Uno

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Per primo tengo a precisare che questa storia è inventata tutto frutto della mia fantasia e spero vi piaccia .
Ovviamente ci saranno errori di battitura o di tempi verbali che ovviamente io non ho modo di notare per la fretta che ci metto nel scrivere anche non volendo quindi in anticipo mi scuso e Nada spero la storia vi piaccia!!!👀💋
Scusate anche per il mio ritorno inaspettato..
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'Fermati , per favore mi fai male!' urlo con gli occhi ormai gonfi dal dolore che si era ormai trasformato in pianto.
'Vuoi lasciarmi?'chiede urlando a sua volta.

Sta impazzendo letteralmente.
Posso vedere la vena nel suo collo pulsare come se volesse uscire da lì.
Non l'ho mai visto così incazzato.

Le sue braccia stanno diventando rosse per quanto forte mi sta premendo le spalle e allo stesso tempo ripetutamente sbattendomi alla porta del bagno.

'Ti prego basta!'si sentono i miei singhiozzi , la vista è sfocata ormai dal pianto e da i miei capelli lunghi.
'Jas Cazzo!'sento la presa farsi più leggera finché ...

{FINE FLASHBACK}

Mi sveglio di soprassalto a causa della sveglia che ogni mattina non smette mai di compiere il suo ottimo lavoro da 'rompipalle'.
Mi alzo come ogni noioso giorno e guardò l'ora: 7:00.
Tra un ora devo essere a lavoro.

Metto su le mie comode pantofole blue e vado verso il bagno.
Non c'è molta distanza tra la mia stanza e il bagno anche perché vivendo in un piccolo appartamento non è che possa aspettarmi di meglio.

Entro dentro il bagno e come prima cosa , mi guardo allo specchio.
I miei lunghi capelli neri tinti ricadono nel mio viso rendendo sempre più piccolo ed invisibile a tutti.
Sono il mio scudo, mi coprono il viso e allo stesso tempo il corpo.
Già sono un bel po' magra ma questo non mi dispiace anche perché non mi vedrei grassa ma se fossi sincera non mi vedrei in nulla.
Solo una semplice persona.
Sola.
Come è giusto che sia.

Apro l'acqua e riempio la vasca di acqua calda,
nel frattempo mi sfilo i vestiti per poi immergermici dentro.

Ho 19 anni e mi chiamo Jas per intero Jasmine ma preferisco essere chiamata Jas non che la mia preferenza conti qualcosa...
Vivo in questo appartamento da ben due anni ormai.
Da sola ovviamente, mia madre è morta quando avevo 15 anni, suicidio.
Già potrebbe sembrare stupido ma non credo lo sia.
Mi sono ritenuta colpevole dopo la sua morte, ho pensato lo avesse fatto per colpa mia , per il fatto che ero un peso ..per il fatto che avevo rovinato la relazione tra lei e mio padre..
Ancóra mi ritengo colpevole e mio padre l'ha sempre pensata così.

Lui non è morto ..nah è andato a vivere assieme alla sua ragazza/moglie non che io ricorda. Ha dato inizio ad una nuova famiglia che sicuro amerà molto di una figlia sperduta che ha provocato il suicidio della madre.

Penserete sicuro mi tagli o che abbia provato a morire?!? No.
Ho invece preferito di soffrire con il pensiero di essere una brutta persona, una persona che ha provocato la morte di qualcuno, una persona che ha allontanato i suoi cari con il semplice esistere , una persona che ...

Apro gli occhi e sono ancora dentro la vasca.
'Cazzo è sicuramente tardi' mi alzo e afferrò l'asciugamano ma in quel piccolo tragitto scivolo e mi graffio la guancia.
'Diamine'.

Non ho tempo.
Sono già in ritardo per lavoro.
Torno nella mia stanza e apro il mio armadio per mettere la prima cosa che il mio sguardo incontra.
Maglietta nera e semplici jeans abbinati a delle vans ormai consumate.

Prendo il mio giubbotto e inserisco le chiavi di casa per poi uscire di fretta.
Il bar in qui lavoro non è lontano, corro in mezzo a la gente ed in una decina di minuti arrivo.

'Jas!' Mi richiama Patrick ,il mio capo ,una volta dentro.
'Si lo so mi spiace ' mi scuso.
'Non voglio sentire scuse, il tuo solito! Vai a cambiarti'
'Subito' gli passò davanti ma mi blocca una mano.

{FLASHBACK}

'Allontanati da me !' corro.
'Jas Cazzo!'
Non lo riconosco più.
'Ti prego hai bevuto non sai quello che stai facendo' mi giro ma sento che la mia mano viene bloccata.
Mi ha preso.

{FINE FLASHBACK}

Lascio subito la presa e mi guarda strano.
Torno alla realtà e sento come se volessi tirarmi uno schiaffo.
Avevo promesso che non avrei messo in mezzo il mio passato al mio presente.
'Stai sanguinando sulla guancia volevo solo darti un fazzoletto' spiega Patrick.
Afferrò di fretta il fazzoletto e con un sorriso falso lo ringrazio per poi correre a cambiarmi.

~~~
First chapter.
•In foto Jas.

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