Capitolo 11

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Come può un semplice rifiuto renderti la vita così difficile?

Due settimane erano passate e da due settimane non ci parlavamo, o per lo meno lui non mi parlava. Il saluto non si toglie nemmeno al peggiore dei nemici, dicevano.

Sta di fatto che anche se non ci parlavamo le nostre vite continuavano ad andare avanti. Stranamente i miei voti stavano migliorando, avevo recuperato tutte le insufficienze. Più che male questa pausa mi aveva solo fatto del bene. Magari mi serviva solo questo gesto per aprire gli occhi.Avevo solo bisogno che tutti mi abbandonassero per smettere di fare cretinate.

15 Luglio

Tra meno di due settimane é il mio compleanno e ho il terrore di doverlo festeggiare da sola con mia madre. Luca si sta sempre più allontando da me, Matteo continua ad evitarmi e non nessuno con cui parlare se non mia madre. Non ho più una vita sociale.

Sto pian piano iniziando a credere che tutto questo dolore, tutto ciò che mi sta accadendo è solo e soltanto colpa mia e dunque che, magari la mia esistenza porta solo guai, perciò é meglio che smetta di esistere.

20 luglio

Luca mi ha chiesto una pausa di riflessione. Il nostro rapporto è definitivamente finito.

Sono completamente sola. L'unica persona che mi dava forza, mi ha lasciata. Non ho più motivo di esistere.

26 luglio

In questi giorni ho provato innumerevoli volte a farla finita, ma senza successi. Magari é perché non lo voglio veramente. Forse sto un po esagerando. Non ne vale la pena. Magari é sbagliato volermi uccidere solo perché sono sola. In fin dei conti se loro mi hanno abbandonato é perché non ci tenevano abbastanza, non é colpa mia. Non é colpa mia. Non é colpa mia. Non é colpa mia. Mi deve entrare in testa. Non posso ridurmi così per colpa loro. Basta. Non é colpa mia. Non é colpa mia. Non é colpa mia. Non é colpa mia.

2 agosto

Il giorno tanto temuto é arrivato. Cerco di pensare il meno possibile. Pur di non farlo mi immergo in qualunque attività. Sono andata via da quella città, fino ai primi di settembre resterò qui, in Svizzera, da mia zia. Qui é molto bello. Vorrei venirci a vivere. Sto imparando il tedesco e sto migliorando il mio francese. Ho fatto amicizia con dei ragazzi del palazzo, sono molto simpatici, mi hanno accettata subito. Passo con loro le giornate. Anche oggi lo passerò con loro. C'è un ragazzo che mi piace nel gruppo. Si chiama Gabriel, é carino. Ci prova con me, a volte lo faccio anch'io con lui. Forse gli chiedo di uscire un giorno. Solo noi due.

4 settembre

Ho passato le vacanze migliori di sempre. Io e Gabriel stiamo insieme, proveremo a farlo nonostante la distanza. Mi sento bene con lui, a mio agio. Adoro baciarlo, mi mancheranno i suoi labbroni. Mi mancheranno i suoi abbracci, le sue carezze, le sue canzoncine idiote, i suoi scuri occhi verdi, passeggiare con lui, scherzare, insegnargli l'italiano, fare l'amore con lui, truccarlo, fargli la barba, i suoi regali. Mi mancherà tutto di lui. E mi mancherà anche questo bellissimo posto, i ragazzi che in poco tempo sono diventati la mia famiglia. Sentirò la mancanza anche dei miei zii e del loro cagnolone Drake.

Vorrei seriamente venire ad abitare qui. Farò di tutto pur di convincere mia madre.

Tra poco parto.Ho già i lacrimoni. Non voglio tornare in quel posto di merda. Non voglio. Non voglio ritornare in quella scuola e vedere quella gente. Non voglio.

Mi si spezza il cuore a vedere il mio Gabriel che tenta di non piangere. Vorrei rimanere.

É ciò che farò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02, 2014 ⏰

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