SIAMO TORNATI CON UNA BUONA PARTE DELLA STORIA, E ORA VI LASCIO AL CAPITOLO BUON LETTURA,
Ero a casa, e mi stavo preparando,
Mamma:"Elena!!, sveglia!!!", entra nella stanza credendo che mi sarei lamentata come sempre,
Elena:"si, sto arrivando"
Mamma:"cosa è successo perché così presto?"
Elena:"perché?, non posso alzarmi presto, e ora se non ti dispiace vado a cambiarmi" dico andando in bagno, e prendendo la busta con i vestiti che mi aveva comprato Gaetano,
Mamma:"quando hai preso quei vestiti?"
Elena:"ieri con Gaetano"
Mamma:"non lo condizionare"
Elena:"io non lo condiziono, e non ti importa cosa faccio con i miei amici"
Disse e andò a cambiarsi, appena uscì dal bagno andò in cucina a mangiare,
Elena:"mamma visto che i miei trucchi non ci stanno troppo con questi vestiti per favore me li presti due trucchi", appena mia madre si girò rimase scioccata,
Mamma:"wow!"
Elena:"mi sta così male?" disse coprendosi il viso,
Mamma:"no tutto il contrario sei fantastica, aspetta che ti do una mano a truccarti" era la prima volta dopo tanto tempo che mia madre mi faceva complimenti,
Elena:"si, arrivo!"
Dopo qualche minuto...
Mamma :"sei perfetta!"
Elena:"grazie mamma, ora vado a fare colazione o farò tardi"
Mamma:"oggi ti importa arrivare in tempo?, forse mi sbagliavo e lui che sta condizionando te"
Elena:"oggi devo incontrarmi con Gaetano, dobbiamo studiare un altro po'"
Mamma:"allora avevo ragione!" disse con un sorriso malizioso,
Elena:"no!!!, cosa vai a pensare", disse arrossendo
Mamma:"non ti preoccupare non mi intrometto"
Elena:"comunque io vado"
Mamma:"non ti stai scordando niente?"
Elena:"non sono troppo grande per un ti voglio bene?"
Mamma:"io intendevo la colazione, ma se mi vuoi dire ti voglio bene l'ho accetto comunque"
Elena:"grazie, comunque io vado!" disse dando un bacio sulla guancia alla madre,
Mamma:"aspetta Elena!!!"
Elena:"che c'è?"
Mamma:"non prendere impegni per questo pomeriggio, che dobbiamo organizzare il tuo compleanno"
Elena:"ok..... , vabbè ne parliamo dopo" così uscì di casa andando a scuola
A SCUOLA...
Aspettavo ma non vedevo nessuno erano ormai le otto meno dieci ma non c'era nessuno, quando mi ricordai che di solito lui era già in classe prima che cominciava la lezione, così entrai a scuola per la prima volta prima degli altri, era inquietante non c'erano rumori se non gli insegnati che dicevano buongiorno e io ricambiavo, quando aprii la porta lui era seduto su uno dei primi banchi, solo e annoiato messo come un bambino castigato a braccia conserte come la testa fra le braccia, senza farmi sentire mi avvicinai a lui, e senza dargli il tempo di capire cosa stava su cedendo gli feci il solletico,
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la luna di sangue
Historical FictionLa storia parla dell'ostilità tra due popoli che si fa risentire anche dopo anni nella nostra epoca