Prologo

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Forse non sono mai stata la figlia perfetta agli occhi dei miei genitori. Sono sempre stata una ragazza riservata, con una ristretta cerchia di amici ma soprattutto penso che questo sia stato determinato dal fatto che per tre anni di liceo ho dovuto subire atti di bullismo da alcune mie compagne, finché un giorno non decisi di aprirmi e raccontare ai miei il perché evitassi di andare a scuola ogni giorno. Dopo aver scoperto la verità, decisero di ritirarmi dalla scuola pubblica per farmi terminare gli studi in una scuola privata e di questo gliene sono davvero grata come per tutti i sacrifici che hanno fatto per me. Spesso mi sono sentita in colpa perché avrei voluto contribuire a dar loro una mano. L'unica cosa a salvarmi da quel brutto periodo della mia adolescenza è stata la musica. Spesso mi chiudevo in camera a scrivere testi di canzoni e la mia mente si allontanava dalla realtà per rifugiarsi in una dimensione molto più serena. Lì mi sentivo a casa. La musica mi faceva sempre sentire così. Per non parlare di quando partecipai al mio primo concorso di canto vedendo l'orgoglio negli occhi dei miei genitori. Sul palco mi trasformavo, non ero la solita ragazzina insicura e con mille paure. Lì sopra ero me stessa. Una ragazza più sicura e determinata a raggiungere i propri obiettivi...

Ed ora eccomi qui... Da poco ho finito gli studi, conseguendo il diploma in psicopedagogia. In questo momento desidero più di ogni altra cosa trovare un lavoro momentaneo per potermi pagare le lezioni di canto e rendermi finalmente indipendente senza gravare più sui miei genitori che sembrano contenti di questa mia scelta.

Io e il mio capoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora