Go To Him

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La folla non sapeva niente di dove si trovasse il grande Anima e in giro non c'era più quindi deducevo che fosse a fare i suoi affari loschi in uno dei suoi magazzini ma a sapere qual'era.In realtà una volta arrivato nella zona dei magazzini non fu difficile trovarlo,sempre circondato da quei cosi volanti.Però appena passatogli accanto non mossero un dito per non farmi entrare,forse era già stato avvisato del mio arrivo.Era girato di spalle e giocava con dei file sul computer "Anima" dico in cerca di una sua risposta "il famoso St3pNy" chiuse il computer,si alzò e venne verso di me "sai tutto qui parlano di te"dice invitandomi con lo sguardo a sedermi nel tavolo.Lo guardai confuso per ciò che aveva detto e andai a sedermi "l'unico che non ha avuto paura e non si è scoraggiato ad affrontare l'inferno"rise alla fine"ci credi,noi tutti quando arriviamo muoriamo di freddo e non possiamo farci la doccia e ci riduciamo a chiedere in giro e piangere miseramente sul letto ma tu no" finì il suo discorso porgendomi un caffè "non potevo aspettare bruciare tempo" sembrava più simpatico ed intelligente di quanto si vocifera in giro "ed è per questo che mi piaci,dimmi pure" portò il caffè alle labbra bevendolo tutto di un colpo.Che significava questo?sapeva sicuramente di cosa avevo bisogno,forse era direttamente un si.Stava aspettando e dopo poco mi fece cenno di parlare "Surreal Power dice che puoi aiutarmi con la cosa dell'urlo" sussurro "aia hai fatto incazzare Asmodeo,pessima mossa amico" dice scuotendo la testa "ma si ti posso aiutare" si alzò prendendo carta e penna e cominciò a scrivere "qual'è il costo?" Chiesi prendendo il foglio che mi aveva passato "niente Stefanino"  rimase a guardarmi stupito dal fatto che io mi aspettassi che volesse qualcosa in cambio "tu non sai chi sono vero?" Non l'ascoltai.

La mia testa era in un'altro mondo dove la parola Stefanino si ripeteva di continuo ed ero sicuro di averla già sentita da qualche parte "si ti conosco e ora capisco" dico "grazie S-" mi trattengo e lui annuisce come segno di gratitudine.

Solo una persona mi chiamava cosi quando ero in vita; Sascha Burci.

Il nome Anima non conduceva neanche minimamente a lui ma non l'aveva scelto perchè ora era un'anima vagante ma per onore al canale,alla sua vita come tutti noi.Tutti volevavo chiudere a chiave quel cassetto eppure ogni cosa che facevamo conduceva di nuovo ad essa.

Tornai in camera "Salvatore" lo chiamai ma non era in 'casa'.Cosa non rara sopprattutto negli ultimi tempi.Ne approfittai per farmi la doccia cantando a squarcia gola,tanto i vicini non potevano sentirmi teoricamente.Appena finito mi buttai sul computer a lavorare,si trattava sempre e solo di lavoro "si!" Esclamai.Avevo preso un buon bottino ora,credo di non essere più in debito con il mio conquilino ma erano passate 3 ore e ancora non era tornato.

Mi misi a pulire gli occhiali e a rimettere in ordine ma di lui ancora niente,di solito non mi preoccupavo ma Salvatore non stava mai fuori a lungo e questa volta sta decisamente superando il limite.Il pensiero che magari è da ore che cerca il mio aiuto mi turba così decido di uscire a cercarlo visto la rara esistenza dei cellulari.E io che pensavo che all'inferno ti torturavano.

Chiese a delle persone ma di lui nessuna traccia e ora che ci penso dove può essere tanto a lungo se non dal suo nemico?peccato che ne aveva molti cosi cominciai dal primo.Awed.

Mi recai velocemente davanti alla sua camera e quando uno dei suoi scagnozzi mi aprii la porta gli tirai un pugno dritto sul naso,certo fu che mi tenni stretta la mano al petto poi.Entrai deciso "dov'è Surreal Power?" Urlai imprecando contro chiunque "DOV'È?!" Quando lo vidi mi venne voglia di farli fuori uno ad uno"rilassati"dice Awed dal letto puntandomi una pistola "mi pigli per il culo?!" Uno dei tizi mi prese per le spalle obbligandomi a sedermi e nel mentre lo guardavo malissimo "siamo all'inferno e tu mi minnacci con una pistola"scoppiai a ridere "hai ragione,pensavo tu fossi più stupido" disse girandosi verso il mio amico,legato alle sedia e con alcuni lividi in viso "tu invece sei proprio stupido puoi anche ucciderlo non ti dirà niente,tanto quei lividi fra poco guariscono e tu non hai modo di minacciarlo quindi noi ce ne andiamo" mi alzai dalla sedia "stiamo solo facendo una chiacchierata"mise la mano sul mio petto e mi spinse di nuovo sulla sedia "no ho detto che ce andiamo,non otterrai niente"gli sputai in faccia.Slegai Surry e lo portai via con me "certo che ce ne hai messo di tempo" mi rimproverò appena uscito e io risi "mi dispiace amico la prossima volta sarò più veloce"

WELCOME TO THE HELL || Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora