The Greatest Love

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No, non è un miraggio...
Il capitolo nuovo c'è davvero!
Scriverlo è stato difficilissimo, emozionante e molto, molto triste.
Ci ho messo moltissimo tempo proprio per questo, perché non sapevo quale finale questa storia meritasse...ma di tutte queste cose ne parleremo meglio nei ringraziamenti, capitolo in cui ho intenzione di spiegarvi ogni retroscena di questa storia.
Vi lascio quindi alla lettura dell'ultimo capitolo di Home.

PS: La storia non termina qui, manca ancora l'epilogo in cui il cerchio si chiuderà definitivamente.

PS 2: per chi volesse continuare a seguirmi, ho da poco pubblicato una nuova storia che s'intitola "Emma"

Derek's Point of View

Credo che ognuno di noi sia destinato ad un grande amore.
E no, non sto parlando della perfezione, di quella relazione idilliaca che non presenta mai alcuna imperfezione.
Quello di cui sto parlando sono le lacrime, gli errori, i compromessi, i baci, le carezze, i segreti.
È quel sentimento che ti stringe il cuore così forte da farti male, che ti rende completamente ed indissolubilmente legato ad un'altra persona, nel bene e nel male.
È un infinito nella buona e nella cattiva sorte, è una scommessa, una promessa, una fede e una condanna.
Ed il mio grande amore è questa ragazza dai capelli rossi che, seduta sulle scale di casa mia, mi guarda ormai senza più nessuna aspettativa.
È il bene che mi ha dato e il male che mi ha fatto.
È la promessa di amarmi per sempre e la bugia di lasciarmi solo.
È la ragazzina che ho conosciuto anni fa, quella che mi ha tolto il respiro, ma anche la giovane donna a cui io invece ho tolto tutto, perfino l'orgoglio.
È Allegra, in ogni sfumatura del suo essere.
Ma non posso fingere che non ci sia dell'altro.
Non posso negare che il mio cuore si sciolga al guardare gli occhioni luccicanti della ragazza seduta accanto a lei, quella splendida ed innocente che i miei errori hanno rovinato.
Meghan é importante, è l'unica ragione che mi abbia fatto sorridere negli ultimi mesi.
Ed adesso è qui, seduta anch'ella di fronte a me, aspettandosi finalmente che dica qualcosa.
A dire il vero, quando le ho invitate entrambe al mio compleanno, non credevo neppure che sarebbero venute...non tutte e due.
Poi Allegra è entrata da quella porta ed io ho creduto che fosse un segno, un modo che il destino avesse di dirmi cosa avrei dovuto scegliere.
E c'ho sperato davvero...almeno fino a quando non è entrata Meg.
L'espressione apparentemente tranquilla, ma gli occhi che ancora rilucevano per il dolore di esser stata tradita e presa in giro.
Ed io sono certo di non averla mai guardata come stasera, con la sorpresa e la felicità di incrociare nuovamente il suo sguardo.
Ma adesso che sono entrambe qui di fronte a me, il mio cervello sembra andare in stand by.
Non so cosa dire di fronte ai loro sguardi, non so cosa scegliere perché ogni singola cellula del mio corpo è divisa a metà.
Il passato e il presente.
La rossa e la mora.
La ragazza che mi ha fatto male e quella a cui ne ho fatto io.
Le lacrime e i sorrisi.
Come fai a scegliere tra quello che sei stato e quello che avresti voluto essere?
Non riesco a trovare alcuna parola, sono paralizzato.
<< Forse è meglio che me ne vada >> dice a quel punto Meg, alzandosi di scatto.
<< No >> le blocco il polso con una mano.
<< Ho bisogno che resti. >>
Ma poi il mio sguardo incontra quello di Allegra.
<< E ho bisogno che resti anche tu >>
E allora faccio quello che avrei dovuto fare dall'inizio.
Senza preoccuparmi di sembrare un coglione, senza più paura di quello che sento e del dolore che provo.
Dico quello che penso.
Tutto, ogni cosa.
Mi libero completamente.
<< Io credo che ognuno di noi sia destinato ad un grande amore.
E vedi, Meg, io il mio l'ho avuto già.
Ho già avuto tutto ciò che avrei potuto desiderare e poi l'ho perso, ma non per questo posso fingere che non sia mai esistito. >>
Cerco di non farmi distrarre dai suoi occhi, dal potere che essi hanno sempre avuto su di me e mi volto dunque verso Allegra, la quale sfoggia un'espressione molto più che indecifrabile.
<< Ho provato a negarlo per tutto questo tempo, a rinnegare ciò che ho provato e sono stato, ma la verità è che non posso più farlo.
Non posso più nascondere quella parte di me e non posso più comportarmi come se non fosse mai esistita. >>
Sono entrambe confuse, non capiscono dove voglia andare a parare.
E, a dirla tutta, non lo so neanch'io.
Ma è questo il bello dell'essere sinceri: certe volte stupisci perfino te stesso.
<< Io ti amo, Meghan >>
Mi sembra quasi di poter vedere il suo cuore schizzarle via dal petto mentre, senza quasi rendersene conto, trattiene il respiro.
<< Ma non posso fingere che Allegra non sia qui, di fronte a me, con una figlia che c'aspetta dall'altra parte del mondo >>
Quasi mi pento di averle dato quell'ultima informazione così d'improvviso, ma qualcosa nel suo sguardo mi suggerisce che non sia la prima volta che ascolta questa parte della storia.
Forse le due hanno parlato tra di loro più di quanto credessi.
<< E neppure posso negare che lei sia stata e resterà sempre il grande amore della mia vita. >>
Gli occhi di Allegra mi chiedono di più, continuano ad implorare il mio perdono.
Ma c'è una parte di me che non riesce a tornare indietro.
Anche se ci provassi, anche se lo volessi, ormai è troppo tardi.
E devo dirglielo.
<< Io non lo cosa sei per me, Allegra.
So cosa sei stata, so che mi hai plasmato il cuore e che poi lo hai distrutto, so che mi hai fatto stare bene e che mi hai fatto stare male, che mi hai amato e odiato, che ti ho amata e odiata.
So che sei la prima ragazza che ho amato, l'ultima che ho baciato, l'unica con cui ho mai immaginato di costruire una famiglia... >>
A Meghan cade giù una lacrima.
Ma non hanno capito il punto.
Non ancora.
<< E forse ti amo ancora >> mi sembra assurdo dirlo proprio quando ho appena dichiarato lo stesso sentimento ad un'altra ragazza, ma se devo dire davvero ciò che penso allora non devo risparmiare loro neppure una sfumatura.
Allegra fa per dire qualcosa, ma la interrompo sul nascere.
Non voglio illuderla.
Non voglio far soffrire più nessuno.
<< Ma io non posso perdonarti >>
Sento che perfino i miei occhi cominciano a pizzicare, pronti alle lacrime che non ho ancora avuto il coraggio di versare.
<< O meglio, potrò anche farlo, ma non posso tornare indietro e non posso fingere che tutto questo non sia mai accaduto.
Sei stata la persona che ho amato di più al mondo, ma mi hai fatto troppo male, mi hai nascosto qualcosa di troppo grande, hai tradito la mia fiducia e mi hai spezzato il cuore. >>
Istintivamente, porto la mano a stringere la sua, le sue dita piccole che mi si aggrappano per non crollare.
<< Ti amo, ma non ce la faccio >>
Lei annuisce, ma si morde il labbro così forte da farsi male.
Mi volto verso Meghan: sta piangendo anche lei.
Ed io vorrei stingerla a me e dirle che andrà tutto bene, ma non posso.
Non posso darle speranze che non so se sarò in grado di soddisfare.
Eppure, vedere le sue lacrime mi uccide.
<< Adesso ho solo bisogno di tempo >> le dico quindi, continuando a stringere la mano di Allegra.
<< Devo concentrarmi su me stesso, capire cosa sono adesso che ho scoperto la verità, capire se quello che provo per te è abbastanza forte da superare questo cambiamento radicale che è avvenuto nella mia vita. >>
Annuisce.
Capisce.
<< Ma non posso chiederti di aspettarmi, perché sarebbe tremendamente egoista. >>
Si sottrae al mio sguardo, lo punta verso la strada di fronte a lei.
<< Quindi devo lasciarvi andare entrambe, perché questa è la cosa più giusta.
Per me, per voi, per quello che siamo stati. >>
Tiro su con il naso.
Sto piangendo anch'io e non so neppure da quanto.
L'unica cosa che so è che non posso più restare qui, non quando le persone a cui tengo di più sono entrambe in lacrime per colpa mia.
Ma, prima di andare, c'è un'ultima cosa che devo dire.
L'ultima goccia che farà traboccare il vaso delle mie verità.
<< Voglio vedere mia figlia. >>

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