Newt's pov
Stavo cercando da ore Amelia. Avevo chiesto ai medicali e a Frypan, le ultime persone ad averla vista, avevo fatto tutto il giro della radura e bussando alla porta della sua camera non aveva risposto nessuno.
Sembrava essere sparita. Non era da nessuna parte. Mi venne anche il dubbio che potesse essere entrata nel labirinto ma sapeva quanto fosse pericoloso quindi sarebbe stato impossibile che fosse entrata.Chiesi in giro a ogni pive che incontravo se l'avessero vista ma tutti quanti erano troppo concentrati sul loro lavoro per notarla.
Guardai nella casa sull'albero e nel bagno ma erano vuoti. Iniziai davvero ad essere preoccupato per lei. Non era sua abitudine sparire in quel modo senza avvertire nessuno. Cercavo di rimanere calmo ripetendomi che aveva sempre con sé il suo coltello e che quindi sapeva difendersi senza problemi ma, continuando a cercarla senza risultato iniziai davvero ad andare nel panico.
Dirigendomi nuovamente verso il bosco, dove sapevo si rifugiasse se voleva stare sola, notai un dettaglio preoccupante al quale la prima volta non avevo fatto caso: delle goccioline di sangue formavano una scia sull'erba che sembrava andare dal casolare fin dentro al bosco. Con respiri profondi e il battito accelerato la seguii iniziando a chiamarla, sperando di ricevere una qualche risposta.
Nessuno rispose al mio richiamo. Gli unici rumori erano il ronzare degli insetti e lo scricchiolio delle foglie secche a terra. Avevo una gran brutta sensazione e sentivo un groppo in gola dalla preoccupazione. Iniziai a sudare freddo quando vidi che la scia si fermava davanti a dei cespugli nel folto del bosco. Feci un respiro profondo e tremante avvicinandomi. Spostai i rami nodosi in cima e lei era lì.
Pallida come un cadavere, senza vestiti, rannicchiata e immersa in una pozza di sangue che stava già iniziando a seccarsi; doveva essere in quello stato almeno da diversi minuti. Con le mani tremanti e gli occhi che cominciavano a bagnarsi la sollevai tenendo un braccio nell'incavo delle sue ginocchia l'altro a livello delle scapole. Rabbrividii sentendo il sangue, ormai freddo, bagnarmi la pelle e gocciolarmi sui vestiti mentre l'alzavo. Solo quando riuscii a tirarla fuori dai cespugli, cercando di evitare che venisse graffiata dai rami, vidi con orrore che il manico di un coltello spuntava dal suo petto; la lama era penetrata completamente nelle sue carni come se fosse stata infilata con grande forza. Realizzai allora che non poteva esserselo fatto da sola.
Posai il suo corpo sull'erba e sfilai il coltello il più delicatamente possibile. Riconobbi lo stesso coltello che le avevo dato il primo giorno. Ne strinsi il manico tra le mani piegando il capo maledicendomi; non avrei mai dovuto darglielo...avrei dovuto proteggerla io stesso
Lasciai cadere di lato la terribile arma resa scivolosa dal sangue e mi soffermai sul suo corpo.
Posai una mano, sporca del suo sangue, sulla sua guancia: era fredda e con la pelle cinerea. Gli occhi chiusi e un rivolo di sangue che scendeva dalla bocca dischiusa macchiando la sua pelle liscia. Spostando lo sguardo sul resto del suo corpo, evitando di soffermarlo sul suo petto -disgustato all'idea di vedere la ferita frastagliata che le avevano inflitto-, vidi che anche le sue mutandine e le sue gambe erano ricoperte di sangue secco.
Quando capii appieno ciò che era successo qualsiasi rumore cessò, sostituito da un fischio. Inizialmente provai disgusto per il comportamento che aveva osato una sploff di pive, subito sostituito però da rabbia accecante e da una voglia irrefrenabile di vendetta. Tornando però a guardare il suo viso spento provai solo disperazione e senso di colpa.
Nonostante mi fossi arreso al fatto che fosse morta misi lo stesso due dita sul suo collo per cercare il battito ma ovviamente non si mosse nulla.
Le lacrime iniziarono a cadere più copiose dai miei occhi oscurandoli e urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni piegandomi sul suo corpo senza vita posando la fronte sulla sua e cingendole il busto con le braccia per stringerla a me.
Le baciai il viso sporco di sangue e le chiesi perdono per non averla protetta, per non essere arrivato in tempo e per non essere riuscito a salvarla.Sentendo i passi veloci dei radurai mi tolsi la felpa e la avvolsi attorno al suo corpo per coprirla da sguardi indiscreti ma non lasciandola mai. I primi ad arrivare furono Alby e Minho. Guardandoli, mi girai verso di loro permettendogli di vedere il cadavere dell'unica ragazza della radura. Minho cadde in ginocchio accanto a me, non provando a trattenere le lacrime, e le accarezzò il viso. Nemmeno Alby, di solito serio, riuscì a nascondere gli occhi lucidi.
Uno dopo l'altro arrivarono tutti gli altri, formando un cerchio attorno a noi. Sentii singhiozzi e imprecazioni, promesse di vendetta e parole di conforto per chi era più legato a lei. Il piccolo Chuck si fece spazio tra le persone davanti a me ma quando la vide si impietrì e lasciò cadere lacrime silenziose. Jeff, lì accanto, posò una mano sulla sua spalla per consolarlo ma lui stesso stava cedendo alla tristezza.
Gally's pov
Stavo lavorando con gli altri costruttori alla fattoria quando sentii l'urlo.
Inizialmente lo ignorai; probabilmente era stato solo uno scherzo del mio udito. Però vidi tutti gli altri correre nel bosco con sguardo allarmato quindi lasciai a terra gli attrezzi e gli corsi dietro.Arrivai tra gli ultimi. Si era formato un capannello di persone attorno a qualcosa a terra. Notai vari che piangevano e sentii sussurrare il nome di Amelia. Allora mi preoccupai che le fosse successo qualcosa ma cercai di non pensare al peggio. Spintonai i radurai accalcati per farmi spazio ed arrivare al centro e quello che vidi era molto peggio di quello che mi era passato per la testa un momento prima.
Lei era lì, insanguinata tra le braccia di Newt. Accanto a lui Minho. Tutti e due piangevano. Si era realizzato quello che era il mio più grande timore: lei era morta. Era stata uccisa. Il mio amore e la madre di mio figlio, morta.
Mi buttai a terra e strappai il suo corpo dalle braccia di Newt stringendola a me piangendo disperato. Riuscii a calmare le lacrime e mi girai verso il biondo che, a quanto sembrava, era stato il primo a vederla così. Posai il cadavere a terra e lo afferrai per la maglietta in uno scatto d'ira. «Cos'è successo?! Cosa le hai fatto maledetto!!» lo scossi con violenza ma fui tirato indietro e bloccato da due pive «maledetto io ti ammazzo!» urlai cercando di gettarmi su di lui ma venni trattenuto. Alby ci zittì e parlò calmo «Newt cos'è successo?» si abbassò davanti a lui e cercò di guardarlo negli occhi ma lui li tenne bassi e sussurrò «l'ho trovata così...era lì nei cespugli. Era già morta...qualcuno l'ha-» deglutì stringendo gli occhi «l'ha violentata e poi le ha piantato quel coltello nel petto» indicò l'arma insanguinata ai suoi piedi. Mi immobilizzai posando lo sguardo su di lei e scostai la felpa che aveva intorno rivelando la ferita ormai coperta di coaguli di sangue.
Vidi Alby muovere le labbra dopo un minuto di silenzio collettivo ma non sentii cosa disse. Jeff e Clint la sollevarono e la portarono via. Pian piano tutti si dispersero e gli insaccatori andarono a preparare la tomba.
Un'ora dopo eravamo tutti alle faccemorte. Era stata scavata una buca rettangolare e profonda per distenderla completamente e qualcuno aveva creato una croce con due legni mettendola nel terreno a un bordo della buca.
Jeff e Clint ci raggiunsero portando il suo corpo avvolto in vestiti bianchi -era stato lavato e la ferita ricucita- disteso su una sorta di barella di fortuna. Fu posata con attenzione nella buca con le mani incrociate sul ventre. Alby parlò. Disse che con gli intendenti avevano deciso che chiunque fosse il colpevole sarebbe stato esiliato, se non ucciso direttamente nella radura, e che poi nessuno ne avrebbe più parlato. Avremmo nascosto la sua esistenza e la sua morte a tutti i fagiolini che sarebbero arrivati. La radura era sempre stata formata solo da ragazzi.
Gli insaccatori coprirono il suo corpo con la terra riempiendo la buca ma nessuno si mosse. Tutti rimanemmo a fissare la tomba emanando tristezza da tutti i pori.
Chuck si allontanò e tornò poco dopo posando un mazzetto di fiori di campo alla base della croce. Uno per uno, seguendo il suo esempio, facemmo lo stesso finché la terra smossa non fu ricoperta di colore.
The End
Sequel: The Maze Runner - the immortal
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The Maze Runner - The First Girl
FanfictionE se prima di Teresa fosse arrivata un'altra ragazza nella Radura? IN REVISIONE || Sequel → The Maze Runner- The Immortal || 🎖️ #1 Gally. |9/12/20| 🎖️ #2 themazerunner |30/01/21| 🎖️ #1 themazerunner |1/02/21| 🎖️ #3 themazerunner |16/03...