La ragazza malata

Parte 8

Poco prima di arrivare alla mensa, la piccola Alice mi lascia dicendo di avere delle cose da fare e poco dopo essermi voltata per proseguire la mia camminata , sento di nuovo un carillon suonare. Questa volta, però, decido di proseguire per la mia strada: Thomas non c'era più e non doveva tornare. Arrivo li, e rimango spiazzata nel vedere che la mensa è vuota.
"È troppo presto o è troppo tardi?" Penso tra me e me ,e poso lo sguardo sul muro dove, teoricamente, dovrebbe esserci l'orologio. Teoricamente era lì, praticamente è caduto a terra e non funziona più. Mi guardo intorno, cercando anche solo un indizio per capire che ore fossero e mi è venuto in mente l'orologio in infermeria.
Percorro di nuovo il lungo corridoio e giro a destra. Entro in infermeria e sul muro a sinistra vedo che sono le 1:00 di notte.
"Ma è impossibile... pochi minuti prima il sole stava calando..." penso nuovamente  tra me e me. Inizio ad avere freddo e l'ansia mi assaliva in maniera quasi morbosa, come se volesse entrarmi dentro a tutti i costi.
Tutto ad un tratto, anche l'orologio dell'infermeria si stacca dal muro e cade, rompendosi in mille pezzettini. Ormai terrorizzata ,decido di tornare nella mia camera, quando sento qualcuno chiamarmi . Veniva proprio dalla mia stanza! Speravo con tutta me stessa di trovarci Thomas o Alice, ma quando uscii da li vidi solo buio. Tutte le luci del  corridoio si erano spente, e sembrava che la voce provenisse da ogni parte. Era la voce di un ragazzo e io sapevo di chi si trattava . Cercavo disperatamente di trovare l'origine di quella voce. Lo cercavo ovunque. "L'ho sentito, ho sentito la sua voce" dicevo a voce alta , con un sorriso sul volto mentre lacrime salate  me lo rigavano. Sapevo che Lui era venuto a prendermi. Sapevo che il ragazzo dagli occhi verdi mi aveva trovato e che mi avrebbe portata via da questo posto. Io so che lui esiste, io l'ho visto, io l'ho conosciuto , e adesso è qui dentro per portarmi via di nuovo.