1. Sospensione del giudizio

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Era il giorno in cui si sarebbero scoperti i promossi e i bocciati, nulla da dire al riguardo a parte l'ansia e la paura degli amici di Camila Cabello e di lei stessa.

Camila Cabello studiava lingue in un liceo, il Miami Sigmund Freud High School (MSFHS).

È una scuola superiore, un liceo, quindi il luogo in cui si vive il pieno dell'adolescenza, il pieno dell'energia, l'inizio dei problemi amorosi, il momento in cui comprendi la verità sulle amicizie, su come funziona il mondo.

Magari impari anche ad essere etichettato...

Non vi auguro di impararlo sulla vostra pelle, non vi auguro mai di essere additati con un' etichetta troppo stretta per voi da farvi sentire inadeguati, ciò che non siete in realtà perché nessuno è inadeguato, siamo noi stessi come società che ci auto-infliggiamo canoni, quell'etichetta rimarrà incisa sulla pelle per tutta la vita e pensi che ti sia dovuta, che magari sei come dice la gente ma tu non sei così, pur che tu faccia di tutto per cambiare la situazione rimarrai agli occhi degli altri sempre in quel modo che pian piano ti logora e ti satura il respiro.

Non vi auguro neppure che vi affibbino un' etichetta troppo larga, se è per questo, perché potresti non riuscire a reggere la tensione e avere crolli emotivi dietro quella maschera, maschera che nonostante tutto si ha timore di privarsene.

A volte queste etichette che ti creano non puoi neanche cambiarle e spostarle via quindi cadi in crolli emotivi e crisi di panico.

Ciò che successe a Camila Cabello il giorno dei voti.

-Ronda, muoviti, devi accompagnarmi a scuola. Sono usciti i quadri- disse in ansia Camila alla sua fidanzata.

Ronda Rousey era una dottoressa specializzata in oncologia e nel tempo libero faceva arti marziali tra cui Judo, Taekwondo, Boxe e altre che fanno parte di arti marziali miste (MMA).

Ronda era una donna molto rispettata dal vicinato, era alta, biondo scuro e raccoglieva solitamente i suoi capelli in trecce strette al cuoio capelluto, aveva una discreta massa muscolare e degli occhi cerulei, un neo spiccava sul suo volto proprio sotto un suo occhio.

La bionda annuì e si rivolse a Camila con tono canzonatorio sulla sua ansia.

Camila vive dall'età di 11 anni con Ronda, la minore ha origini cubane e la signorina Rousey si è sempre presa cura di lei, a modo suo.

-Tu sei brava, Mila, sicuramente passi all'anno successivo- sorrise Ronda per rassicurare Camila.

Preserò l'auto, una Peugeot 2008 bianca, Ronda si sedette al posto del guidatore, posò una mano su una leva accanto al sedile e lo sistemò per stare più comoda, Camila la imitò e regolò il posto del passeggero.

La ragazza palestrata si mise la cintura in tacito silenzio e fece con premura lo stesso gesto alla cubana.

-Non voglio che il mio gioiellino si faccia male a causa della mia guida spericolata- rise Ronda Rousey prima di dare un bacio sulla tempia, senza accorgersene Camila Cabello chiuse gli occhi godendosi le attenzioni.

Quella macchina, la notte precedente, e altre numerose volte, era stata teatro della rappresentazione nuda e cruda del loro amore, chiamiamolo così.

Se le portelle, i sedili, il manubrio o qualunque altro oggetto presente in quello spazio limitato potessero parlare di ciò che ha vissuto, a parte di qualche tamponamento, "violenze sessuali" da parte della pompa del benzinaio barbuto, lavaggi a gettoni fatti male da parte delle due che durante la mansione pensavano a schizzarsi lasciando scorrere il tempo dedicato al lavaggio della macchina per i propri giochi, sicuramente racconterebbe anche delle numerose volte in cui ha sentito gemere Camila, e se fosse capace di ripetere il suono come un pappagallo lo farebbe senza problemi perché quei gemiti sono incisi nelle pareti della scatola di ferro che cammina. Ad esempio mi immagino il clacson sonante con un orgasmo di Camila Cabello

Camila fu rassicurata da Ronda, la cubana considerava la maggiore come una madre, come una fidanzata, come l'amore della sua vita, non si accorgeva del comportamento tossico che aveva nei suoi confronti. Era perennemente considerata il simbolo della perfezione dalla minore.

Arrivarono a scuola, Ronda parcheggiò.

-Rowdy, vieni dai- esclamò felice Camila attirando l'attenzione della tutrice.

Ronda era la tutrice legale di Camila da quando si è trasferita negli Stati Uniti.

Arrivate a vedere i quadri c'era una confusione di ragazzi, soprattutto quelli del quinto anno erano in trepidazione, Camila era più che sicura che sarebbe stata bocciata, aveva molte materie sotto la sufficienza e sapere che Ronda confidava in lei le faceva male, le urtava il fatto di deluderla.

Arrivo ai quadri, Camila era qualche passo dietro di lei

-Cabello Karla Camila Estrabao-

-Cabello Karla Camila Estrabao-

Borbottò nella ricerca nel nome sul riquadro.

Camila si adocchiò e lesse subito la scritta che recitava "sospensione del giudizio".

Ronda la lesse in un sussurro per poi uscire dalla massa che si accalcava ai quadri.

Camila non voleva leggere anche la delusione negli occhi della ragazza che la stava facendo vivere nello stato dell' aquila a testa bianca.

Anche la cubana uscì dalla folla, si fermarono nel sottoscala lei e Ronda.

-Mi puoi spiegare che significa?- chiese retoricamente con tono calmo ma si percepiva l'irritazione nella sua voce

-Semplicemente ho avuto da 1 a 3 debiti, significa che è un' insufficienza e devo studiare tutta l'estate- disse semplicemente, non colse l'ironia della maggiore che sapeva bene che significasse

-Lo so, Mila, lo so che significa.. mi spezzo la schiena per farti studiare, per farti vivere dignitosamente e tu è così che mi ripaghi?- alzò il tono di voce, si riconosceva nella sua voce e nei suoi occhi la delusione

Camila abbassò lo sguardo, era pentita di tutto ciò, voleva rendere Ronda fiera di lei ma a quanto pare non ci riuscì

-A casa faremo i conti, eh- la palestrata le puntò un dito contro, sul collo si notava una vena che segnava la propria rabbia

Andarono in segreteria, Camila con la testa bassa, Ronda con una parvenza di rabbia.

-Cabello, la scheda per i debiti- pretese senza mezze misure dalla segretaria minuta che, impaurita dalla stazza e dallo sguardo della bionda, le diede subito le carte in questione.

-P..perché pensi che sono di più di uno?- Camila chiese timidamente a Ronda

-Perché non fai altro che deludermi- rispose Ronda che aprì i fogli pronta per firmare

Camila stava lottando per trattenere le lacrime

-Scienze motorie?! Praticamente hai avuto il debito in palestra. Ma sei cogliona forte? Educazione fisica... Mi deludi, Karla, mi hai deluso. Verrai ad allenarti con me se sarà necessario-

Ronda condivideva tutto con Camila, tutto. Tutto tranne i suoi spazi ginnici.

La bionda trascinò la cubana per il polso dopo aver firmato e consegnato i fogli alla segretaria

-Il corso di recupero è dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12- urlò coraggiosamente la donna in segreteria per farsi sentire dalle due ormai avviate all'uscita

Ronda, con la mano non occupata a trascinare Camila, alzò il terzo dito ed uscì di scatto con lei

I only told the moon, tonight up on the roof ~CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora