Capitolo 1

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Settembre. Il mese dell'inizio e della fine. L'estate finisce portando con sé il sole, il profumo degli alberi in frutto, e i ricordi di tre mesi che sembrano appartenere ad  un'altra vita. La scuola inizia come ogni anno e porta con sè l'ansia di interrogazioni e compiti in classe. Le compagne di classe che hai evitato tutta l'estate ritornano. La fine e l'inizio si scontrano nel momento in cui la sveglia suona la mattina del primo giorno di scuola. E io me ne accorgevo sempre. Quella mattina non ero pronta ad iniziare l'ultimo anno delle superiori. Così quando la sveglia suonò lanciai nella direzione del suono la prima cosa che avevo a portata di mano:il mio adorato cuscino. Purtroppo mancai il bersaglio e dovetti per forza aprire gli occhi. La luce del sole penetrava dalla finestra della mia camera insieme all'odore della brezza marina trasportata del vento. Appoggiai i piedi sul pavimento e con un passo raggiunsi quella macchina di tortura chiamata sveglia. La spensi e la stanza ripiombò in quel silenzio innaturale che invadeva la casa quando gli altri dormivano. Erano le 06:45 così raggiunsi la cucina dove mia madre mi aspettava già vestita per andare a lavoro.
- Buongiorno! - mi disse lei con un sorriso poco convincente. Era stanca si vedeva lontano un miglio ma era felice di fare dei sacrifici per me,mia sorella e mio fratello.
-Buongiorno anche a te. -
Mio padre era a lavoro e non sarebbe ritornato prima di mezzogiorno, così sul tavolo c'erano solo tre piatti con dentro dei muffin al cioccolato. E mentre ne addentavo uno, mia sorella Naomi e mio fratello Mark arrivarono litigando. Si volevano bene,come tutti i fratelli, ma spesso non potevano stare nella stessa stanza per piú di dieci minuti.
-Finitela di litigare o mangerò anche i vostri muffin.- Dissi io. Loro in tutta risposta mi scagliarono contro due occhiatacce e in silenzio si sedettero nei rispettivi posti. Quando dei muffin non rimase altro che briciole sparse nei piatti, mi incamminai verso il bagno e mi feci una doccia veloce.  Quando uscì dalla doccia mi lavai i denti e mi asciugai i lunghi capelli ricci e li lasciai liberi sulle spalle. Con l'asciugamano avvolto intorno al corpo uscì dal bagno e entrai in camera. Un urlo mi sfuggì dalla bocca e ritornai di corsa in bagno. Il cuore mi batteva a mille e la faccia mi stava andando a fuoco  per l'imbarazzo. -Mi dispiace Lily. Pensavo fossi pronta. Così sono entrato nella tua camera per aspettarti. Non sapevo fossi in quelle condizioni.- La voce del mio migliore amico Luke mi fece ridere. Era sicuramente imbarazzato. -Non ti preoccupare. Adesso sto uscendo dalla camera potresti...non so, aspettarmi in cucina?- dissi ridendo. - Oh,si. Certamente. E scusa ancora.- Dopo pochi istanti ritornai in camera mia e per buona misura chiusi a chiave la porta. Mi vestì a velocità record mettendo un jeans e una felpa bianca gigante con la scritta "I'm like the seae delle Adidas Superstar bianche. Misi un po' di matita nera negli occhi e misi i miei adorati orecchini a cerchio. Presi lo zaino e andai da Luke. Lui era splendido come sempre. Gli occhi verdi catturavano la luce del sole come le foglie degli alberi in una foresta e i capelli corti e neri gli stavo proprio bene. Appena mi vide mi sorrise e gli spuntarono due fossette nelle guance glabre. Era vestito con un jeans e una felpa della nostra serie TV preferita: Teen Wolf. Mia sorella gli stava vicino  ed era già pronta mentre mio fratello si stava ancora vestendo. Tutti andavamo nella stessa scuola e da quando Luke aveva preso la patente ci accompagnava lui. Infatti mia sorella era più piccola di me di tre anni e  mio fratello di cinque ma aveva fatto la primina. Istintivamente mi fiondai nelle sue braccia e restammo abbracciati finché mio fratello non uscì dalla sua camera. Salutammo tutti mia madre e raggiungemmo la macchina. Poi partimmo.

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