Ten Reasons Not To Die
Day 2- Dancing
Quando mia mamma era giovane, era già una prima ballerina. All'età di ventun anni, ricevette già ruoli importanti negli spettacoli di balletto, rivestendo dal ruolo di Clara nel 'Lo Schiaccianoci' a quello di Giulietta in 'Romeo e Giulietta'.
Prima che i miei genitori morissero in un traumatico incidente d'auto, all'età di sette anni mi insegnò a fare i passi base della danza. E quando morì, non mi arresi. Anche se non avevo i soldi per frequentare le lezioni di danza, mi allenai a casa, lavorando sulla mia tecnica e la mia flessibilità.
Smisi a dodici anni perché persi la speranza.
Perciò quando Evan mi chiese cosa avessi sempre voluto fare, feci l'errore di rispondere: "la ballerina."
All'inizio non volle dirmi dove stessimo andando, ma lo capii immediatamente appena entrammo e mi trovai difronte al palcoscenico vuoto.
"Oggi ballerai, solo tu." Evan sorrise orgogliosamente, tirandomi lungo il corridoio per salire sul palco.
Spalancai gli occhi e scossi la testa. "Non mi farai salire lassù. Non ballo da quattro anni!"
Evan ridacchiò: "Beh non sarà mai troppo tardi per iniziare di nuovo, no?"
Mi diede una forte spinta facendomi inciampare sul palco. Le luci scintillanti brillarono su di me, facendomi perdere di vista Evan giù nella folla. Cosi strizzai gli occhi, alzando una mano per coprirli. "Evan, non credo sia una buona idea." Dissi.
"Forza! Togliti le scarpe e fai le piroette." Mi incoraggiò e incrociai le braccia.
"Andiamo da un'altra parte, ok?" Gli suggerii mentre iniziai a scendere le scale.
Prima che potessi farlo Evan mi fermò, salendo anch'egli sul palco. Spinse un pulsante sul telecomando che aveva nella mano. Immediatamente, una canzone iniziò a suonare dalle casse ... aveva un bel ritmo, era sicuramente lirica.
"Se non inizi a ballare ti farò ballare io." Mi avvertì e prese la mia mano facendola incrociare con la sua.
Socchiusi le labbra e mi portò al centro del palco.
"Bene, non so molto di danza ma segui soltanto quello che faccio io okay?" Disse Evan.
Annuii in modo esitante, e sentii una sensazione familiare nello stomaco. Evan posizionò due mani sui miei fianchi, così misi le mie attorno al suo collo.
Inutile dirlo, Evan era un ballerino terribile. Mi pestò più volte il piede. Lo fissai e anche il suo sguardo brillò nei miei occhi assenti. Brillarono di qualcosa che non vedevo da tanto, speranza.
Presto cominciai a sciogliermi al ritmo della musica. Non so quando, ma Evan iniziò a lasciarmi andare. Mi lasciò andare e feci alcune piroette ... anni di pratica. Mentre saltai sul palco con movimenti graziosi, vidi mia mamma vicino al palco, con le lacrime agli occhi ... lacrime di gioia.
Capii che stavo ballando da sola soltanto quando finì la canzone, e vidi Evan sorridermi, sotto il palco.
"È stato fantastico." Disse alla fine, facendomi prendere una grossa boccata d'aria.
"È stato così bello." Sussurrai, ma sapevo che Evan poteva sentirmi. "Mi sentii come se mia mamma stesse lì con me."
"Quindi ballare, ti fa collegare con tua madre?" Chiese, mentre scesi dal palco, asciugando il sudore dalla fronte.
Mi leccai le labbra, Evan mi fissò dall'alto. "Non lo so." Mormorai.
Evan mi abbozzò un piccolo sorriso. "Pensaci, Remy. Esibendoti così bene come hai fatto adesso, avrai un grande futuro davanti a te."
Risi debolmente. "Ma non avrei comunque abbastanza soldi per frequentare le lezioni."
"Non mollare Remy." Mi diede una pacca sulla spalla. "A volte, non si tratta di soldi. Ma di talento. Se ami la danza, non mollarla."
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Ten Reasons Not To Die
Romance"Dammi dieci giorni, e ti darò dieci motivi per non morire." Evan fece una pausa. "E se non ti faccio cambiare idea per allora, puoi saltare giù da quella scogliera." © All right reserved Original story by @RiceLover Italian translation by xgiuzx