2. Le conseguenze di una brutta ma meritata valutazione

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La continuazione della mattinata di Camila Cabello non fu delle migliori, Camila era abituata a quello che successe ma agli occhi di comuni mortali come noi la situazione ci sarebbe comparsa in modo negativo e quindi nettamente diverso.

Camila sosteneva che quello era il modo di Ronda Rousey di prendersi cura di lei, di proteggere e di impartire l'educazione ma se almeno uno di noi conoscesse, anche in minima parte, i valori sani di una cultura e di una società si accorgerebbe che Camila sbaglia a pieno.

Arrivate a casa Rousey dopo la riscossione delle carte del debito e la conseguente brutta ma meritata valutazione riguardante l'anno scolastico della minore Camila aveva intenzione di salire al piano superiore, per Ronda non ci fu cosa più sbagliata.

La proprietaria di casa era infuriata a morte con la cubana a causa della sospensione del giudizio e quindi, per punizione, decise che l'avrebbe privata del cellulare, computer ed altre apparecchiature elettroniche, se non per studiare e per i motivi scolastici che l'avrebbero perseguitata per il resto dell'estate.. e del pranzo.

Camila fece per obiettare, sapeva bene che il sequestro del cellulare, computer e tablet era per non farla comunicare tramite social network con le sue amiche ma non capiva il motivo del sequestro della televisione, Wii e Nintendo 3DS.

Non era la prima volta che a Camila venivano sequestrati gli apparecchi elettronici. A seguito di una disputa avvenuta tra le due molti anni fa era oramai di routine per Ronda togliere a Camila i mezzi necessari per comunicare tramite sociao network.

Quando Camila fu punita per la prima volta, la minore contattó Dinah raccontandole la situazione e la polinesiana andó da Ronda chiedendo spiegazioni sul motivo per il quale la cubana era chiusa a chiave nella propria camera, senza possibilità di uscire e guardare la televisione.

-Ronnie, non ha senso che mi togli 'ste cose, io così mi svago, capisco che mi togli i mezzi di comunicazione ma togliermi il Nintendo, dai, Rowdy.. Ronda, ti prego- si lagnó la minore come facciamo noi con i nostri genitori.

Camila, nonostante la "veneranda" età dei suoi 16 anni compiuti agli inizi di marzo, amava passare il tempo giocando con quegli "aggeggini infernali", nominati cosi dalla bionda palestrata a causa del suono stridulo e lagnante che producevano ogni volta che qualcuno perdeva la partita morendo, e posso assicurarvi che Camila perdeva spesso e ammazzava il personaggio facendolo cadere come un salame.

Alle sue parole Ronda Rousey si tolse una pantofola, Camila era girata di schiena intenta a svuotare la busta della spesa che avevano fatto prima di tornare a casa da scuola.

La scarpa voló colpendo Camila che era impegnata sul fondoschiena. La cubana dal culo sodo era ignara e al colpo si fermò e si giró di scatto, guardó Ronda non capendo e si massaggió in modo discreto il fondoschiena, fece per salire al piano superiore, imbronciata come una bimba.

-Sei nel torto, Camila, e pretendi di poter salire liberamente al piano di sopra?- chiese con perfidia la bionda palestrata per poi precipitarsi sulle scale

Camila indietreggio impaurita sulla rampa per poi cadere di sedere di sedere sui gradini, ammaccandolo per la seconda volta, si resse solo con le mani.

Ronda l'aiutó ad alzarsi
-Tutto ok?- chiese con i convenevoli, Camila annuì poi le arrivó uno schiaffo, incoerentemente, dalla bionda che poi le diede un altro colpo e un altro ancora.

Camila portò le mani sul viso per parare i colpi, sapeva che non avrebbe dovuto urlare 'aiuto'.

-Questo è per il debito.. questo è perché non rispetti i miei sacrifici nei tuoi confronti.. Questo è perché sei irrispettosa..- motivava ogni colpo la bionda palestrata

Trattenne ogni gemito di dolore subendo le percosse, sperando che si fermasse a ciò e non la violentasse, ad uso suo, anche se Camila non capiva che la stesse violentando e pensava che fosse un modo come un altro per punirla e pensava di meritarselo perché, sempre secondo Camila, Ronda ha sempre ragione

La tutrice era sadica, violenta e aveva una visione distorta dell'amore, visione che ha fatto credere anche a Camila, della quale Ronda è fidanzata e tutrice.

La più cattiva sul pianeta si allontananó con disprezzo, nell'abitazione c'era una pace mistica dovuta al tacito silenzio che susseguì  gemiti strozzati di dolore.

Camila era rannicchiata sulle scale, tremando, nascose il viso sotto al proprio braccio cercando di cessare le lacrime sporadiche che scorrevano sul viso olivastro senza che nessuno le l'aveva chiesto.

In lontananza si sentivano passi distanti, poi un rumore metallico e pian piano i passi si avvicinavano.

La cubana comprese che la palestrata era vicino a lei e alzó il proprio viso affinché possa guardare la visuale.

Ronda era con un sorriso satanico in bocca che la fissava in modo inquietante, in breve tempo ricomparve il proprio broncio caratteristico, colmo di rabbia e le vene degli occhi pulsavano di ira.

La più cattiva del pianeta aveva un coltello da cucina tra le mani

-Rowdy, te ne prego, non farlo- si lamentó singhiozzando

Ormai la bionda aveva perso la ragione, Camila poteva solo immaginare cosa avrebbe fatto.

-Zitta, taci e silenzio- le ordinó in modo chiaro

La minore annuì ma dentro di sé era piena di terrore. Si ripeteva che qualunque cosa avrebbe fatto Ronda sarebbe stata per il suo bene, si ripeteva che era il suo modo di darle educazione ed era capace.

Ma l'educazione di Camila era basata sulla paura e non era un educazione impartita nel modo giusto perché appena non provava più paura avrebbe sicuramente trasgredito gli insegnamenti.

-Dammi la mano.. Sinistra..- impartì come ordine la bionda.

Camila obbidì.

Ronda solco con il coltello che aveva in mano un taglio superficiale sul dorso della mano sinistra della cubana.

Sanguinó.

La minore strinse i denti per non gemere. Nonostante era superficiale, faceva male e perdeva sangue.

La palestrata scelse la mano sinistra proprio perché Camila non la utilizzava per le azioni quotidiane.

Dopo un po' che il sangue scorreva, Ronda intinse le sue dita e si sporco con la linfa vitale della sua figlioccia le guance, fece un grugnito e se ne andò.

Toccó a Camila disinfettarsi e bendarsi, lo fece dolorante e solo dopo ciò potette andare finalmente in camera sua.

La cubana cenó dopo aver passato tutto il pomeriggio a leggere e dormire, non parló né con Dinah né con nessuna delle proprie amiche.

La giornata passò in fretta e, d'allora, tranquillamente tant'è che non vedeva l'ora di andare a dormire.

La tutrice le rimboccó le coperte e le diede il bacio della buona notte, le disse che l'amava e le scompiglio i capelli per poi andare a dormire


I only told the moon, tonight up on the roof ~CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora