo e madison.
Sentii letteralmente il cuore in gola, non riuscivo a respirare e non sentivo più le farfalle nello stomaco come una volta, l'unica cosa che sentivo nella stomaco era una sensazione di nausea (non credo che la nausea si senta nello stomaco ma fingiamo di si)
«ciao»
«ciao eds!» rispose lei con un sorriso a 32 denti;
la cosa mi lasció basito visto che fino allo scorso weekend sembrava essere più la strega del nord che la fata madrina.Malgrado il mio cervello dicesse di ignorarla più che potevo, sentivo di voler delle risposte, così prendendola per un polso la trascinai fuori dalla mensa per parlarle;
«non devi dirmi proprio nulla maddie?»
«io? Piuttosto te, visto che mi hai letteralmente trascinata via dagli altri«
"Dovresti scusarti con me, l'altra notte alla festa hai letteralmente cercato di violentarmi e mi hai fatto sentire come un oggetto» sputai con le lacrime agli occhi;
«oddio, l'ho fatto davvero? Scusa eddie ero ubriaca fradicia, sai che non potrei mai...»
«ho letto che da ubriache le persone dimostrino la loro vera natura madison...» la interruppi «ah, e sai che altro hai detto? hai detto che sono cotto di te, ma sai che ti dico, non potrebbe mai interessarmi una come te!»
Detto questo mi diressi in lacrime verso la mia prima lezione con 20 minuti di anticipo, con un buco nello stomaco.La lezione del professor Fitz inizió in perfetto orario, mi ero seduto nel banco proprio di fronte alla lavagna e vicino a me c'era Stan che prendeva appunti. Avevo la testa da tutt'altra parte finché il prof non mi riprese per la prima volta il tre anni;
«kaspbrak! Hai capito cosa ti ho detto?» disse più preoccupato che arrabbiato,
«scusi ero distratto, può ripetere?»
«sto assegnando dei tutor ai vostri nuovi compagni così da aiutarli a recuperare ciò che noi abbiamo già fatto e ti stavo affidando il tuo "allievo"»
quello ceh aveva detto il prof non sembrava essere una minaccia finché non disse a chi avrei dovuto fare da tutor: Richard Tozier.La mia mascella cadde per terra appena la campanella suonó e rimasi seduti nel mio banco per circa due minuti a realizzare, poi andai alla cattedra a protestare.
«prof non può assegnarmi qualcun'altro, chiunque, ma tozier no, la prego»
«mi dispiace ma non ho intenzione di cambiare alcun abbinamento, sei un ragazzo brillante, forse il migliore di tutti i miei allievi e quel Richard a bisogno di uno bravo»
Sospirai leggermente seccato ed uscii dall'aula per andare alla mia seconda lezione, la giornata non poteva andare peggio.POV's Richie
dopo aver parlato col professore ed aver scoperto che eddie sarebbe stato il mio tutor, mi diressi verso la mensa a cercarlo per decidere gli orari delle lezione, scherzo era solo una scusa per vederlo.
Con un vassoio pieno di cibo in mano sfilai davanti al tavolo di Luke e bill che, quando li oltrepassai mi guardarono a dir poco basiti.
Mi sedetti invece nel tavolo di eddie facendolo quasi strozzare con l'acqua che stava bevendo.
«e-ehi r-Richie» inizió a balbettare ricordandovi qualcuno,
«ciao eddie, mi chiedevo quando potessimo iniziare le lezioni»Lui sembró tirare un sospiro di sollievo, rispondendomi senza più balbettare:
«già da oggi se vuoi, ehm in biblioteca alle 16?»
«perfetto» risposi tornando dai miei amici che continuavano a guardarmi confusi.16:00
Mi diressi in biblioteca con un libro di matematica ed un quaderno in mano, non avrei davvero voluto fare i compiti in realtà, ma era meglio fargli credere di si.
Appena varcata la soglia della grande sala un puzzo di libri vecchi invase le mie narici, poi lo vidi, seduto ad uno dei tavoli più lontani dall'ingresso che leggeva "il nome della rosa" con uno sguardo innamorato sul viso.
Mi sedetti accanto a lui facendolo sussultare;
«non volevo spaventarti,scusa» dissi ridendo appena
«tranquillo non ti avevo neanche visto arrivare» rispose lui ricambiando un sorriso.Aprii il libro e lui fece lo stesso iniziando a parlare di parallelogrammi e altre figure varie.
Lo guardai attentamente, seguii con gli occhi ogni suo lineamento; dai capelli arruffati, agli occhi marroni, guardai ogni sua singola lentiggini e mi incantai sul movimento delle labbra, ho sempre amato le sue labbra, anzi tutto di lui.
«e dunque questa è una linea retta»
«non è l'unica cosa ad essere retta»
Quasi sussurrai quella frase ancora avvolto in uno stato di trance;«puoi ripetere più forte? Non ho capito» disse gentilmente
«nulla scusa, stavo ripetendo quello che hai detto per memorizzarlo meglio»Mannaggia alla tua boccaccia Richie.
Finita quel ripasso ci incamminammo verso i nostri alloggi insieme parlando del più e del meno e ridendo come due pazzi, anzi come due amici che si erano riprovati. Il rancore sembrava sparito, non del tutto certo, ma comunque io stavo bene con lui e spero che lui stesse bene con me.
Una volta arrivati davanti alle nostre stanze smettemmo di ridere e ci guardammo alquanto imbarazzati.
«allora ciao»
«si ciao»Ma nessuno dei due entró in stanza, eravamo ancora lì a fissarci.
Eddie arrossii visibilmente e perso nella sua innocenza feci la prima cosa che mi venne in mente di fare, presi il suo viso tra le mani e gli diedi un bacio a stampo, casto, senza malizia, che duró neanche due secondi.
Una volta staccatomi dal suo viso ci guardammo ancora più imbarazzati di prima.
«s-scusa, non avrei dovuto»
«no, non avresti proprio»Dopo aver detto quella frase, sorrise a mala pena e invece di entrare nella sua stanza si mise in punta di piedi e fu lui a baciarmi.
Questa volta il bacio era più passionale e pieni di nostalgia, eddie col tempo sembrava essere diventato più audace tanto che mentre giocava coi miei capelli fu lui a chiedermi l'accesso con la lingua, accesso che stavo per consentire se non avessimo sentito un colpo di tosse.
«ehm, scusate se vi interrompo ma eddie volevo parlarti» disse la bionda della festa dello scorso weekend affiancata da Luke che subito disse
«Richie anche io e te dobbiamo parlare»
Così ci rivolgemmo un ultimo sguardo e ci dirigemmo in stanza con i nostri corrispettivi amici.
Spazio autrice
Come promesso ecco il capitolo, spero che vi piaccia. Dopo 8 parti mi sembrava lecito che si baciassero lol.
Luke. Maddie. PERCHÈ NON VI LEVATE DALLE PALLE UNA VOLTA TANTO.
Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo💗
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I MISS YOU | reddie
Fanfictionerano come due calamite di poli inversi, per quanto cercassero di stare lontani, si attraevano l'un l'altro. sequel di "love me more", consiglio di leggere prima quella.