Mi svegliai di soprassalto respirando a fatica.
Piccole goccioline di sudore mi scendevano lungo il volto.
La testa mi pulsava come se ci fosse un trapano all'interno.
Tastai il muro di fianco al letto cercando l'interruttore della luce ma non lo trovai.
In quel momento mi accorsi che qualcuno stava bussando alla porta e che probabilmente era stato quel rumore a svegliarmi.
Mi sforzai a far diventare il respiro regolare e quando ci riuscii mi alzai dal letto.
Avevo braccia e gambe indolenzite, ad ogni passo tutto il corpo mi doleva.
Raggiunsi a fatica la porta e la aprii.《Parigi?
Cosa ci fai a casa mia?》riuscii a dire nonostante il dolore alla gola.Lei mi squadró da capo a piedi scuotendo la testa.
《Dio Kate, sei messa peggio di quanto pensassi.》disse sorpassandomi per entrare nella stanza.
《Ero uscita per prenderti qualcosa per la testa, ma ho dimenticato le chiavi. Scusa se ti ho svegliata.》continuó accendendo la luce.
Chiusi gli occhi, bruciavano.
Dopo qualche secondo provai ad aprirli, ma la stanza era ancora troppo illuminata.
Al quinto tentativo riuscii a tenerli aperti.Mi guardai intorno confusa.
Quella non era la mia stanza, o almeno non la stanza che avevo nella mia città natia.
Cercai di ricostruire il giorno prima.La mattina mio padre aveva insistito per accompagnarmi nel luogo dove sarebbe iniziata la mia nuova vita.
Quando ero arrivata nel dormitorio dell'università avevo conosciuto la mia coinquilina e avevamo messo a posto la nostra nuova stanza.
Eravamo collassate sui rispettivi letti esauste e Parigi mi aveva accennato di una festa organizzata per le matricole.
Ci eravamo preparate per andarci e da quel punto in avanti i miei ricordi erano confusi.Ricordavo solo dei capelli rosa che svolazzavano dappertutto e...
《Alex!》
Parigi mi guardó dubbiosa.
Lo avevo urlato senza rendermene conto.《Sai, non pensavo che potessi conoscere un ragazzo del genere.》disse mentre rifaceva il suo letto.
《Non capisco cosa intendi dire. Certo Alex a volte non é il migliore dei ragazzi, ma ognuno ha i suoi momenti no.
In fondo é una brava persona.》lo difesi non sapendo bene il perché, in fondo non lo vedevo da un anno, non potevo sapevo come fosse diventato.《Certo, insomma io non lo conosco, non posso dire nulla. Ma ho sentito tante storie su di lui e non lo descriverei come una brava persona.》si giustificó Parigi.
《Vi conoscete già?》chiese la ragazza dai capelli rosa delusa dalla velocità con cui avevamo riconosciuto l'identità l'una dell'altro.
Ma io non la stavo ascoltando.
Avevo un unico pensiero: che diavolo ci faceva Alex lí?
Non riuscivo a distogliero lo sguardo da quegli occhi color ghiaccio.
Ero ipnotizzata.
E poi la sua voce ruppe l'incantesimo.《É una ragazza con cui sono stato una sera, molto tempo fa.》disse Alex con tono indifferente.
Una sera?
Come poteva dire una cosa del genere?
Dopo tutto quello che avevamo passato insieme?Non riuscivo a muovermi, ero rimasta allibita dalla sua risposta.
Lui non sembrava per niente turbato, si alzó e uscí dalla stanza.《Kate? Tutto bene?》mi chiese Parigi porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
La afferrai e mi diressi verso il tavolo delle bevande.I ricordi della sera prima stavano ritornando a galla.
Mi girava la testa cosí mi sedetti sul letto riprendendo fiato.
Parigi si mise di fianco a me preoccupata.Continuavo a mandare giú un bicchiere dietro l'altro.
Ogni volta che cambiavo stanza lui era lí, con una ragazza diversa.
Non pensavo mi avrebbe fatto cosí male vederlo.
Pensavo che dopo un anno mi fosse passata definitivamente.
E non avrei mai immaginato che il nostro prossimo incontro sarebbe stato cosí.
Me lo immaginavo piú come una scena da film, in cui i due amanti si incontrano dopo tanto tempo ed é come se il tempo divisi non fosse esistito, perché si amano talmente tanto da riprendere dove si erano lasciati.
Ma come avevo potuto pensare anche solo per un secondo che Alex fosse realmente cambiato?Mi sedetti sul divano della stanza in cui c'era anche Alex con il mio amato bicchiere in mano.
Lo osservai, era diverso.
Dalle maniche gli spuntavano due possenti braccia completamente ricoperte da tatuaggi.
Mi sembrava fosse diventato anche piú alto.
Si era lasciato crescere di piú i capelli, ma li teneva tirati indietro.
Un paio di Ray-Ban gli pendevano dal colletto della maglietta.
Indossava solo vestiti neri e delle Dr Martens alte.Ad un certo punto, un ragazzo vestito vestito nello stesso modo di Alex si avvicinó a lui e gli sussurró qualcosa all'orecchio.
Cosí Alex prese la sua giacca di pelle nera con il logo della Harley Davidson, si mise gli occhiali da sole e uscí dalla stanza insieme a quel misterioso ragazzo.Andate a seguirmi su instagram: _mary.phoenix_
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Obbligo o verità 2
RomanceE se Kate, pronta a iniziare una nuova vita lontana dal suo passato, incontrasse di nuovo quegli occhi di ghiaccio che era finalmente riuscita a lasciarsi alle spalle? Riuscirà a salvare Alex da demoni provenienti da un passato di cui non sapeva l'e...