DI COSA PROFUMA LA TUA AMORTENTIA?

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I personaggi della saga di Harry Potter sono di proprietà dell'autrice JK Rowling e l'opera, di mia invenzione, è stata scritta senza scopo di lucro

DI COSA PROFUMA LA TUA AMORTENTIA?

Draco camminava lentamente per uno dei corridoi dei sotterranei. Lumacorno l'aveva fatto chiamare e lui non aveva nessuna voglia di incontrarlo. Sospirò. Avrebbe dovuto vedere Hermione in biblioteca e, se fosse stato fortunato, sarebbe riuscito a convincerla a lasciar perdere i compiti e aprire la stanza delle necessità per rimanerci fino a sera. Sospirò ancora.
Quando svoltò l'ultimo angolo prima dell'aula di pozioni, vide Pansy appoggiata alla porta dell'aula. Quando lo vide lei si tirò su.
"Dra" lo salutò.
Lumacorno aveva chiamato anche lei? "Ciao Pansy. Lumacorno non c'è?" chiese, chiedendosi perché lei non fosse entrata in classe.
"Ho aperto la porta, ma sta ancora finendo di sistemare i calderoni delle lezioni del pomeriggio. Devono aver fatto un casino, perché quando sono entrata mi girava la testa..." Draco alzò un sopracciglio. Chi c'era a lezione nel pomeriggio nell'Aula di Pozioni? Il sesto anno. Il sesto anno non era male, quell'anno, non avevano fatto del casino di sicuro.
"Ma va là. Mangia di più" disse, non dando peso alle sue parole. Pansy gli fece una boccaccia mentre lui apriva la porta. Quando entrò venne investito da una ventata di profumo. Melissa. No. Cera d'api e melissa. Cera d'api, melissa e legna che brucia. Merlino! Amortentia! Si bloccò di colpo e sentì Pansy sbattere contro la sua schiena.

Pansy sbatté il naso contro la schiena di Draco. Merlino che male! Si portò una mano al viso e imprecò all'indirizzo del biondo. Lui si voltò verso di lei con uno sguardo corrucciato in viso. Glielo aveva detto, che era strana l'aria lì dentro. Constatò con piacere di non avere sangue sulle mani.
"Non fai più il furbo eh? Stordisce anche te, questo profumo!" esclamò, soddisfatta.Lui fece una faccia strana.
"Cosa senti tu?" le chiese. In che senso? Draco continuò: "Lo senti anche tu questo profumo forte di..."
"Pino di Scozia? Certo!" rispose prontamente lei e alzò le spalle. Lui rise. Beh? Perché rideva?
"Io non sento Pino di Scozia" confidò il biondo mentre ghignava e ammiccò poco prima di entrare.

Draco non riuscì a nascondere il ghigno. Due anni prima Lumacorno aveva preparato l'Amortentia quando loro erano al sesto anno. Ma Pansy quel giorno non c'era. Lui invece sì. Sorrise al ricordo. Si voltò alle sue spalle, ma la ragazza aveva ancora quello sguardo confuso.
"È Amortentia" sussurrò verso di lei. Vide la ragazza annuire distrattamente, mentre si controllava il naso e poi spalancare la bocca quando realizzò quello che le aveva detto. Quando arrossì, Draco rise ancora.
Pansy lo guardò con un'occhiataccia e ghignò anche lei. "E dimmi Draco, di cosa sa la Granger?" chiese con finta innocenza.
"Non di Pino di Scozia" rispose lui, con lo stesso tono. Lei arrossì ancora.

Pansy si incamminò lungo i banchi, verso la cattedra, sbuffando.
Un calderone fumava in prima fila. Larghe spirali di fumo salivano al soffitto. Al sesto anno si era persa la lezione in cui Lumacorno aveva fatto sentire loro l'Amortentia e presentato le altre pozioni illegali. I ragazzi ne avevano parlato in sala comune tutti eccitati. Ma non si era preoccupata. Ora, però era curiosa.
Si avvicinò al calderone. Pino di Scozia. Sorrise pensando a lui. Pino di scozia, inchiostro e biscotti. L'ultimo profumo la incuriosì. Non lo avrebbe mai detto. L'inchiostro, lo sapeva. Quando comprava un boccetto di inchiostro nuovo, la prima cosa che faceva era aprirlo e annusarlo. I biscotti invece... una visione di bambini, tappeti bianchi e camini accesi le prese il cervello e la portò lontano, continuando a sentire il profumo dei biscotti.
Non sentì Draco avvicinarsi, così quando le chiese: "È la prima volta che la senti?", non disse niente e annuì.

Draco sorrise all'amica. Com'era la sua Amortentia? "E com'è?" le chiese.
Lei ghignò. "Buona. E la tua?" gli ripropose la stessa domanda Pansy.
"Cera d'api, melissa e legna che brucia. L'avevo sentita al sesto anno" confidò Draco.

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