Era l'ultimo suo giorno qui, l'ultimo giorno che avremmo passato assieme e il primo di una lunghissima attesa.
E anche se ero elettrizzata, felice, emozionata, la tristezza nel pensare che il giorno dopo non potevamo più vederci schiacciava tutte le altre emozioni.
Arrivai al solito parco e mi sedetti sulla solita panchina. Dopo pochi secondi due braccia comparvero davanti al mio viso, dalle mie spalle, con un casco bianco e nero in mano.
Sobbalzai e cacciai un piccolo urlo per lo spavento.
"Tranquilla, non sono un maniaco." La voce scherzosa e la risata di Marcus mi fecero tranquillizzare e sorrisi.
"Ma sei impazzito? Mi stava per venire un infarto!" Lo colpii con un leggero schiaffo sul braccio sul braccio mentre lui si posizionò davanti a me con due caschi simili sotto ciascun braccio.
"Su forza, ti porto in un posto." Mi sorrise porgendomi uno dei due caschi.
"Non sapevo avessi una moto." Sorridi anche io, afferrai il casco e lo seguii diretti verso la moto parcheggiata poco distante.
"Devi ancora scoprire molte cose su di me." Indossai il casco, mi aggrappai a lui affondando le dita nei suoi fianchi e partimmo per un luogo a me ancora sconosciuto.
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Love's text
Historia CortaIl suo numero scritto su una panchina per una scommessa. Un ragazzo semplicemente curioso che prova a scriverle.