Capitolo 1

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«Quindi è da ieri che non vi parlate?», mi chiese Liam, eravamo andati a berci una cioccolata calda dopo scuola insieme a Vanessa e Rich.

«Già, abbiamo dormito nello stesso letto ma senza spiccicare una parola, lui è stato dalla sua parte ed io dalla mia. Oggi, dopo scuola, mi ha anche accompagnato a casa, visto che ieri l'ho chiesto a Bong e non si fida di lui alla guida, ma comunque non ha detto niente. E se vuole continuare con il gioco del silenzio per me va bene! Non capisco nemmeno perché lui se la sia presa tanto..», dissi, poi Liam guardò Rich che stava sorseggiando la sua cioccolata in silenzio, lo guardai anche io, in effetti lui ora era diventato praticamente il suo migliore amico, sicuramente avranno parlato di quello che era successo.

«Cosa? Non mi ha detto niente. Non parliamo di queste cose», vidi Liam che alzò le sopracciglia e lo guardò ancora più intensamente, «okay, okay. Mi ha detto solo ci è rimasto male. Dice che tu non lo ascolti mai e vuoi sempre fare la mammina senza lasciarlo vivere. Basta non so altro».

«Non so ragazzi, se per voi è normale fumare da appena svegli fino a che non si va a letto..», prima che potessi dire altro, Vanessa attirò la mia attenzione dandomi una pacca sul braccio e mi fece guardare davanti a noi, con tutti i locali della città proprio dove stavamo noi doveva venire?

Alzai gli occhi al cielo e appena mi vide lo fece anche lui. Non capivo perché questa storia dovesse durare così tanto. Forse il fatto di non litigare mai ci aveva fatto litigare per una sciocchezza e quindi il nostro corpo aveva bisogno di questa litigata.

«Usciamo stasera», dissi di punto in bianco, «è venerdì, voglio andare a divertirmi, è da tanto, troppo tempo che non usciamo insieme per sballarci un po'. Mi manca uscire con voi. E visto che lui vuole comportarsi da idiota, bene, che faccia pure», Liam fece un sorriso a trentadue denti.

«Finalmente è tornata la mia ragazza! Uscire solo con Vanessa e il suo nuovo tipo era deprimente!», lei si girò verso di lui.

«Ehi!», disse offesa mentre io e lui stavamo ridendo.

«Voi venite?», chiesi.

«Certo che vengo, sennò chi toglierà tutte le mani sul culo che capiteranno casualmente sul mio ragazzo?», disse Rich e anche Vanessa fu d'accordo. Non vedevo l'ora che fosse sera per poter uscire a divertirmi, infondo mi mancavano queste sera con Liam e gli altri.

Li salutai visto che erano già le sei, tornai a casa ed appena arrivai, vidi Bong sul divano con una canna fra le dita, lo salutai e mi sedetti sul divano di fianco a lui.

«Non azzardarti a fare fumare ancora Ale hai capito? Sennò io ti taglio il cazzo», dissi sorridendogli, lui alzò gli angoli della bocca ma non capiva bene se stavo scherzando o se dicevo sul serio. Lo lasciai nel dubbio quando sentii il motorino di Ale dalla finestra, corsi nella nostra stanza e, con molta calma, iniziai a prepararmi. Sentii che salutò Bong e Isak, poi sentii i suoi passi fino ad aprire la porta della stanza. Io ero in intimo, apposta per provocarlo, davanti allo specchio del comò, a truccarmi, lui si fermò sulla soglia, forse non si aspettava di vedermi così, poi entrò e chiuse la porta dietro di sé.
Mise a posto la sua roba e poi si preparò per fare una doccia.

«Dove vai?», mi chiese mentre si stava spogliando.

«Wow le sue prime parole», dissi per provocarlo, «ehm, esco con Liam e dei suoi amici», continuai senza guardarlo. Mi inventai che c'erano anche dei suoi amici maschi, così da infastidirlo.

«Etero?», mi chiese subito.

«Che importa? Non lo so, non gliel'ho chiesto. Ma mi ha detto che uno di loro mi vuole conoscere», risposi ridacchiando, guardai la sua faccia riflessa nello specchio ed era al quanto alterato.
Andai verso l'armadio ed iniziai a decidere cosa mettere, optai per i vestitini più corti ed attillati che avevo.

Starò bene senza teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora