capitolo 2

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Siamo ancora al bar, Nathan e Chloe si stanno baciando nel divanetto del bar. Mentre io e Oliver stiamo parlando del più e del meno, fuori dal locale.

Oliver: ' Quindi vuoi diventare chirurgo pediatrico? Come mai? Cioè voglio dire, è un lavoro abbastanza tosto '

Camila: ' Si la mia intenzione è di diventare quello, non è facile stare vicino a dei bambini malati, vorrei poter dare a loro un'altra occasione, per crescere. Magari avere una relazione, i balli di scuola e tutto ciò che porta la gioventù. Vorrei solamente che i bambini e i ragazzi possano affrontare tutte queste esperienze e un domani avere una famiglia felice. ' Spiegai tranquillamente mentre sorseggiavo il mio drink analcolico

Oliver: ' Credo che sia la cosa più bella che una ragazza di 22 anni abbia mai detto, è davvero toccante e non ho altre parole. Mi hai lasciato spiazzato'

Camila: ' bene ora che sai qualcosa di me raccontami qualcosa di te ' continuai a sorseggiare il mio drink

Oliver: ' beh sono un ingegnare, sono figlio unico, ho origini italiane e non mi viene niente in mente' rise.

Camila: ' ascolta ma Nathan ha la sua macchina? ' chiesi curiosa

Oliver: ' si perché? 'rispose abbastanza confuso

Camila: ' perché tanto non credo che accompagnerò io a Chloe, e credo che Nat non accompagnerà neanche te, e io qui sinceramente non mi sto divertendo molto, ti va di andare da qualche parte' poi ti do un passaggio a casa '

Oliver: ' Si, con piacere, vai a prendere la macchina io nel frattempo avviso alla coppia'

Oliver entrò subito nel locale con il mio bicchiere vuoto, e io andai a prendere la macchina, per poi aspettarlo, non ci mise molto. Per tutto il viaggio Oliver mi raccontò barzellette, decidemmo di andare a farci una passeggiata al Central Park.

Oliver: ' ma riesci veramente a camminare tranquillamente con quei trampoli? Non ti fanno male? ' chiese mentre rideva

Camila: ' è una questione di abitudine, non sembrare così sorpreso, per me non sono trampoli' risi per la sua domanda

Oliver: ' non mi convinci, secondo me ti fanno male i piedi ma non lo vuoi ammettere'

Mi tolsi i tacchi diventando più bassa di Oliver, mi girai nella sua direzione domandando se fosse soddisfatto.

Oliver: ' si abbastanza, anche perché ora sei una nana e mi fai sentire ancora una persona altissima' rise

Mi limitai a dargli un pugno giocoso nella spalla e sussurrare un 'scemo' seguito da una risata.

Ci coricammo nell'erba a guardare le stelle, e mi raccontò della sua famiglia e io raccontai del rapporto con Nathan e mi spiegò che lui e Nathan erano stati messi insieme per un progetto molto importate, ovvero un ospedale. Quando mi accorsi che fossero le 02.40 decidemmo di tornare a casa.

Accompagnai Oliver a casa sua, notando che non abitava per nulla lontano da me.

Oliver: ' grazie mille Cami, buonanotte. ' Disse per poi darmi un bacio nella guancia.

Arrivai a casa, mi misi i miei pantaloncini e una canottiera per poi andare a dormire. Mi svegliai il giorno dopo alle 10.30 più o meno, ringraziando mentalmente che fosse domenica, quindi non sarei dovuta andare in ufficio dai miei ma dovevo andare da loro per pranzo, ma era decisamente presto per quello.

Mangiai qualcosa al volo, misi un po' di musica dal cellulare e cominciai a sistemare casa. Nel mentre che passavo lo straccio per terra, sentì il mio cellulare squillare, era un messaggio. Mi avvicinai per leggerlo.

'da: sconosciuto

Ti fanno ancora male i piedi? Ringrazia tuo fratello per il numero.

Ps. Sono OliverJ'

Sorrisi a quel messaggio così scherzoso e decisi di rispondere.

' a: Oliver

Mio fratello dovrebbe tenersi il mio numero nel suo cellulare e non darlo a chiunque. Potresti essere pericoloso eh ahaha. Comunque non mi facevano maleJ. L'ho fatto solo per accontentare un ragazzo che era con me che si sentiva a disagio con una ragazza con i tacchi. '

Aspettai poco più di un minuto e il cellulare cominciò a squillare, qualcuno mi stava chiamando, era Oliver.

Risposi e la prima cosa che mi disse fu ' chiariamo che non mi sentivo a disagio, ma adoro le ragazze basse' scoppiai a ridere.

Cami: ' ciao anche a te omone, comunque non mi facevano così tanto male, comunque perché mi hai chiamato? '

Oliver: ' ah allora ammetti che ti facevano male. Ti sei fregata da sola! Comunque ti va di vederci per un caffe? O una cioccolata o non lo so ahaha'

Cami: ' certo al caffe non si dice mai di no, ti passo a prendere io'

Oliver: ' no! Vengo io, mettiti comoda. Ci vediamo stasera alle 19.00'

Neanche il tempo di salutare che aveva già chiuso, risi per la conversazione appena chiusa, era strano forte quel ragazzo.

Comunque notai che fossero le 12.37 e cominciai a prepararmi, mi misi un paio di jeans, una maglietta a mezze maniche super star, con un filo di eyeliner e mascara, e decisi di farmi una cosa alta.

Ok per un pranzo in famiglia sono decisamente pronta. Presi le chiavi di casa e della macchina con il cellulare e uscì di casa. Per arrivare dai miei ci avrei messo più o meno 10 minuti.

Accesi la radio e c'era una canzone di Ed, la cantai e cantai anche le seguenti 3 canzoni, appena arrivai parcheggiai dentro il garage e entrai in casa. E subito Laska, il cane dei miei mi salto addosso. Era una cucciola di rottweiler ma era grandissima, mi abbassai per accarezzarla e dopo averla coccolata entrai in soggiorno urlando un 'ciao' a tutti'. Come previsto mamma era in cucina, papà in studio e Nathan doveva ancora arrivare con Chloe.

Decisi di andare a giocare con Laska, dopo mezz'ora constatai che quella cucciolotta non si stancava mai di avere le coccole e decisi di andare dentro da mia madre.

Cami: ' mamma ma Nathan viene?

E proprio in quel momento l'urlo di Nathan si sentì per tutta la casa. Era arrivato l'animale

Cami: ' come non detto, eccolo' mamma rise per la situazione.

Mamma Cami (Jennifer): ' amore della mamma, vai a chiamare tuo padre nello studio per dirgli di venire che è tutto pronto? Grazie'

Andai nello studio, mi ricordo che da piccola rimanevo ore a guardare mio padre lavorare lì dentro.

Bussai e con un semplice ' è aperto' di mio padre entrai.

Cami: ' papi, mamma ha finito di preparare. '

Papà Cami(Daniel): ' si certo, arrivo subito. Tanto avevo finito. ' Si alzò dalla sua poltrona in pelle, si avvicinò a me per poi darmi un dolce bacio in fronte, e a braccetto andammo a tavola. Salutai l'animale e la mia migliore amica e cominciammo a mangiare.

Cami: ' Nathan comunque se vuoi dare il mio numero anche al cane fai pure eh! ' stavo scherzando e lui lo sapeva

Nathan: ' non ti arrabbiare, non ho fatto nulla di male '

Chloe: ' in effetti hai ragione amore, non hai fatto nulla di male eh! '

Cami: ' ma tu Chloe da che parte stai? ' dissi mentre ridevo

Sweet home sweet.Where stories live. Discover now