Primo capitolo

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Mai si era vista una tale tristezza in quel piccolo villaggio sperduto, mai si era vista tanta desolazione. Khalas continuava a guardare fuori dalla finestra la distesa di cadaveri e malati riversati sulla via principale. Una pericolosa epidemia aveva colpito quel piccolo popolo infettando la maggior parte degli abitanti che non sembrava meritare tregua nemmeno da parte dalla pioggia. Un lamento fece tornare alla realtà il ragazzo che si diresse a passo spedito verso la propria camera. Una fanciulla era sdraiata sul letto con una mano poggiata sul pancione, sudava a freddo e sembrava delirante. Il suo corpo era ricoperto di strane macchie nere, esse sembravano emanare delle spore. Il coniuge si legó un panno sulla bocca, con piccole accortezze era riuscito a non farsi contaminare, si avvicinò a lei

-Amore che succede?-

-Puoi darmi un po' d'acqua?-

-Certo-

Disse prendendo una borraccia e aiutandola a bere. Ella tossí e il consorte le mise un fazzoletto sulla bocca, esso era sporco di sangue. Doveva fare qualcosa, odiava l'idea di dover assistere alla morte di chi amava. Le fece una dolce carezza

-Misae, tornerò... resisti, troverò una cura e vi salverò-

E in effetti questo voleva dire il suo nome, "salvezza". Si era sempre chiesto il motivo per cui sua madre gli avesse dato quel nome, ma non aveva mai trovato una risposta. La ragazza lo guardó in lacrime, non sapeva se sarebbe tornato, avrebbe voluto baciarlo ma non poteva, non voleva condividere il suo stesso destino con colui che amava. Khalas dopo averle accarezzato la guancia uscì dalla sua abitazione e si recò verso la piccola stalla che aveva costruito lui stesso. Selló il cavallo e dopo essersi armato montó partendo diretto verso la città di Roliam, il centro di tutti i paesini. Essendo detentrice di tutte le ricchezze sperava che in qualche modo potesse avere una cura. Era molto distante, il viaggio sarebbe durato giorni, e avrebbe dovuto attraversare dei tratti della foresta scarlatta, nome derivato dalle innumerevoli leggende di morte che ruotavano attorno ad essa. Per tutto il giorno restò sul sentiero principale, esso tuttavia si interrompeva di colpo, sembrava come se qualcuno lo avesse fatto appositamente per costringere i viaggiatori a imboccare nella foresta per proseguire. Fu proprio quello che fece Khalas, spronó il suo destriero che a tratti scartava impaurito, i suoi occhi erano sgranati, era come se sentisse qualcosa di strano e minaccioso

-Dai...-

Continuò a dargli dei calcetti, l'animale si impennó disarcionandolo. Il ragazzo cadde a terra rovinosamente, imprecó massaggiandosi il coccige mentre il cavallo corse via. La risposta di quel comportamento non tardó ad arrivare, delle fastidiose risatine stridule ruppero il canto dei grilli che si acquietarono per timore. Khalas si alzò e iniziò a correre, inciampó e sbatté il volto sul terreno bagnato, aveva la caviglia legata. Fu trascinató di scatto, urlò mentre i rami e i rovi graffiavano il suo corpo, soprattutto le braccia e le gambe che divennero un bagno di sangue. La corda lo fece cadere in una buca scavata sotto un albero morto, diede una forte botta alla testa e svenne. Quando riaprí gli occhi fu accolto da un bagliore di luce. Era in una piccola sala, si sentiva molto stretto e per poco non gli venne un attacco di claustrofobia. Dei piccoli omini bluastri si avvicinarono a lui ridendo, era legato e non poteva fare nulla. Si accomodarono a tavola guardandolo con un certo appetito

-Che volete fare!?-

Essi continuavano a ridere di ogni gesto del giovane, non si sapeva se capissero le sue parole o no. Una donnetta vestita da principessa delle favole si avvicinò a lui

-Sono Seraphin, la regina dei folletti neri...-

Sorrise mostrando i lunghi denti affilati, cosa che fecero anche gli altri

-È da un po' che non mangiamo, non passano più molti viandanti qui...-

-Lasciatemi andare!-

Disse dimenandosi, era incredibile come tali esserini fossero riusciti a legarlo in quel modo. Le corde erano molto spesse e per ogni movimento che faceva gli davano dolore

KhalasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora