CAPITOLO 24

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1° giorno
Lunedì

Miryam's pov

Tutti almeno una volta nella vita desiderano di andare a Hollywood e visitare la famosissima città di Los Angeles, in California; grazie all'istruzione ricevuta ho potuto costatare che questa è situata a nord-ovest dal centro della città.
Dal lunghissimo tappeto rosso sono passate le più importanti celebrità del mondo e in fondo al nostro cuore ognuno di noi possiede un'arte innata che non tutti hanno il coraggio di far uscire fuori.
Ma pensate un po' tra tutte le persone che esistono nel mondo proprio io, Miryam Johns, sto per iniziare una settimana sconvolgente a Los Angeles e anche se ho più libertà non posso incontrare la persona più importante per me: il mio Kevin. Qualcuno potrebbe dire che sono la ragazza più fortunata del momento pensate se la notizia uscisse sui giornali non per merito mio ovviamente, già immagino l'articolo inciso su qualche rivista che nemmeno conosco:

'I gentilissimi signori Davis accolgono nella loro villa una ragazzina che viveva in casa-famiglia; Sarà la nuova figlia dei signori?'

Ma facciamo un piccolo passo indietro proprio quando al campanello della casa-famiglia si sono presentati i signori Davis per farmi uscire 'momentaneamente' da quel posto dove sono cresciuta fino a portarmi in una delle ville più lussuose della California.

Dopo aver sistemato i miei vestiti nella valigia, mi sono avvicinata a Sara e ho preso posto sul suo letto.
"Miry mi mancherai un sacco, adesso che mi lasci sola le giornate saranno una noia mortale."
"Lo so." La verità è che non so in che luogo andrò a finire e la mia paura più grande è proprio quella di rimanere da sola ancora una volta, proprio adesso che avevo trovato delle persone importanti per me.
All'improvviso sento bussare alla porta della stanza e subito dopo questa si apre facendomi vedere la faccia della direttrice.
"Signorina Johns è l'ora dei saluti, i signori Davis la stanno aspettando giù."
"Posso scendere anche io?" Chiede Sara.
"No è meglio che lei resti in camera, non vorrei che ci fosse troppa confusione."
Appena la Meedlock pronuncia queste parole non riesco a trattenermi e per la prima volta in 17 anni mi ritrovo costretta a rispondere:
"Troppa confusione? È solo la mia migliore amica che vorrebbe salutarmi."
Una lacrima scende sul mio viso quando la direttrice mi afferra per un braccio e mi spinge fuori dalla porta, poi rientra in camera lasciandomi da sola nel lungo corridoio, sento che sta dicendo qualcosa a Sara e infine trascina la mia valigia fino alla cima delle scale dove c'è un autista che si affretta a portate il trolley nella lussuosa macchina dei signori.

"Eccovi, possiamo andare. "
Vorrei ribellarmi, ma non è questo il momento adatto.
"Stia tranquilla signorina Johns si troverà benissimo nella sua nuova casa."

Appena entro in macchina guardo ancora una volta la grande casa in cui sono cresciuta, la finestra della camera è socchiusa proprio come l'ho lasciata.
Un'altra lacrima silenziosa che elimino subito perché la signora Davis ha intenzione di chiacchierare.
"Allora Miryam io sono Olivia e lui è mio marito Owen, spero tu possa trascorrere una splendida settimana a casa nostra."
Dopo aver detto questo accenno un sorriso per niente sincero e tutto mi sarei aspettata, qualsiasi luogo o posto sconosciuto, ma appena ho visto l'enorme scritta a caratteri cubitali di 'HOLLYWOOD' la mia espressione si è trasformata da triste a scioccata.
"Cosa ci facciamo in questo posto?" Chiedo alla signora Davis.
"Cara noi abitiamo in una delle villette al centro della via principale di Los Angeles."
Non ho parole per tutto il resto del tragitto, nemmeno quando scendo dalla macchina trovandomi di fronte a una grande struttura con tanto di giardino e una fontana al centro.
Appena varco la soglia di casa sembra di essere entrati in un museo, ci sono tantissimi quadri e non posso fare a meno di chiedere:
"Questa è tutta vostra?"
"Certo Miryam sarai stanca ti accompagno in camera tua."
Sembro Alice nel paese delle meraviglie.
Lungo le scale osservo i quadri che raffigurano paesaggi, poi una foto in particolare cattura il mio sguardo: una signora bionda e un signore che tiene in braccio un piccolo bambino;  penso subito ai padroni di casa, ma quel bambino chi è?
Dopo aver visto due camere degli ospiti, una camera con una porta chiusa e la camera dei signori, arrivo finalmente nella mia stanza è enorme le pareti sono arancioni e tutti gli arredi sono dello stesso colore.
"Miryam riposati, sistema le tue cose e ci vediamo per l'ora di pranzo alle 12.00 mi raccomando."
Olivia chiude la porta e rimango sola, mi mancano i miei amici e Kevin, gli mando un messaggio per avvisarli del mio arrivo alla città delle grandi star e la loro risposta non tarda ad arrivare sono meravigliati quanto me è ovviamente sentono già la mia mancanza come io sento la loro.

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