Eccomi qua, per la millesima volta al National Gallery. Dire che lo conoscevo meglio delle mie tasche era poco. Adoravo l'arte, ammirare i dipinti ed immergermi in essi per capire la mente del pittore, tuttavia odiavo Mss. Stan e odiavo le sue noiosissime lezioni.
Dopo una visita veloce e una breve introduzione Mss. Stan ci lasciò del tempo libero nel quale dovevamo scegliere dei quadri da analizzare come compito per casa.
Scelsi di avvicinarmi alla sezione dedicata a Van Gogh e a Monet, avevo già studiato molte delle loro opere per conto mio e così potevo risparmiare del tempo per preparare il compito.
Mi avvicinai alle ninfee di Monet, un'opera fantastica, ma decisamente la mia seconda scelta. L'eleganza delle pennellate di Monet era un qualcosa di unico, tuttavia il modo di rappresentare le cose con freddezza ed emotività di Van Gogh mi piaceva di più.
Vidi un ragazzo che si fermava a guardare ogni quadro. Ero affascinata dal suo modo di guardare i dipinti, sembrava che ci mettesse amore in ogni sguardo, sembrava che ci si stesse immergendo dentro. Fissava i dipinti come se fossero la cosa più bella del mondo, come se riuscisse a viverli.
Distolsi lo sguardo da quel ragazzo e iniziai a scattare delle foto al quadro e a ricopiare la didascalia che c'era accanto. Così, giusto per avere un po' di materiale da analizzare.<<Sai, Monet diceva che probabilmente doveva tutto ai fiori per essere diventato pittore, credo che avesse ragione. Il modo in cui ha rappresentato così tante volte le ninfee è a dir poco divino. Piacere, sono Joel. >>
<<Mmh sì ma preferisco Van Gogh, piacere Samantha. >>
Risposi avvicinandomi ad un suo dipinto.
<<I girasoli. Scelta interessante. Cosa ti attrae così tanto di Van Gogh da preferirlo a Monet?>>
<<Oltre al suo modo di rappresentare il mondo, mi affascina la sua storia. Credo che Van Gogh fosse una persona incompresa. >>
<<Spiegati meglio. >>
Prese il mio taccuino e iniziò a scrivere.
<<Vedi, la gente credeva che fosse un pazzo e un depresso solo perché non ha tenuto il suo dolore per sé. Ma ha trasformato il dolore e la sua vita tormentata in bellissime opere d'arte.>>
<<Tutti i grandi artisti hanno un animo tormentato. È il dolore a creare i grandi capolavori. >>Mi ridiede il taccuino e andò viva senza nemmeno salutare. Aveva scritto il suo numero e una citazione di Van Gogh:
'' La vista delle stelle mi fa sognare. "
Strappai il foglio e lo misi in tasca, e continuai a scattare foto ai quadri, avevo spostato la mia attenzione ai girasoli di Van Gogh e non mi restava che scegliere tra i girasoli e le ninfee, ma probabilmente avrei tenuto fede a Van Gogh segliendo i girasoli. Miss. Stan ci chiamò e ci riunimmo tutti in in cerchio attorno a lei. Ci diede delle informazioni sui vari quadri presenti nella sala senza tralasciarne uno. Il che fu abbastanza noioso perché ci mise circa due ore. Poi ci diede delle indicazioni su come dovevamo lavorare e finalmente ci lasciò liberi di andare. Per quanto io possa amare l'arte, mi sentivo soffocare lì dentro.
Prima di tornare a casa feci una passeggiata al Victoria Park, ormai era diventata una routine, solo che stavolta decisi di coinvolgere anche Megan. Le raccontai di quel 'misterioso ragazzo dagli occhi verdi', e lei ne fu entusiasta. Pensava che conoscere gente nuova potesse farmi sentire meglio, potesse farmi pensare a mia sorella di meno. Forse aveva ragione, forse no. Ma dicono che tentar non nuoce dunque tentai, gli scrissi in serata poi aspettai una sua risposta. Ma nell'attesa mi addormentai.Salve gente,
come vi sembra questa storia?
Sappiate che ogni consiglio mi sarà utile.
With love, Flavia.
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L'eleganza delle stelle [IN PAUSA PER REVISIONE]
RomanceAvete presente quando tutto va a rotoli? Quando vorreste scappare dalle persone e nascondervi in un posto lontano da tutto e da tutti? Sono Samantha Evans e ho 18 anni. Vivo a Londra ma vorrei tanto sparire. Ho perso una persona a me cara e la vogl...