«Che diavolo vi è saltato in testa? Andare dritti dal nemico in due! Siete solo dei ragazzini, come pensavate di cavarvela?» ci rimproverò Blake furioso. Era lì, davanti a noi, a sgridarci da mezz'ora su quanto fossimo stati imprudenti, come se lui poco tempo prima non avesse rischiato la propria vita per testare l'esperimento su sé stesso.
'Ma è andato a finire tutto bene, sia lui con l'esperimento sia noi con i ragazzi... più o meno' pensai.
Inoltre i suoi occhi azzurri non smettevano di brillare, effetto collaterale dell'"operazione", e per quanto fossero affascinanti erano ancor più intimidatori.«Dovrei parlare anche con quei geni dei vostri amici che hanno avuto la brillante idea» disse sarcastico «Se fosse stata un vera trappola avreste detto addio ai vostri poteri»
«Si è vero ma...»
«Mi avete già spiegato tutto e lo comprendo. Ciò non cambia che ci sarebbero stati altri modi per contattarvi e tenervi al corrente della situazione» mi interruppe «Questa volta vi è andata bene, ma non sottovalutate e non fidatevi mai di nessuno in questi casi».Si passò una mano sul volto sospirando. Incrociai lo sguardo di Logan il quale strinse i pugni «Non possiamo continuare così, dobbiamo finirla con questa storia. Abbiamo bisogno di un piano, e in fretta».
Suo zio annuì «Hardin e Amber sono riusciti a portarmi la pianta della Base e la disposizione delle guardie, perfetto per organizzare un attacco. Ho già in mente come agire. Preparatevi, vado a chiamare gli altri. Non c'è tempo da perdere».***
Io ed un piccolo gruppo di speciali eravamo nascosti perfettamente, con un compito ben preciso: disabilitare le telecamere di sicurezza per permettere ad un altro gruppo di mettere K.O. le guardie fuori la Base di Mr. Johns. Gli altri, compreso Blake e tutti quelli che erano riusciti a riprendersi i poteri, si erano mimetizzati in mezzo al verde. Il piano era stato elaborato, perfezionato ed esposto tutto nello stesso giorno e l'efficienza che avevano dimostrato i seguaci di Blake mi aveva sorpreso. E lì, pur essendo notte fonda, nessuno mostrava segni di stanchezza, eravamo tutti carichi.
Nell'oscurità cercai con lo sguardo Logan ma una voce femminile mi scosse «Megan, sei pronta?».
Non risposi subito ma poi annuii. Ci inginocchiammo dietro a dei cespugli così da avere una visione migliore di tutte le telecamere: in pochi secondi le rompemmo e alcuni pezzi si staccarono cadendo per terra.
Due guardie si voltarono, sentendo il rumore, ma la loro attenzione fu attirata subito dopo da una piccola luce lampeggiante nella parte opposta alla nostra.
'È sicuramente il potere di Ginevra' pensai.
Neutralizzarono le due guardie e gli altri fecero la stessa cosa con le altre.Zona esterna, libera.
«Vai Megan» mi sussurrò la stessa ragazza di prima indicandomi la porta serrata sul retro.
Mi avvicinai cautamente sperando di non incontrare sorprese. Sapevo di avere gli occhi di tutti su di me e mi sentivo sotto pressione ma dovevo concentrarmi. Poggiai le mani sulla porta: le serrature erano pesanti quindi ci misi un po' più del previsto. Sentii un piccolo rumore metallico e la porta si aprì in una piccola stanza con metà parete di vetro. Le luci erano spente e sembrava non esserci nessuno quindi diedi il segnale ad una parte del gruppo di entrare. C'era però un'altra porta da "scassinare" con i miei poteri, sulla sinistra.
Lì davanti mi aspettava Logan.Con un sorriso appena accennato mi indicò la porta e mi sbrigai ad aprirla.
«Sei pronta?» mi chiese.
«Sei la seconda persona che me lo chiede» dissi ridendo nervosamente.
«E tu cosa hai risposto?»
«Ho detto di sì... ma forse ho mentito»
Ci fu un altro schiocco metallico, la porta si aprì e mi girai verso di Logan.
Subito mi prese il viso e mi baciò.
«Sono con te» mormorò sulle mie labbra e mi lasciai circondare dall'eco di quelle parole. Poggiò la sua fronte sulla mia e sospirò: anche lui era teso ma entrambi potevamo contare sull'altro; i muscoli si rilassarono un po' di più.***
Io, Logan e Blake eravamo di nuovo davanti al grande blocco di ghiaccio che bloccava la serratura del portone e quindi le persone al suo interno.
Scossi la testa infastidita «Sono stanca di tutte queste porte chiuse». Vidi che Blake aveva un'aria strana e lui lo notò. Rivolse il suo sguardo glaciale su di me «Ci sono sempre così poche guardie qui dentro?»
«Beh, si. Mr. Johns ci aveva detto che eravamo al sicuro qui... nessuno si è mai chiesto come mai non ci fossero più guardie»
«È stato troppo facile entrare» disse guardandosi attorno.
«Magari siamo stati fortunati no?» risposi sorridendo e alzando un pollice in su come segno di incoraggiamento. Logan si mise a ridacchiare divertito e io insieme a lui.«Concentratevi, diamine!» ci riprese Blake e non aveva torto.
Lui e Logan allora si avvicinarono al portone di ghiaccio e poggiarono le mani su di esso quando all'improvviso scattò un allarme assordante. Sobbalzai guardando alle mie spalle: gli altri ragazzi erano rimasti nell'area allenamento.
«Vai e ricorda loro il piano B» mi disse Blake «Qui ci pensiamo noi».Feci come detto e corsi fino ad arrivare alla fine del corridoio. Presi l'ascensore con il cuore in gola: non avevo un buon presentimento.
Quando arrivai al piano dell'area allenamento sbarrai gli occhi: i soldati dell'esercito di Mr. Johns puntavano le armi contro Speciali. Mi nascosi immediatamente dietro ad uno dei macchinari lì vicino: se avessero avuto intenzione di sparare potevo proteggerli.
Osservai meglio le armi ed erano davvero strane: la canna dei loro fucili era come un imbuto, si allargava alla punta.«Eccoti qui» sentii una voce familiare alle mie spalle. Qualcosa di freddo mi toccò la testa e quando mi voltai lentamente vidi una pistola puntata sulla mia fronte.
Chi la impugnava era Mr. Johns.
«Non volevo arrivare a tanto Megan, ma tu hai deciso di tradirmi. Perché lo hai fatto?» disse deluso, senza aspettare una risposta.
Mi prese il braccio e mi strattonò verso i ragazzi che stavo cercando di proteggere: i loro sguardi erano assenti, persi nel vuoto e non opponevano resistenza.
Erano inquietanti!
Senza lasciarmi, Mr. Johns continuò «Hai deciso di credere a lui e di schierarti dalla sua parte. Io ho fatto la cosa giusta e gli Speciali che sono rimasti con me pensano la stessa cosa. Perché voi invece no? Perché tu no?» scosse la testa rattristato «Vi ho protetto, sempre, ed aiutato a sviluppare i vostri poteri! Sono bastate poche parole per farvi cambiare idea su di me?! Per aiutarlo a mandare a frantumi questa Base e uccidermi?!» alzò la voce. Sembrava disperato, come se davanti a lui si stesse innalzando uno scenario apocalittico. Anch'io ero scossa e cercai di parlare «Io non ho mai avuto intenzione di ucciderla... nessuno di noi»
«Ma lui sì. Blake» nominò il suo nome con una smorfia «vuole la sua vendetta, vuole eliminarmi. E voi lo state aiutando!» mi strinse ancora di più il braccio facendomi male. Istintivamente lo respinsi con i miei poteri e lui indietreggiò.
«Vedi? VEDI?!» mi indicò come se fossi il diavolo in persona «Ecco cosa dicevo!».Sbarrai gli occhi rendendomi conto del fallo che avevo fatto: non potevo più convincerlo a lasciar stare la guerra. All'improvviso ordinò ad una guardia di spararmi con una di quelle strane armi e i miei poteri non riuscii a scappare: in un attimo persi coscienza di me.
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The Magic Is Inside Us 2
FantasyÈ ora di tornare nel mondo degli Speciali, dove i poteri non appartengono solo ai protagonisti di questa storia ma anche a voi. Nuovi personaggi entreranno nella vita dei ragazzi; altri, già conosciuti, ritorneranno... saranno cambiati? Rimanete se...