2. Fuori come un balcone.

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L'odore di erba e alcol invade le mie narici, non appena entro dentro il mio locale di fiducia.

Jessica lancia un urletto di eccitazione quando varchiamo la tenda nera e il mio sguardo si posa subito fuori le vetrate trasparenti, nelle quali si possono intravedere le luci di Malibù. 

La musica rimbomba nella struttura stracolma di gente e si possono sentire anche i vetri tremare.
I nostri amici sono già scomparsi sulla pista da ballo e molti di loro sono nei privè.

"Dai dai andiamo a prendere da bere!" Mi urla Jessica all'orecchio, strattonandomi per un braccio.
Una bambina...

Mi incammino verso il bancone, affiancata da Jessica e mi siedo su uno sgabello di vetro, davanti al barista girato di spalle.
La mia migliore amica continua a canticchiare le canzoni, muovendosi sulla sediolina e penso che farà una brutta fine se continua a ballare come un'anatra che sta svenendo.

"Bellezze, cosa prendete?" Il barista interrompe i miei pensieri e mi rivolge un occhiolino.

"Io una vodka alla pesca, grazie." Dice Jessica, sorridendogli.
"Io lo stesso." Proclamo, con un sorriso più finto delle labbra di mia cugina.

"Ai vostri ordini!" Sorride, come se avesse una paralisi in faccia e fa un altro occhiolino.
Penso abbia un tic.

Dodici shottini e quattro drink dopo, sento la testa che inizia a pulsare e le gambe che non reggono.
Le luci mi fanno male agli occhi e l'aria non è respirabile.

Mi incammino verso l'uscita che si affaccia sulla spiaggia ed esco di fretta, cercando di non cadere e spiaccicarmi al suolo.
Non ho avvertito Jessica, che molto probabilmente si preoccuperà dandomi per dispersa.
Oppure non si ricorderà neanche il suo nome e continuerà a limonare con Scott, il suo ragazzo.
Opto per la seconda.

La sabbia fredda a contatto con i miei piedi nudi, mi fa rabbrividire e non mi accorgo neanche di essere arrivata vicino ad uno scoglio, nel quale si schiantano le onde.

Sento ancora la musica che mi rimbomba nelle orecchie.

Appoggio una mano sulla mia testa e faccio per sdraiarmi sulla sabbia bagnata.
La testa continua a girare vorticosamente e
le urla e la musica, risultano ormai suoni ovattati.

"Ehi, è tutto ok? Ti senti bene?" La voce roca di un ragazzo arriva dritta alle mie orecchie.
Apro gli occhi e guardo male il tipo davanti a me.
"Ti sembra che mi senta bene?!" Rispondo, acida come sempre.
"Non lo so, dimmelo tu." Mi sorride, facendo comparire dei denti bianchissimi.
Lo guardo male e mi giro dall'altro lato.

"L'altro ieri ho sentito un albero parlare." Dico a caso, guardandolo.
Lui in tutta risposta mi fa una faccia strana e si sdraia vicino a me.
"Ok, non stai bene." Constata.

"Ti va di fare il bagno? Non l'ho mai fatto di notte." Propongo, con un sorriso a trentadue denti.
"Ma anche no." Dice, sdraiandosi completamente sul bagnasciuga e incrociando le mani dietro la testa.
Metto il broncio ed inizio a sfilarmi il vestito, rimanendo in intimo davanti ad un perfetto sconosciuto.
Tutto normale, no?

"Ma allora non mi senti quando par-...", fa per dire, ma si blocca, "Wow!" Esclama sorridendomi.
"Dai non fare il ragazzino con gli ormoni impazziti." Rido e mi avvicino all'acqua.
"Non faccio il ragazzino, ma qui ho già bisogno di una doccia fredda, ti avverto." Ride e mi aggrego a lui.

Si spoglia anche lui e credo di non capirci più un cazzo.
Tutta colpa dell'alcol.
Ha un corpo che sembra scolpito da Michelangelo e sembra un dio greco. 
Madre Natura è stata fin troppo gentile.
Improvvisamente credo di aver bisogno anch'io di una doccia fredda, ma evito di dirlo.

"Cazzo." Parlo senza neanche accorgermene.
"Cosa?!" Sorride.
"No niente, una spina." Rido nervosamente e mi tuffo in acqua.

Il fondo è quasi completamente invisibile e l'acqua è gelida.
Cosa cavolo mi salta per la testa?!
Il tizio mi raggiunge e si avvicina fin troppo.
"È caldissima l'acqua, non trovi?" Domando indietreggiando.
"Già, bollente." Sorride ancora, aumentando il passo.
Che ansia.

"Ancora non mi hai detto il tuo nome." Gli ricordo, guardando il suo viso illuminato dalla luna che specchia sul mare.

"Vale lo stesso per te." Aggiunge, facendomi l'occhiolino.
Tutti che fanno occhiolini, un po' di fantasia dai...

"Io direi che è ora di andare, non credi?" Mi alzo ed esco di corsa senza avere nemmeno una sua risposta.
Sento il suo sguardo bruciare sul sedere, ma non me ne curo e procedo infilandomi il vestito.

Ho i capelli fradici e prenderò una grande influenza, ma dopotutto, chi non si ammala al compleanno, si ammala tutto l'anno.
Forse non era esattamente così, ma suona bene.

Rientro all'interno della sala e non voglio sapere come sono conciata.
Sposto lo sguardo cercando Jessica, ma l'unica cosa che vedo è un esemplare di James avanzare verso me con una bevanda in mano.
"Ehi bellezza, ancora non ci eravamo incontrati. Direi che dovremmo brindare per festeggiare, tieni."
"È acqua?"
"Non proprio." Sorride.
Mi porge il bicchiere e senza pensarci due volte, butto giù il liquido trasparente.

"Ti va di ballare?" Mi chiede sorridendo.
Accetto, contro le mie aspettative e ci incamminiamo verso la pista, nella quale già un ammasso di persone si stava strusciando.
Sembrano quasi dei vermicini con il cappello.

Dentro quel cocktail deve esserci stato decisamente qualcosa di strano.

🛍

Non capisco più niente, sono completamente andata e continuo ad ondeggiare i fianchi, strusciandomi su qualcuno.
Mi prende dai fianchi e accompagna i movimenti, spingendomi sulla patta dei suoi pantaloni.
Sento un rigonfiamento e decido di girarmi per evitare che la situazione degeneri, ma appena mi giro, si avventa sulle mie labbra.

E che labbra!

Non appena sento che la sua lingua sta rincorrendo la mia, qualcuno mi tira per il braccio, interrompendo il mio momento di estasi.
"Che cazzo fa-" Mi giro, pensando già di insultare chi mi ha interrotto, ma noto subito che è quella maledetta di Jessica. "-ah, sei tu." Alzo gli occhi al cielo.

"Già, sono io." Sorride.
"Perché stai cavalcando un unicorno?" Domando, iniziando a ridere come una mezza scema.
Senza "mezza".
"Cosa!?" Domanda confusa.
"Guarda, ha anche due corni." Urlo entusiasta.

"Andiamo va, sei fuori come un balcone."

🛍
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SALVE GENTE (o Salvagente)!!!
Come va? Spero bene.
Questo è il secondo capitolo, fatemi sapere se vi piace.
Nel caso non vi piacesse, mettete una stella comunque per rendermi una bimba felice.

Un besos,
Love u❤️

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