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Pov's Sascha

Aprii gli occhi lentamente e mi guardai intorno, ero nel letto abbracciato a Stefano, lui stretto a me con la testa appoggiata nel mio petto che dormo beato come un angioletto, gli accarezzai piano piano i capelli e continuai a fissarlo, finché non sentì un rumore, tesi le orecchie e sentii che qualcuno stava bussando alla porta
Piano piano mi alzai, poggiando la testa di Stefano su un cuscino, e sembra che non si è accorto di niente, si è girato e ha abbracciato il cuscino
Vado piano piano verso la porta, cercando di non fare rumori bruschi per non svegliare Stefano, bussano di nuovo alla porta, sta volta più volta, arrivo al soggiorno e apro la porta trova doni davanti Jhon, uscii di casa e chiusi la porta dietro di me

"Che vuoi?!"
Lo guardai con uno sguardo pieno d'odio, che credo lo abbia percepito pure lui

"Calmo, sai che devi fare quello che noi vogliamo sennò"
Lasciò la frase a metà, e bastò quello a farmi tacere, e farmi venire un groppo in gola

"Vedi, una persona ci deve dei soldi da tre mesi che non ci ha ancora dato, vorremmo che andassi da lui per riscuotere il denaro che ci serve, oppure gli darai una lezione se non ha i soldi che ci servono"
Dovrei minacciare una persona e picchiarla se non ha i soldi? Non voglio ricaderci di nuovo

"Chi è questa persona?"
Jhon mi guardò con un ghigno in volto, bastardo

"Si chiama Daniele, non abita molto lontano, abita in via Monteverde, il palazzo rosa, al 3 piano, l'appartamento sulla destra, ci deve 5000€, se non li ha dagli una lezione che si ricorderà per i prossimi anni"

Annuii semplicemente e Jhon si diresse verso la porta nel giardino che da sulla strada

"Se prendi i soldi, incontriamoci nel parco qui vicino, nel tuo telefono ti ho messo il mio numero, chiamami quando avrai finito"
Uscì dal giardino e in poco tempo si dissolse tra le strade di Milano
Come diavolo aveva fatto ad entrare nel mio telefono?!
Andai dentro, richiusi la porta piano piano per non fare rumore, andai in cucina dove avevo lasciato il telefono, lo accesi e guardai i contatti e ne trovai uno nuovo salvato Jhon, come diavolo aveva fatto ad entrare nel mio telefono se era fuori casa?!
Poso il telefono e appoggiò i gomiti nel tavolo, appoggiando la mia faccia tra le mie braccia, mi ero ripromesso di non fare di nuovo cose simili e ora mi ritrovo qui, a dover minacciare una persona, a ridiventare la persona che non volevo essere
Sentii due braccia circondarmi da dietro, era Stefano
Mi abbandonai a quell'abbraccio che mi restitueva tutto il calore e l'affetto di cui avevo bisogno














Scusatemi se non ho aggiornato ma sono in vacanza e faccio fatica a trovare il tempo anche per parlare con le persone che conosco, quindi non ho avuto proprio tempo, domani ritornerò a casa e quindi avrò più tempo, e cercherò di aggiornare con frequenza, non è una promessa, ma ci proverò

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Sam

The Secret That All Break ||saschefano|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora