Risveglio

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Ore 6:30.
Suona la sveglia. Oggi è il primo giorno del mio ultimo anno al liceo. Mi sento stanco, sono riuscito a dormire per poche ore. Ho passato gran parte della notte a pensare a cosa mi aspetta.
Sarà sicuramente un anno molto difficile. Non sono mai stato un grande studioso, non mi piace studiare. Invece che studiare, preferisco leggere romanzi d'amore. Sono un romanticone, credo nell'amore.
Per me l'amore è svegliarsi ogni mattina accanto alla stessa persona, guardare quella persona e sentire il cuore battere come il primo giorno.
L'amore, quello vero, non stanca.
Fino ad oggi però, non ho ancora trovato la persona giusta per me. O meglio, non ho ancora trovato il ragazzo giusto per me.
Ho diciotto anni e non ho ancora dato neanche il primo bacio.
Credo sia perché ho tante aspettative.
Continuo a sognare questo principe azzurro che non arriva mai.
Insomma sto bene da solo, mi piaccio come sono e sono soddisfatto di quel che sono, eppure sento che manca qualcosa nella mia vita.
Un compagno di vita.
Adoro i miei amici, ma vorrei voler bene ed essere voluto bene in un altro modo.
È ora di smetterla con i miei pensieri e cominciare a prepararmi per andare a scuola.
Arrivo al bagno, mi guardo allo specchio e sembra che un camion mi abbia investito.
Cerco di sistemarmi come meglio posso, indosso una maglietta e un jeans ed esco dalla mia stanza per scendere giù in cucina a fare colazione.
<< Guarda chi c'è! >> esclama mia madre.
<< Buongiorno mamma. >> le rispondo con poco entusiasmo.
<< Emozionato? Questo è l'anno in cui dovrai capire e scegliere che cosa vuoi fare veramente nella tua vita. >>
<< Non ti ci mettere pure tu mamma. Ho già abbastanza paranoie di mio. >>
Verso un po' di latte nella mia tazza, mentre mastico un biscotto.
<< E smettila, magari a scuola quest'anno conosci qualche ragazzo carino. >> replica mia madre.
<< Improbabile, cercherò di passare inosservato come tutti gli anni e pregherò che finisca presto. >>
<< E io invece pregherò che mio figlio trovi l'amore. >>
<< Err, sei così sdolcinata.>>
<< Ho imparato dal migliore. >>
Alzo gli occhi al cielo, fingendomi disturbato e corro su a prendere il mio zaino.
Mentre riscendo le scale con lo zaino in spalla, suona il campanello e mia madre si affretta per andare ad aprire.
Quando apre la porta, non riesco a credere ai miei occhi.
Intravedo il ragazzo più bello che abbia mai visto.
<<Oh Leonardo, entra pure, Andrea sta per scendere.>>
<< Ehm mamma, sono dietro di te.>>
Mia madre si gira verso di me con un grosso sorriso sulle labbra.
<< Andrea, lui è Leonardo, il tuo nuovo tutor. >>
<< Il mio nuovo che?>>

Fine primo capitolo.

UNEXPECTED || Storia a tematica omosessualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora