Capitolo Uno

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Ricominciamo. Questo capitolo l'avevo già scritto ma Wattpad ha ben deciso di chiudersi eliminando tutto quindi non vi assicuro che questa volta mi verrà spontaneo come la prima.

In questo primo racconto narrerò di una persona che mi ha "segnata" in male e in bene.
Essendo una storia vera andrò a dare al nostro protagonista un nome finto, Jerome.
Proprio come si fa con le amiche quando si parla di qualcuno senza voler essere scoperte...molto utile come cosa.

Jerome è un ragazzo della mia classe, ci siamo conosciuti in prima superiore, mi ricordo ancora la prima fra che gli rivolsi.
Si trovava davanti a me e entrambe avevamo le stesse scarpe, converse nere a stivaletto, a battuta gli dissi che aveva delle belle scarpe (che idiota).

Il primo anno di conoscenza è stato strano, con un grande inizio ma con una fine non altrettanto grande, anzi diciamo una grande fine di merda.
Fu lui a scrivermi per primo su whatsapp, mi chiese di aiutarlo a studiare...dal vivo era un po' più timido anche se conoscendolo si è dimostrato tutt'altro.
Da lì iniziò la nostra amicizia,
in classe eravamo sempre a scherzare assieme ad altri due nostri amici (di cui vi parlerò successivamente), inoltre io e Jerome ci trovavamo fuori da scuola per andare a studiare in biblioteca, il problema fu che non studiavamo niente e alla fine sua mamma smise di dargli il permesso di uscire. Gli credetti...se succedesse ora non gli crederei mai.
In classe ci prendevano in giro dicendo che eravamo fidanzati, a quel tempo io però avevo occhi solo per un'altro ragazzo di classe mia di cui vi parlerò in un'altro capitolo.
Forse a Jerome interessavo ripensandoci.
Verso la metà dell'anno, quando "sua mamma" non lo fece più uscire con me cambiò qualcosa.
Divenne davvero antipatico, mi dava sempre contro sia a me che agli altri del gruppo, semplicemente aveva cambiato compagnia in classe, ora faceva parte dei ganzi. Finì così quell'anno.

L'anno scolastico seguente fu diverso. Io, Jerome e il mio attuale migliore amico (che chiamerò Teo) ci unimmo e diventammo un trio inseparabile. Sempre insieme sia a scuola che fuori. Da questo particolare attaccamento partì la mia cotta per Jerome...
Lo venne anche a sapere ma l'unica cosa che mi disse fu :" è normale può succedere"
Ci rimasi di merda.
In automatico presi delle distanze e vendendo che a lui non interessava ne che gli piacessi ne che mi fossi allontanata iniziai a capire qualcosa...
La mia cotta continuo imperterrita e non si fermò nemmeno davanti a tale indifferenza.
Ritornammo il trio inseparabile e l'estate che seguì fu a dir poco meravigliosa. Quell'estate fu fantastica, io e Jerome eravamo sempre a casa di Teo, dormivamo tutti insieme nello stesso letto, ci facevamo i massaggi con la crema...insomma era semplicemente bello stare insieme.

Anche e anzi soprattutto in quei momenti in cui stavamo tutti insieme sul letto e Jerome mi faceva i massaggi, o mi asciugava i capelli (una cosa a parer mio bellissima) io speravo mi baciasse.

Dovete sapere che ancora io non avevo dato il primo bacio, alla fine avevo 15 anni dai, e speravo il primo di darlo ad una persona che mi piacesse davvero tanto...in quel caso Jerome.

Mi ricordo quando siamo andati a Viareggio per il carnevale, eravamo seduti sulla sabbia in riva al mare, solo io e lui, stavamo in silenzio con il vento che ci smuoveva i capelli...il momento perfetto per un bacio. Fremevo nella speranza di quel contatto, mi immaginavo ogni scenario possibile in cui si poteva svolgere la cosa...ma niente...quel fatidico bacio non è mai arrivato.

Che stupida che ero e che sono tutt'ora, ero consapevole di non piacerli ma ci speravo lo stesso. In ogni suo gesto o parola vedevo qualcosa...una volta mentre eravamo in piscina e lui non smetteva di darmi noia gli dissi smetterla chiamandolo poi per nome, mi disse che gli piaceva quando lo facevo...insomma chi non ci spererebbe quando ti dicono così.

Sono del parere che non fosse molto chiaro nei gesti.

Durante quell'estate io, ovviamente, non conobbi nessun ragazzo mentre lui a differenza mia si iniziò a frequentare con una, non era obbiettivamente molto carina e questo mi dava ancora più fastidio. Ceh io ti sto simpatica e non sono un cesso ambulante e te non mi caghi lo stesso (questo era ciò che mi passava per la testa).Per il resto dell'estate continuò ad uscire con questa ragazza finchè non capì di non essere interessato a lei. Io nel frattempo mi piansi a dosso (letteralmente) crogiolandomi nel mio dolore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2018 ⏰

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