Mia -1-

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" E se fosse tutto un sogno? " Mi sveglio di scatto,  e mi metto seduta sul letto.  Sono impregnata di sudore,  sono tremolante e spaventata.  Mi alzo dal letto e corro nella stanza dei miei genitori, apro la porta e trovo il letto intatto, i cuscini sistemati come piacevano a mia madre,  gli abiti da lavoro di mio padre posti sulla sedia accanto la scrivania. Ho gli occhi lucidi,  non è stato un sogno. Loro non ci sono più,  ed io sono qui,  da sola,  in questa casa troppo grande per me. Mi stendo sul letto matrimoniale,  prendo il cuscino di mio padre,  odora ancora di lui,  e lo stringo forte,  addormentandomi.  Vengo ridestata dal rumore stridente della sveglia sul comodino,  che segna le ore 9. Mi guardo intorno,  e non posso fare a meno di piangere.  Vedo delle foto dei miei abbracciati,  felici,  e singhiozzo più forte.  Cerco di ricompormi alla meglio e scendo in cucina.  Di solito si fa colazione con un caffè,  cornetto e fette biscottate piene di marmellata,  ma io no.  La mia colazione?  Vodka con ghiaccio,  quattro bicchieri all'inizio,  poi tutta la bottiglia.  Ho voglia di uscire,  certo,  così combinata non arriverei nemmeno alla porta di ingresso. Sbuffo e mi trascino fino al bagno,  dove apro l'acqua fredda e mi ci butto sotto,  vestita del tutto! Dopo una buona mezz'ora,  ne esco,  fradicia e infreddolita, mi tolgo gli abiti bagnati e metto addosso l'accappatoio di mia madre,  è ancora morbido e profumato di lei.  Vado in camera e mi vesto,  intimo rosa di pizzo,  jeans chiari e maglioncino rosa,  lego i capelli in una coda di cavallo,  prendo le chiavi ed esco.  La mia metà?  L'incontro agli alcolisti anonimi.  Arrivo dopo dieci minuti, parcheggio l'auto,  ed entro.  Ci sono già alcune persone nella stanza,  e c'e un nuovo tizio.  Alto, castano e muscoloso. Prendo una tazza di caffè,  e mi siedo al mio posto,  ovvero,  la prima sedia in cerchio che affaccia sulla finestra. La stanza si affolla,  il cerchio si chiude.

" Salve a tutti,  io sono Jane,  e sono il vostro "mentore" a cui potete rivolgervi quando ne avete bisogno "

"Ciao Jane" Diciamo in coro tutti.  Jane da la parola al nuovo tipo,  carino devo ammettere.

"Salve,  mi chiamo Josh,  ho ventitré anni e sono un'alcolizzato " Salutiamo tutti Josh.  Continuiamo così fino a che non arriva il mio turno.

"Salve,  sono Mia,  ho vent'anni e sono un'alcolizzata,  da più o meno tre anni" Devo raccontare ancora la mia storia, per Josh,  che è nuovo,  ma non me la sento adesso, quindi mi limito ad abbassare la testa e mangiucchiarmi le unghie. Jane capisce la mia situazione,  e così cambia argomento.

Finisce la seduta, e torno a casa.  Se dico che questa cosa mi ha aiutata mento. Quando ritorno qui,  e mi vedo sola,  prendo la bottiglia e la finisco in un paio di bicchieri.

SALVE A TUTTI, SONO RITORNATA CON UNA NUOVA FF SU LIAM. SE VI PIACE, METTETE UNA STELLINA E VOTATE, E MAGATI DITEMI COSA NE PENSATE, VA BENE? AL PROSSIMO CAPITOLO

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