168

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Pov's Stefano

"Un documento prego" disse l'agente dall'altra parte del vetro.Gli passai ciò che avevano dato a me, un pezzo di carta "non hai rispettato le regole eh"  marcò sul rispettato " non sapevo con cosa stavo giocando" sussurrai prendendo la tessera "avresti dovuto chiedere le conseguenze" mi morsi il labbro insistentemente. Avrei dovuto chiedere le conseguenze.
Già.Uno Stefano Lepri disperato aveva combinato dei seri guai e lo Stefano Lepri intelligente non è riuscito a riemergere fino all'ultimo.Ora sono costretto a rimanere qui per l'eternitá e convivere con il senso di colpa.Tutti pensano a gli altri e trascurano loro stessi.Io sono stato egoista,troppo ma a volte fa più male sapere di essersi fatti male da soli.Di essersi recato danno.Ora io mi chiedo come posso io perdonare me stesso per il grosso errore micidiale che ho fatto?

Mi allontano dall'area ricevimento e leggo la tessera Stefano Lepri
Stanza 168
Nascita: 11/06/1994
Morte:naturale
Causa: approfittamento del supremo

Tornai dall'uomo che me l'aveva data "cosa vuol dire approfittamento del supremo?" mi sporsi in avanti e spinsi la fila dietro di me "idiota ce una fila da rispettare" senti al mio orecchio ma rimasi lí lo stesso aspettandomi una risposta "non posso dirtelo ora se non ti dispiace devo lavorare" disse concentrando la sua attenzione altrove.Strinsi i denti e feci una smorfia andandomene.Stanza n.168.È impossibile che ci siano state solo 168 morti.Feci infinite rampe di scale...a volte si muovevano come quelle a Hogwarts ed era magnifico. "Nessuno deve dare spiegazioni" due signori di mezza età parlavano nel bel mezzo del corridoio "e questo chi lo dice? Meritano di sapere!" urlò uno incotro all'altro.Mi nascosti dietro al muro "sono ordini del supremo" quelle parole risuonavano nelle mie orecchie mentre li vedevo allontanarsi l'uno dall'altro,uno viene verso di me, mi volto verso la scala che si sta allontanando.Posso saltare...rischiare... "giovanotto cosa guarda?" mi chiese quello più giovane quando raggiunse il punto dov'ero situato "a eh emhs" cominciai a fare versi "sono nuovo e guardavo da qui il cielo" indicai la cupola.Il signore rise "magari fosse il cielo ragazzo mio" si allontanò con un ghigno malvagio dipinto sugli occhi.Lo guardai e strizzai per un paio di volte gli occhi...la gente ha mlti problemi qui dentro,mi ritrovai davvero a guardare il cielo.Era cosi rosso,come se avesse un segreto da nasconfere. Questo posto rimarrà a me sempre un mistero.La camera non doveva essere distante quindi mi incamminati per cercarla ma le ricercincamminai con risultati poco gratificanti.Ore e ore a cercarla ma niente "171...170...169.." spalancai gli occhi appena videro finalmente quel numero stampato sopra alla porta 168.

"Grazie a Dio" mi buttai su due essa e apri a lo porta. "La prova del letto!" mi ci buttai sopra.Non volevo più alzarmi.Era cosi comodo.

"Tu" una voce raggiunse il mio orecchio "chi sei?" e fu brutto accorgermi che non ero solo ma c'era un'altro letto e un ragazzo con lo sguardo inquietante che fumava nella mia camera.

U.U

Eccomi qui con una nuova storia.Il primo capitolo fa schifo lo so ma vi assicuro che i prossimi saranno più interessanti quindi non perdete tempo e continuate a leggere.Mi sto impegnando tanto per rendere i prossimi capitoli più lunghi e interessanti e a mio parere ci sto riuscendo.

Grazie per aver letto :)

Tres gentil

WELCOME TO THE HELL || Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora