Uno strano giorno di primavera

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Sabato venticinque Maggio 2018, ore diciassette e trenta. 

Sono tre ore che continuo a vagare avanti ed indietro per casa. Le uniche parole che proferisco sono inerenti a Poggio Bracciolini, Petrarca e Dante. So tutto di loro, ma ho un'ansia incontenibile, un'ansia che logora lo stomaco, che assale l'anima senza lascire respirare. Domani la mia professoressa di Italiano mi interrogherà, finalmente. Sono sei mesi che aspetto questo momento, sei mesi che continuo a ripassare ininterrottamente, sperando che ogni martedì o sabato, dalle sue labbra irregolari uscisse come un attore dal sipario di un teatro, il mio nome. E finalmente quel giorno è giunto alle porte. Sono arrivata al capolinea di quest'avventura, sono arrivata alla prima interrogazione degli ultimi giorni. 

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⏰ Last updated: Aug 27, 2018 ⏰

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