-NANOOOOO,SE NON LA SMETTI DI PULIRE FINIRAI COME MASTRO LINDO,SOLO MOLTO PIÙ BASSO!-
Tsk,perché invece di urlare quella Quattrocchi non viene ad aiutarmi a pulire la SUA stanza?
-VAFFANCULO! VIENI AD AIUTARMI!-
Entrata nella sua stanza inizia a ridere scompostamente.
-AHAHAH MA COME TI SEI CONCIATO? AHAHAH NON STAI MICA PULENDO UN PORCILE AHAHAH-
Dice alludendo alla mia maschera e alla mia cuffia.
Come se fosse la prima volta che mi vede pulire.
-Ci sono molti germi e batteri bisogna avere le giuste precauzioni-
-Ma è la mia stanza!-
-A maggior ragione-
Mette un finto broncio e si siede sul letto.
Ora...vi sembrerà che la mia coinquilina,Hanji abbia poco più di 3 anni ma in realtà ha la mia stessa età,eh già,ha anche lei 25 anni,da non crederci.
-Se non mi aiuti puoi avere almeno la decenza di alzarti e andartene per lasciarmi pulire.-
-Uffi,se ne stai sempre da solo,oggi ti porto fuori!-
Esclama tutta contenta alzandosi,povera illusa pensa che accetterò.
-No-
-Ma daiiiiii!-
-No-
-Ti preeeeego-
-Ma sei sorda? Ho detto no.-
-HO NASCOSTO LE TUE RISERVE DI TÈ-
Urla scappando in un'altra stanza.
Dove pensa di andare? Io VOGLIO il mio tè!
Mi tolgo le ciabatte per camminare più silenziosamente,la seguo quasi strisciando i piedi coperti dalle calze.
Eccola lì,in salotto,con in mano un foglio.
Le salto addosso buttandola sul divano,salendole di sopra le blocco entrambe le mani con i polsi.
-Dov'è il mio tè?-
Dico con voce calma mentre un ghigno sì fa strada su mio volto.
-LEVIIIIIIIIII! Stavo scherzandoooo! È ancora sulle mensoleeee!-
-Bene-
Dico alzandomi,soddisfatto.
-Però stasera usciamo!-
-Ma perché non vai a rompere all'amore della tua vita,Moblit?-
-NON È L'AMORE DELLA MIA VITA! E poi è da tempo che non usciamo insieme!-
Dice arrossendo,so che da un po' di tempo frequenta Moblit,a me non dà nessun fastidio,anzi passa del tempo con qualcuno di meno acido di me.
L'importante è che non la faccia soffrire o se la vedrà con me.
Però un'uscita con lei non mi farà male e poi con tutti i ragazzi con cui sta lavorando le farebbe bene uscire...
-Esci conciata così?-
-Perché che c'è che non va?ASPETTA HAI APPENA ACCETTATOOOOO!-
-Tsk,sbrigati a prepararti-
-VADO!-
Devo prepararmi anche io.
Vado nella mia camera ed apro il grande armadio di mogano.
Gran parte del mio abbigliamento è nero.
Decido di mettere un pantalone nero,una camicia bianca e sopra un cappotto a doppio petto nero.
Vado in bagno e pettino con cura i capelli.
Esco in soggiorno e consapevole che Hanji ci metterà più o meno 2.000 anni,prendo un libro e inizio a leggerlo.
Qualche minuto dopo una Hanji con i capelli rossicci legati scompostamente in una coda di cavallo,gli occhiali delicatamente posati sul naso e un po' storti,un maglione bianco,un paio di leggings neri e degli stivali marroni con metà tacco,dato che lei non ha mai preso tanta dimestichezza con i tacchi,che le arrivano a metà polpaccio.
È in casa con le scarpe! Okay,okay,calmi! Pulirò domani.
-SONO PRONTA!-
I timpani.
-No,non sei pronta.-
Dico candidamente mentre mi alzo e mi avvicino a lei.
Sono proprio di fronte a lei,è più alta di me di circa una decina di centimetri.
Le sistemo gli occhiali e lei mi abbraccia.
-Ti voglio bene,Levi!-
-Anche io,Hanji-
Hanji per me è stata sempre come una sorella minore molto rumorosa.
Le ho sempre voluto bene,è l'unica che mi ha accettato per quello che sono e che mi ha aiutato.
Le devo molto.
-Andiamo-
Dico scostandola.
Prendo le mie scarpe ben lucidate e nere,le metto,prendo le chiavi,apro la porta e faccio uscire prima Hanji.
-Dove andiamo?-
Le chiedo,sperando in un luogo tranquillo e frequentato.
-McDonald's?
-No-
-Un ristorante?-
-Dipende-
-Da cosa?-
-Dal tuo comportamento-
-DAIII,LEVIII! NON HO 5 ANNI!-
-A me sembra proprio di sì.-
Mette il broncio e incrocia le braccia.
-Ti ricordo che siamo fuori-
-TANTO LO SO CHE MI VUOI BENE!-
Una coppia ci guarda male e io ricambio.
Mi hanno detto che sono piuttosto bravo a lanciare occhiatacce soprattutto con gli occhi che mi ritrovo,poco espressivi, di color grigio con un accenno di azzurro, molto infossati e coronati da profonde occhiaie.
-LEVIIIII! Andiamo in quel ristorante? Sembra piuttosto sofisticato e tranquillo.
Dopo aver ispezionato il luogo,acconsento.
La grande insegna porta il nome del ristorante : la sigla "SNK".
Tenga aperta a porta,nera ad elegante,per Hanji ed entro.
Il pavimento è nero e lucido,le pareti e il soffito bianchi con poche fantasie nere sempre molto eleganti e i tavoli bianchi.
Ci sediamo e un cameriere ci porta il menù.
Guardo ogni singolo piatto con attenzione per decidere.
Poco dopo arriva un cameriere munito di taccuino.
-Cosa ordinate?-
-Per me del risotto con mirtilli, fragolino, timo, cialda di grana e salsa al grana e zafferano.-
-Io vorrei della quaglia marinata al melograno e miele con fondo chiaro!-
-Okay,arrivano subito-
Hanji mentre il cameriere se ne è già andato sì alza e urla come se se lo fosse ricordata solo ora.
-GRAZIE MILLE!-
Faccio sedere Hanji e mi sbatto una mano in fronte.
Questa è l'ennesima figuraccia che mi fa fare,per questo non voglio uscire con lei.
Dopo un'infinità di tempo in cui Hanji mi ha spiegato come va con i ragazzi con cui lavora.
Finalmente ci portano i piatti e ringraziamo, stavolta senza urlare.
Hanji mi sussurra:
-Ma questo non mi basta neanche come colazione!-
-Tu hai voluto uscire,tu manberai e starai zitta.-
-Uffi-
Mangiamo mentre Hanji continua a commentare persino il pavimento.
Finiamo di mangiare e un cameriere ci porta il conto.
-MA PIÙ DI 50 EURO PER QUESTO MINUSCOLO ASSAGGINO?!-
O mio dio,Hanji.
Metto i soldi dentro al conto e trascino Hanji fuori dal ristorante.
-Ricordami di non uscire più con te.-
-MA DAIIIIII! È STATO DIVERTENTEEE!-
-Per nulla.-
Torniamo a casa,mi tolgo le scarpe e vado in camera.
Mi tolgo i vestiti e rimango in boxer e canotta neri.
Poco dopo sento dei rumori,incuriosito apro la stanza e sento che i suoni provengono dalla cucina.
Entrato in cucina vedo una scene a dir poco agghiacente.
Hanji in pantaloncini e maglietta un tempo bianca ed ora sporca di Nutella sta svaligiando la dispensa.
Sussura flebilmente un:
-Avevo fame.-
E poi scoppiano entrambi a ridere.
Non rido così da...Non so nemmeno io da quanto ma con lei mi sento bene.
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ι ғeel ѕaғe ιn yoυr arмѕ||Riren/Ereri
FanficEren Jaeger, un ragazzo solare ed estroverso che nasconde dietro ad un sorriso la sua vita violenta e complicata. Levi Ackerman,un uomo molto rinomato come musicista dal carattere acido e scontroso che vive insieme alla sua migliore amica, la psicol...