Ore dopo, fu data loro una paura. Il presentatore disse loro fosse quasi l'alba e li fece rientrare nello spogliatoio, quella volta decisamente meno pieno di persone. Le coppie in gara ormai si erano dimezzate ed Hoseok voleva sperare la maratona finisse per quella sera. Cominciava a sentirsi davvero stremato, i piedi si muovevano ormai macchinosamente, le gambe si tenevano in piedi per miracolo.
Decise di approfittarne ed andare in bagno e fu allora che lo sentì.
Si trovava nel claustrofobico cubicolo quando sentì la porta del bagno aprirsi e percepì due uomini entrare.
"Allora signor Kim, si sta divertendo?" chiese la voce di quello che Hoseok era sicuro fosse il presentatore.
"Naturalmente. Ci sono stati degli episodi molto interessanti, che dire, si è superato con questo spettacolo."
"La ringrazio per il complimento, sa bene che tengo immensamente ad intrattenere nel modo giusto voi persone facoltose." Ribatté il presentatore.
"Ma mi tolga una curiosità, alla fine vi è davvero un premio per queste persone?" chiese l'uomo.
Il presentatore scoppiò a ridere sguaiatamente, ricomponendosi subito dopo. Tossì lievemente. "Ma certo che no. Perché dovremmo dare del denaro a questi poveracci?"
L'uomo ridacchiò ma da quel momento in poi Hoseok non riuscì a sentire più nulla. Gli era appena crollato tutto, tutte le sue convinzioni, speranze.
Tutto.
Non era rimasto più nulla, la sua anima si era completamente svuotata lasciando posto solo all'oscurità più profonda, qualcosa che mai prima di quel momento aveva sperimentato.
E poi Hoseok rise amaramente ancora chiuso nel piccolo bagno.
Rise perché quella era l'arte del fallire, qualcosa che in pochi riuscivano a sviluppare per bene ma che Hoseok con gli anni aveva modellato fino ad arrivare a questo punto.
Era un'arte per pochi, l'arte del fallire. Era l'arte de provare, e riprovare, cadere e rialzarsi, piangere ed urlare ed asciugarsi le lacrime e ridere finché non si raggiungeva il limite, il punto di non ritorno. E pensi sempre di essere arrivato al tuo limite, ogni volta che cadi, ogni volta che piangi ma in realtà lo senti quando arrivi al limite, lo senti perché non fai più fatica a respirare ed il tuo cuore batte più lentamente, ti senti improvvisamente calmo e sorridi, sorridi perché hai capito che è la fine, ti rassegni e ti avvii verso l'oscurità, salutandola come un'amica, lasciandoti abbracciare da lei.
Hoseok si portò una mano ad una tasca e la tenne lì per qualche istante, si alzò poi ed uscì dal bagno.
Aveva preso la sua decisione.
Hoseok fece appena in tempo a tornare nello spogliatoio che i partecipanti vennero invitati nuovamente a raggiungere la sala da ballo.
Vide Jungkook osservarlo con uno sguardo preoccupato a cui Hoseok rispose con un lieve cenno. Gli dispiaceva per Jungkook, non si meritava tutto quello, non si meritava di aver avuto Hoseok nella sua vita.
La gara ricominciò e dopo poco Hoseok si rivolse a Jungkook. "Voglio abbandonare la gara." Gli disse.
Jungkook spalancò i suoi bellissimi occhi e lo osservò come se gli fosse improvvisamente cresciuta una seconda testa.
"Cosa sta dicendo, hyung?"
"La gara è una truffa." Gli rispose lui.
"Cosa?"
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The Art of Failing // Hopekook
FanfictionIn una Gwangju ormai in ginocchio a causa della crisi economica si muovono Hoseok e Jungkook, due ballerini disposti a tutto pur di raggiungere la fama, anche partecipare ad un'infernale maratona di ballo. Ma l'arte del fallire è per pochi prescelt...