1. Solo mie
L'impeto tuo non buca una parete
e di te grandi cose mi han detto.
Nello stomaco che mi hai rovistato,
per chissà poi quali intrighi di letto,
resta un buco per l'alcool più che un vuoto.
E mi tocchi come se niente fosse
e penso siano mie le tue cosce,
tuo non è quell'uomo, nè le sue rose,
ma mie e solo mie tutte le tue cose:
sbaglia il fato se non le nostre fosse.
Cenere e piscio mi resta dell'amore,
una stanza per pensarci e piccolissime ore,
con la luna che segue, come sempre, il mio umore:
mai la notte vorrei andare a dormire;
mai la mattina mi vorrei svegliare.
2. Altre terre
Le radici si addicono più agli alberi.
Sempre per me ogni terra è d'altri
dove io in punta di piedi entro
ma fuggo anche,
boccheggio soffocando,
mi secco di sete,
gelo le fiamme,
inaridisco i campi;
l'inutilità dei miei arti si fiacca,
nuvole di pensieri,
come temporali d'estate,
incupiscono i cieli che tocco
e divento straniero.
Cerco nascondigli
dagl'occhi che mi vorrebbero.
Il vento
rapisce la fiamma del fiammifero.
E altre terre straniere
a rimanere straniere
verranno.
3. Da Venezia
Frulli di gabbiani
tra il roggio scalcinato
delle calli traballanti.
Canali glauchi, a toccar
melmosi gradini di alghe,
muoiono al mare assolato;
ma il mio solitario presente
non diventa passato,
nè i vostri occhi sono patria per me:
non tutte le gocce arrivano al mare.
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Tentativi
PoetryPoesie iniziali, il titolo dice tutto: sono tentativi, prove per cercare di approfondire quello che è la poesia.