Capitolo 2 (Parte I)

126 22 193
                                    

Il sapore delle labbra di Kotori era rimasto attaccato a quelle di Seung-hyun. Non se ne era andato per tutta la notte. Sotto ai fuochi di artificio, per celebrare il compleanno di lei, le aveva sottratto di nuovo un bacio. Ed era rimasto lì, senza possibilità di dimenticarlo. Troppo intenso, voluto, per scacciarlo.

Forse, Seung-hyun sarebbe dovuto andare via. Era la sola cosa giusta da fare.

Come si era ritrovato in quella situazione? Era giunto a Nihon con uno scopo, e ci stava rimanendo per un altro. Così attratto da quelle persone che si erano prese cura di lui, da quelle persone che per un intero giorno lo avevano reso sereno.

Uscì in giardino, dopo il sorgere del sole, con le mani dietro la schiena.

Cosa doveva fare?

Tornando indietro, verso la veranda, notò Kotori lì seduta, intenta a far girare la trottola che Ichiro le aveva regalato la notte stessa. Indossava una casacca e dei pantaloni stretti, che risaltavano le sue forme ancora immature. I capelli neri scendevano come onde di rugiada su un viso luminoso. Gli bastò guardarla, per scacciare via ogni dubbio. Era talmente bella, anche con abiti così poco femminili.

Si avvicinò, inchinandosi per salutarla. Lei ne parve quasi disturbata. Non doveva amare certe formalità. Kotori si sollevò, scagliando la trottola ai suoi piedi. Questa compì quattro giri, per poi cadere al suolo.

"Sei pronta per imparare la mia tecnica segreta?" le domandò lui, tenendo ancora le mani dietro la schiena.

"Ho trascorso tutta la notte a pensarci, non sto più nella pelle!" rise in risposta, prendendogli la mano con una tale naturalezza da scuoterlo di nuovo.

Questa volta Seung-hyun non si pentì di tanta confidenza e la condusse nei giardini. Recuperò i due bokken che aveva lasciato accanto al tronco di un albero e gliene passò uno.

"Sei solo curiosa di apprendere una nuova tecnica, o di apprenderla da me?"

"Entrambe le cose!"

Seung-hyun si lasciò andare a un sorriso tiepido.

"Ti mostrerò la tecnica una volta soltanto, senza darti alcuna spiegazione. Sarai abbastanza attenta da comprenderla?"

"Certo che sì, non sottovalutarmi, Seung-hyunnie. Potrei sorprenderti" rispose lei, lasciandogli faticosamente la mano.

"Non ti sto sottovalutando, ti sto mettendo in guardia."

Non appena la ragazzina fu pronta, Seung-hyun si posizionò tenendo il bokken con entrambe le mani. Si slanciò subito verso di lei, imitando un colpo che in una volta la ferisse alla spalla destra, al collo, e alla spalla sinistra. Si ritrovò dietro di lei, con la punta della spada di legno puntata verso terra. La rapidità non sciolse la postura ancora elegante.

"Con un solo colpo, Kotori, puoi toccare queste tre parti del corpo. Basterà sfoderare la spada, e il tuo avversario sarà morto prima ancora che possa fare qualcosa. Riuscirai ad eseguirla?"

Kotori era rimasta in silenzio, attenta ad ogni movimento.

"Ci proverò, anche se non sarà perfetta come prima volta."

"Voglio solo vedere se hai capito."

Piantò i piedi a terra e attese. Kotori strinse il manico del bokken, cercando i suoi occhi. Gli si gettò addosso, imitando i suoi passi. Leggera, come se stesse eseguendo una danza. Esitò prima di scagliare il colpo, arrivando rigida dietro di lui.

Seung -hyun si era deconcentrato solo per un attimo. Nel guardarla, avrebbe desiderato stringerla a sé e non lasciarla, per non perdere quei pochi giorni a disposizione.

Un giorno, tre autunniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora