capitolo 5

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"Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.

Romeo e Giulietta -William Shakespeare"

Harry's PROV

Stavo sghignazzando con gli altri nel vedere le ragazze litigare. Summer stava affogando Alex per gioco e non potevo evitare di ridere.

Quando però riemerse dall'acqua il mio sorriso marcato scomparve e il mio viso sbiancò appena vidi l'espressione di terrore e le lacrime che ricoprivano il viso di Alex.

Cominciò a nuotare a riva e scappò via. Non potevo stare li a guardare. Cominciai a nuotare e a rincorrerla ma non la trovavo da nessuna parte. Nel parcheggio e nella spiaggia a fianco non c'è nera traccia. Andai a fare una passeggiata nei dintorni, entrai in un parco ed all'ombra di un albero accarrezzata dalla brezza marina la vidi. Finalmente.

Era rannicchiata contro le sue gambe e potevo sentire i suoi singhiozzi propagarsi per tutta la distesa verde che la circondava.

Mentre mi avvicinavo cercavo di non fare rumore, non volevo si spaventasse. Mi misi a sedere accanto a lei cingendola nelle mie braccia. Lei alzò lievemente lo sguardo tanto quanto bastava per intravedere i suoi occhi blu. Quegli occhi... cazzo quegli occhi erano cosi meravigliosi e allo stesso tempo erano dannatamente spaventosi, profondi , cupi.

Mi sorpresi quando invece che spingermi via strinse il mio braccio al suo petto e nascose il viso nell'incavo del mio collo.

《E-Ehi》disse. Aveva la voce spezzata e molto più roca del solito .

《Ehi piccola,come stai ?》cominciai ad accareccarle i capelli e vidi il suo corpo rilassarsi al mio tocco.

《non lo so,mi dispiace di essere scappata via. Adesso penserai che sono una sottospece di psicopatica 》disse guardandomi dritto negli occhi. Non poteva essere seria.Era qui distrutta per non so quale motivo e si preoccupava di quello che io avrei potuto pensare ?

《Fregatene di quello che pensano gli altri! Ora dimmi cosa ti ha fatto correre via piangendo》dissi . Teneva sempre la testa bassa , così avvicinai le mie dita al suo mento e con un movimento delicato gli sollevai il viso così da permettere ai miei occhi di immergersi nei suoi . Era distrutta, lo si poteva vedere dai suoi occhi gonfi, le guance bagnate e le labbra rosse. Oddio quelle labbra, così rosse e morbide . Quanti pensieri poco casti attraversano la mia mente quando le guardo , ma ora non è proprio il momento adatto per sognare ad occhi aperti.

Alex continua a singhiozzare mentre mi guarda intensamente.

《 i-io , cioè i m-iei genitori sono m-》

non riesce a finire la frase . Si immerge tra le mie braccia e comincia a piangere sul mio petto. La stringo a me con più forza. Voglio che lei si senta al sicuro, voglio che io sia il suo eroe, voglio essere io a proteggerla .

《 Sono morti Harry. Sono morti durante una tempesta in mare. Sono morti affogati .》 quasi ula .

Non so cosa dire, dirle che mi dispiace non servirebbe a nulla e non penso che le solite frasi fatte la risolleverebbero d'animo.

《shhh .. tranquilla piccola》dico dolcemente accarezzandogli i capelli.

《i-io ero con loro..》 il suo fiato si spezza.Ed io la guardo attentamente incitandola a continuare.

《 Ero piccola, avevo 10 anni e avevo paura dei temporali soprattutto in mare. Portavo sempre con me un giubbotto salvagente con sopra i miei disegni da bambina.. mi sembrava troppo brutto tutto giallo》disse  sforzando un mezzo sorriso che però scomparve subito dopo. 《Quando avevo paura lo mettevo perché mamma mi diveva che se fossi caduta nel mare lui mi avrebbe protetto.Beh durante la burrasca, la barca si rivoltò e io mi salvai perché avevo il mio giubbotto m-mentre i-i miei genitori no》strinse la mia mano forte . Aveva bisogno di me cosi con movimenti lievi l'alzai e la feci posizionare tra le mie gambe dopo di che la trinsi a me più che potevo. Al mio tocco sentii la sua postura rilassarsi. Si giro verso di me e mi lascio un lieve bacio nell'incavo del mio collo. A quel tocco la mia schiena ricevette mille brividi . In risposta io le alzai il volto e gli lasciai un dolce bacio all'angolo della sua bocca. Il mio obbiettivo era un altro ma i miei piani caddero quando lei parlò

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