Hot shower

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Attenzione:
Questo capitolo contiene scene hot fra i personaggi, se vi urtano saltatele, vi ricordo che sono personaggi di invenzione quindi non sto sessualizzando nessuna persona reale
POVS EDDIE

Al ritorno nella mia stanza Richie mi stava baciando con passione, prima attaccati alla porta dell'ascensore, poi a quella della mia stanza e, nel mentre, cercavo la chiave per aprila.

Una volta dentro le labbra di Richie non si erano ancora staccate dalle mie, se non per qualche respiro occasionale, e mi spinse con ben poca delicatezza sul letto, continuando a baciare il mio collo niveo. Quando finalmente stava per togliermi la maglia sentimmo un forte colpo di tosse e interrompendo ciò che stava no facendo, o meglio ciò che stavamo per fare, per guardare la fonte di quella seccante interruzione.

Bill e Stan erano seduti sul letto di quest'ultimo è ci guardavano con un misto d divertimento ed imbarazzo sul volto.

«volevamo farvi una proposta ma se volte passiamo dopo» disse Bill.

«passate dopo» «no tranquilli dite pure»
Rispondemmo io e Richie contemporaneamente, ma la mia proposta prevalse sulla sua e il ragazzo dagli occhi azzurri riprese a parlare.

«visto come stanno andando le cose tra noi due, e beh, anche tra voi due abbiamo fatto la richiesta in segreteria di fare a cambio di stanza, ed è stata approvata»

«cioè io andrei in stanza con Richie, e tu qui con stan» dissi senza neanche cercare di nascondere il mio entusiasmo e i due annuirono.

Non continua con Richie ciò che avevamo iniziato perché sia io che Bill iniziammo a preparare le cose per lo scambio.

Un'ora dopo circa ero sdraiato sul mio nuovo letto, stanco per il lavoro di trasloco, mette Richie era nella parte superiore del letto a castello disegnando non so che su un taccuino e Luke, nel letto di sotto, stava guardando video di gatti divertenti su YouTube.

«vado a farmi una doccia calda» annunciai poco dopo infilandomi in bagno senza ascoltare la risposta dei miei coinquilini.

Una volta che la temperatura dell'acqua fu adeguata mi ci buttai dentro, chiusi gli occhi e mi beai del calore stronfinandomi i capelli.
pochi minuti dopo sentí la tenda della doccia aprirsi e per poco non scivolai dallo spavento, per poco perché due braccia ossute ma forti mi trattennerò per i fianchi.

«R-Richie» dissi mentre entrava nella doccia con me, chiudendo la tendina dietro di lui, mentre cercavo di coprirmi il più possibile, mossa che il corvino notò.

«niente che io non abbia già viso eddie-spaghetti, togli le mani voglio vederti tutto»

Tolsi le mani che coprivano il mio pube titubante e il riccio mi tirò a se per un bacio, mentre l'acqua calda scorreva su di noi sciogliendo i miei nervi, cosí mi lasciai andare.

Mente mi baciava portai una mano tra i suoi capelli bagnati e l'altra sul suo membro, già mezzo duro, e Richie sobbalzò a quel tocco lasciandosi sfuggire un gemito.

«da quando sei cosí intraprendente eddie» disse ammiccando, mentre io in tutta risposta aumentai la velocità sulla sua lunghezza ora completamente dura, ammirando in suo viso in preda al piacere, e questi due fattori fecero indurire anche me.

«c-cazzo» urlò buttando indietro la testa e facendo sprofondare le sue unghie nel mio sedere. Sentí le sue gambe tremare leggermente, segno che il suo orgasmo era vicino, cosa che lui mi confermò.
«sto per v-venire, CAZZO»

smisi di masturbarlo guadagnandomi un'occhiataccia da Richie, ma i suoi occhi tornarono a luccicare quando mi inginocchiai guardandolo con sguardo da cucciolo indifeso.
«muoviti eddie, è duro da far male, succhia» mi ordinò e pregò contemporaneamente. Così smisi di guardarlo iniziando a leccare la sua cappella per poi prendere tutta la sua lunghezza in bocca, completamente, fino a che non sentivo il naso sfiorare la sua pancia e la gola pizzicare. Richie, nel mentre, mi teneva per i capelli portando avanti ed indietro il bacino, imprecava quando succhiavo con più veemenza o gli massaggiavo i testicoli, venne poco dopo nella mia bocca, guardandomi con lussuria quando ingoiai tutto senza pensarci due volte.

Appena mi rimisi in piedi si fiondò sulle mie labbra tirandomi più vicino a me, il nostro bacio divenne ben presto una mescolanza di lingua e di denti e, senza preavviso, Richie infilò un dito nella mia apertura facendomi sussultare e subito iniziò a muoverlo.

Gliene chiesi subito un' altro e lui mi accontentò, ma non ne mise uno in più, ma ben due, muovendo le tre dita mentre io serravo le labbra dal dolore cercando di abituarmi. Pochi secondi dopo il dolore si era già trasformato in piacere e Richie, notandolo, estrasse le dita posizionando entrambe le mani sulle mie natiche, stringendole con forza per poi alzarmi facendomi avvolgere le gambe intorno ala mia vita. Fece aderire contro il muro, caldo per l'acqua che ancora scorreva, e mi fece scivolare sul suo membro che era già di nuovo eretto.

Aspettò che mia abituassi alla presenza, più grande e lunga di tre semplici dita, appena il dolore si attenuò iniziai a muovere i fianchi velocemente sulla sua erezione e lui assecondò i miei movimenti facendo decisi movimenti col bacino.
«sei cosí stretto e caldo» bofonchió ansimando

Io iniziai a succhiare il suo collo facendogli un segno violaceo che sarebbe andato via in meno di una settimana mentre lui gemeva ed imprecava ad alta voce. Richie finalmente trovó il mio punto e iniziò a martellare la mia prostata facendomi urlare dal piacere il suo nome e portare la mia mano sulla mia erezione pulsante.

«non ti toccare, voglio che vieni solo grazie al mio cazzo» mi ordinó mentre ansimavo pesantemente e in poco tempo sia io che lui venimmo contemporaneamente, lui nel mio culo ed io sul suo petto, con uno degli orgasmi più lunghi della mia vita sessuale inesistente

Slacciai le gambe dalla sua vita e Richie mi poggió sul pavimento della doccia, prese la spugna ed iniziò a pulirmi le spalle e successivamente le gambe e l'orifizio da cui colava il suo seme, facendomi nascere un sorriso a quella sua gentilezza post sesso, anzi post amore.

Dopo che il corvino mi pulí ed io ricambia il favore strofinando la spugna su ogni centimetro del suo corpo, ci mettemmo il pigiama e ci infilammo sotto le coperte nel mio letto. Richie era dietro di me e le sue braccia dimmi tenevano la vita mentre io avevo la schiena completamente appoggiata al suo petto. In poco tempo il riccio si addormentò, cosí, il suo respiro caldo sul mio collo e la sua stretta forte mi fecero addormentare con la consapevolezza di essere al sicuro tra le sue braccia.
Cosí noi della stanza 44 eravamo completamente ignari del fatto che in quella accanto alla nostra Stan e Bill non stessero facendo cose diverse da quelle mie e di Richie nella doccia.

Spazio autrice
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